Achille d'Estampes de Valençay

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Achille d'Estampes de Valençay, O.S.Io.Hieros.
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 52 anni
Nascita Tours
5 luglio 1593
Morte Roma
27 giugno 1646 [1]
Sepoltura Chiesa di Santa Maria della Vittoria (Roma) tomba del cardinale Domenico Rivarola
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Creazione
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Creato
Cardinale in pectore
13 luglio 1643 da Urbano VIII (vedi)
Pubblicato
Cardinale
14 dicembre 1643 da Urbano VIII (vedi)
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 2 anni, 6 mesi e 13 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Invito all'ascolto
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Achille d'Estampes de Valençay (Tours, 5 luglio 1593; † Roma, 27 giugno 1646[1]) è stato un cardinale francese.

Nascita e formazione

Achille d'Estampes de Valençay nacque a Tours (Francia) il 5 luglio 1593 da famiglia nobile. Figlio di Jean d'Estampes, signore di Valençay e Sara d'Happlaincourt. Fratello di Léonor d'Estampes de Valençay O.S.B. arcivescovo di Reims[2].

Non si dispongono informazioni sulla sua formazione e carriera scolastica, così come sull'ordinazione presbiterale e sulla consacrazione vescovile.

È certo che in età adulta, si distinse come abile spadaccino, parlatore e intrattenitore, soprattutto durante la sua permanenza a Parigi.

Carriera militare

Nel 1606 fu accolto tra gli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, in seguito, inviato dal padre nell'isola di Malta, ricevette il cavalierato del Sovrano Ordine di Malta e si distinse per il suo valore nelle galere[3] maltesi in Francia, Italia e nei Paesi Bassi.

Nel 1621 dimostrò un notevole valore nell'assedio di Montauban[4] in seguito al quale fu nominato capitano della cavalleria leggera del re, con il grado di maestro del campo di cavalleria.

Nel 1626 sventò un attentato al cardinale Richelieu[5], in cui era coinvolto il conte di Chalais Henri de Talleyrand-Périgord[6].

Nel 1627 contribuì alla difesa dell'Ile de Ré[7], contro la marina inglese.

Nominato dal re Luigi XIII[8] capitano di compagnia del reggimento di cavalleria, nel 1628 servì come vice ammiraglio nell'assedio di La Rochelle[9]. Promosso maresciallo di campo nel 1628 e nominato comandante delle guardie della regina madre Maria de' Medici[10] ruolo che ricoprì dal settembre 1632 all'agosto 1633.

Nel 1630 si distinse nuovamente nella battaglia di Avigliana[11] (Val di Susa) Piemonte sotto il comando del duca Enrico II de Montmorency[12], durante la quale fu ferito. Quando la pace fu raggiunta, ritornò a Malta e nel 1635 fu insignito della Balì di Gran Croce dell'Ordine di Malta per il suo servizio e nominato generale delle galere[3] dell'ordine.

Tra il 1630 e il 1631 perse prestigio per essersi schierato contro il cardinale Richelieu[5] come capitano delle guardie della regina madre[13].

Partecipò a un assedio dell'isola di Santa Maura nell'arcipelago delle Ionie[14]. Non si tratta, ovviamente, dei due assedi avvenuti nel 1502 e nel 1684[15].

Nel 1641 la Santa Sede, pur trovandosi militarmente in condizioni sfavorevoli, entrò in conflitto col Ducato di Parma e la Repubblica di Venezia. Papa Urbano VIII, nel settembre 1642, invitò il Valençay a Roma per comandare come maestro generale l'esercito pontificio e combattere contro Parma e Venezia. Accettò questo incarico e lo mantenne fino al maggio 1644 sotto il cardinale Antonio Barberini. Ottenne la vittoria nell'impresa e come ricompensa, il papa lo promosse al cardinalato.

Dopo la morte di Urbano VIII e l'elezione di Innocenzo X, Valençay lasciò Roma, senza congedarsi dal Papa, e a gennaio 1645 ritornò in Francia. Arrivò il 27 gennaio e chiese udienza alla regina Anna d'Asburgo[16] e al cardinale Mazzarino, tuttavia ottenne l'espulsione dalla Francia. Il 2 febbraio ritornò a Roma passando per Avignone, dove si fermò qualche tempo.

Ricevette la nomina di ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, carica che mantenne fino alla morte, adoperandosi efficacemente nella difesa degli interessi della corona francese contro quelli della Spagna, i cui regnanti erano in simpatia a Innocenzo X.

Cardinalato

Creato cardinale e riservato in pectore nel concistoro del 13 luglio 1643 e pubblicato nel concistoro del 14 dicembre 1643. Ricevette la berretta rossa e il titolo diaconale di Sant'Adriano al Foro il 2 maggio 1644. Partecipò al conclave del 1644, che elesse papa Innocenzo X.

Nonostante il suo precedente conflitto col cardinale Richelieu[5], sembra che Valençay sia rimasto fedele alla Francia in varie occasioni, fra le quali quando ne difese vigorosamente gli interessi contro l'ammiraglio di Castiglia[17] Juan Alfonso Enríquez de Cabrera[18], ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede, il quale aveva avuto discrepanze col re di Francia. Ottenne le scuse da parte dell'ammiraglio e la visita al cardinale Rinaldo d'Este, protettore di Francia.

Morte

Morì a Roma il 27 giugno 1646[1]. Fu sepolto nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria (Roma) nella tomba del cardinale Domenico Rivarola.

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale diacono di Sant'Adriano al Foro Successore: CardinalCoA PioM.svg
Louis de Nogaret de La Valette d'Épernon 2 maggio 1644-27 giugno 1646 Francesco Maidalchini I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Louis de Nogaret de La Valette d'Épernon {{{data}}} Francesco Maidalchini
Note
  1. 1,0 1,1 Pierre-Michel van Win op. cit. riporta 7 luglio. Le altre fonti in collegamenti esterni riportano 27 giugno rifacendosi alla fonti Wiki.
  2. Leonor d'Estampes de Valençay (Castello di Valenzay 6 febbraio 1589 - Parigi 8 aprile 1651), arcivescovo francese, vescovo di Chartres poi arcivescovo di Reims Archbishop Léonor d’Estampes de Valançay, O.S.B. su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 27-05-2024.
  3. 3,0 3,1 Galera o galea è un tipo di nave da guerra e da commercio spinto completamente dalla forza dei remi e talvolta dal vento, grazie anche alla presenza di alberi e vele. Usata nel Mar Mediterraneo per oltre tremila anni, il suo declino iniziò dal XVII secolo, quando venne progressivamente soppiantata dai velieri, estinguendosi definitivamente alla fine del XVIII secolo.
  4. Assedio di Montauban, ebbe luogo tra i mesi di agosto e di novembre 1621. La popolazione ugonotta della cittadina di Montauban subì l'assedio da parte delle truppe reali comandate dallo stesso re Luigi XIII di Francia e dal Connestabile di Francia Carlo d'Albert, duca di Luynes. Esso si concluse in un nulla di fatto e l'armata reale, dopo aver subito pesanti perdite, tolse l'assedio.
  5. 5,0 5,1 5,2 Armand-Jