Yves-Marie-Joseph Congar

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Yves Marie Joseph Congar, O.P.
Cardinale
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al secolo
battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 91 anni
Nascita Sedan
8 aprile 1904
Morte Parigi
22 giugno 1995
Sepoltura Cimitero di Montparnasse a Parigi
Appartenenza ordine domenicano
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono 21 dicembre 1929
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Ordinazione presbiterale Amiens, 25 luglio 1930 dall'Arc. Luigi Maglione
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Consacrazione vescovile Esonerato dal ricevere la consacrazione episcopale a causa dell'età e della salute cagionevole.
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Creazione
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26 novembre 1994 da Giovanni Paolo II (vedi)
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Coniuge

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Consorte

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Figli
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Invito all'ascolto
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Yves Marie Joseph Congar (Sedan, 8 aprile 1904; † Parigi, 22 giugno 1995) è stato un cardinale e teologo francese.

Cenni biografici

Congar è nato a Sedan nell'arcidiocesi di Reims, in Francia, da una famiglia cattolica praticante. Era figlio di Georges Henri Congar, banchiere e di Jeanne Lucie Desoye. I suoi nomi di battesimo erano Georges Yves Marie, ma il suo primo nome è anche trascritto Ivo.

Dalle tristi vicende della guerra ne ebbe uno spettacolo incoraggiante che ispirerà la sua opera futura: la pacifica convivenza fra cattolici, protestanti ed ebrei.

Formazione e ministero sacerdotale

Ha studiato al Seminario di Reims e all'Istituto Cattolico di Parigi. Durante questi anni giovanili ebbe la possibilità di venire a contatto con i maggiori intellettuali cattolici del tempo, quali Jacques Maritain e Réginald Garrigou-Lagrange, uno dei maggiori conoscitori di San Tommaso.

Entrato nell'ordine domenicano il 7 dicembre 1925 ad Amiens, ha ricevuto l'abito religioso nel Convento di San Pietro e Paolo di Amiens il 7 dicembre 1925, prendendo il nome di Marie-Joseph. Ha fatto la professione semplice l'8 dicembre 1926 nello stesso convento e quella solenne nel Convento della Holy Trinity di Kain-la-Tombe, chiamato Saulchoir, vicino Tournai, in Belgio, l'8 dicembre 1929, dove ha pure studiato.

È stato ordinato sacerdote il 25 luglio 1930 ad Amiens da Luigi Maglione, arcivescovo di Cesarea di Palestina e delegato apostolico per la Francia. Si è addottorato successivamente in teologia e dal 1931 fino al (1939) ha insegnato Apologetica ed Ecclesiologia nella facoltà domenicana Le Saulchoir, dirigendo dal 1935 anche la Revue de sciences philosophiques et théologiques.

Nel 1937, anno in cui si pubblicava Una scuola di teologia del teologo Marie-Dominique Chenu, Congar dava alle stampe l'opera Chrétiens désunis. Principes d'un oecuménisme catholique (Cerf, Paris). Qui il Congar cercava di sintonizzarsi con la sensibilità protestante per l'ecumenismo, ma anche con lo spirito degli ortodossi. Dopo Chrétiens désunis seguirono altri saggi ecumenici, sempre concentrati sulla riflessione ecclesiologica, come ad esempio nell' Esquisses du mystère de l'Eglise (1940 e 1953). Il suo programma teologico (Pour une théologie de l'Eglise nel 1937) auspicava che ogni confessione cristiana rimettesse al centro della propria esistenza il Signore: Il Signore Dio è il primo che va servito. Un programma proposto da Congar sia negli scritti che nei convegni.

Ha preso parte nel 1939-1940 alla seconda guerra mondiale come sanitario nell'esercito francese ed è stato in un campo di prigionia in Germania dal 1940 al 1945. Dopo la liberazione, ritornato a Le Saulchoir, ha continuato a insegnarvi, mantenendo anche la direzione della Revue, fino al 1954.

Problemi con la santa Sede

Il suo operato venne censurato dalla gerarchia ecclesiastica: infatti, il Sant'Uffizio non accettava il pensiero progressista ecumenico e la teologia del laicato che caratterizzavano il pensiero di Congar. Di conseguenza, nel 1952 fu vietata la stampa e la traduzione di una nuova edizione del suo libro Vera e falsa riforma della Chiesa (Vraie et fausse Reforme de l'Eglise) e anche del testo Cristo, Maria e la Chiesa (Christ, Marie et l'Eglise).

Inoltre, a causa del suo sostegno al movimento dei preti operai, gli fu proibito dal 1954 al 1956, di insegnare, tenere conferenze e pubblicare libri; dopo un primo esilio presso l'Istituto Biblico Domenicano di Gerusalemme, nel 1995 fu trasferito a Cambridge, con il chiaro divieto di tenere dei rapporti con i teologi anglicani.

In seguito, solo con l'avvento di papa Giovanni XXIII e il suo progetto di un concilio per aggiornare la Chiesa, Congar fu riabilitato e si guadagnò la fama di teologo ufficiale cattolico, incaricato anche di curare i rapporti con i protestanti e gli ortodossi. È stato nominato consulente della commissione preparatoria del Concilio Vaticano II il 5 luglio 1960, partecipandovi, poi, come esperto dal 1962 al 1965.

I Decreti più importanti del concilio, fra cui il cap.31 sulla costituzione della chiesa, la Lumen Gentium, hanno la sua impronta teologica. Paolo VI, sebbene i rapporti fra i due non fossero idilliaci, lo ha nominato responsabile del Dialogo con la Federazione delle Chiese Luterane.

È stato costretto a rinunciare alla maggior parte delle attività fisiche a causa di una malattia neurologica nel 1968. Dal 1969 al 1985 è stato membro della Commissione Teologica Internazionale.

Attività

Dopo alcuni primi lavori su Alberto Magno e sul Cardinale Caetano, l'interesse del Congar si è rivolto, con originalità di ricerca, al problema ecclesiologico, che egli domina nei suoi varî aspetti (Esquisses du mystère de l'Église, Parigi 1941; l'importante Vraie et fausse reforme dans l'Èglise, Parigi 1950 e gli studî tuttora in corso sull'ecclesiologia del Medioevo, fra cui ricordiamo quelli su san Bernardo e su Sant'Anselmo) a quello religioso e pastorale (specialmente importante gli Jalons pour une théologie du laicat, Parigi 1953).

In tutte queste opere, la ricchezza della dottrina, oltre al rigore di senso critico e l'impostazione viva e attuale dei problemi, rendono il Congar una figura di primissimo piano del cattolicesimo francese contemporaneo. Come quello di Chenu, anche il pensiero di Congar è veramente originale, soprattutto dal punto di vista metodologico.

Cardinalato

Esentato dal ricevere l'ordinazione episcopale a causa dell'età avanzata e delle sue condizioni di salute, è stato creato Cardinale diacono nel Concistoro del 26 novembre 1994; ha ricevuto il Titolo cardinalizio di San Sebastiano al Palatino nello stesso Concistoro.

A causa del suo precario stato di salute, non ha potuto partecipare al Concistoro e Giovanni Paolo II gli ha mandato la Berretta rossa per mezzo del Cardinale Johannes Willebrands. Avendo raggiunto l'età di novant'anni all'atto della nomina, non aveva diritto di partecipare al conclave.

Morte

È morto giovedì 22 gennaio 1995, alle 9:10 del mattino, nella sua residenza al n. 6 di Boulevard des Invalides, Parigi. È stato seppellito nella tomba dell'Ordine Domenicano, nel Cimitero di Montparnasse, a Parigi.

Onorificenze

Pubblicazioni

  • Yves Congar, Karl Rahner, David Maria Turoldo Una visitatrice scomoda Riflessioni sulla malattia (Pour un bon usage de la maladie); Queriniana, 1993
  • Yves Congar, Jean Daniélou, Karl Rahner, Johann Baptist Metz, Edward Schillebeeckx, Piet Schoonenberg La risposta dei teologi; 1989
  • Conversazioni d'autunno (Entretiens d'automme), 1987
  • Spirito dell'uomo, Spirito di Dio. Breve trattato sullo Spirito Santo (Titolo originale: Geist und Heiliger Geist); 1987
  • Lutero. La fede, la Riforma (1984).
  • La Parola e il soffio (1984).
  • Yves Congar, Hans Urs Von Balthasar Lasciatevi muovere dallo Spirito Enciclica sullo Spirito Santo di Giovanni Paolo II (Titolo originale: Laßt euch vom Geist bewegen. Enzyklika über den Heiligen Geist von Papst Johannes Paul II) 1983, 1986
  • Credo nello Spirito Santo (Titolo originale: Je crois en l'Esprit Saint); 1978
  • La crisi nella Chiesa e Mons. Lefebvre (La crise dans l'Église et Mgr. Lefebvre); 1976
  • Un popolo messianico La chiesa sacramento di salvezza. La salvezza e la liberazione (Un peuple messianique. L'Église, sacrement du salut. Salut et libérations); 1975
  • Yves Congar, Piet Schoonenberg, Hans Küng, Karl Rahner, Altri L'esperienza dello Spirito In onore di Edward Schillebeeckx; 1974
  • Ministeri e comunione ecclesiale (1971).
  • L'apostolato dei laici (1970).
  • Ai miei fratelli (Titolo originale: À mes frères) Il libro si rivolge ai laici e ai presbiteri come fratelli, per comunicare loro l'esperienza della testimonianza sostenuta da motivi teologici; 1969
  • Una Chiesa contestata (Au milieu des orages); 1969
  • Ecco la Chiesa che amo! (Titolo originale: Cette Église que j'ime); 1968, 1969, 1970
  • Sul buon uso della malattia (Titolo originale: Pour un bon usage de la maladie); 1968
  • L'ecclesiologia nell'alto medioevo (1968).
  • Aspetti dell'Ecumenismo (1967).
  • Cristiani in dialogo (1964).
  • Chiesa santa. Saggi ecclesiologici (1963).
  • Per una Chiesa serva e povera (1963).
  • Sacerdozio e laicato (1962).
  • La fede e la teologia (1962).
  • Le vie del Dio vivente (1962).
  • La Tradizione e le tradizioni (1960-63, 2voll.).
  • La mia parrocchia, vasto mondo (1959).
  • Quod omnes tangit ab omnibus approbari debet (1958).
  • Il mistero del tempio (1958).
  • La Pentecoste: 1956, 1973, 1989
  • Per una teologia del laicato (1956).
  • Cristo, Maria e la Chiesa (1952).
  • Vera e falsa riforma della Chiesa (1950).
  • Saggi sul mistero della Chiesa (1941).
  • I cristiani disuniti (1937).

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale diacono di San Sebastiano al Palatino Successore: CardinalCoA PioM.svg
Ferdinando Giuseppe Antonelli, O.F.M. 26 novembre 1994-22 giugno 1995 Dino Monduzzi I
II
III
IV
V
VI
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IX
X
con
con
Ferdinando Giuseppe Antonelli, O.F.M. {{{data}}} Dino Monduzzi
Voci correlate
Collegamenti esterni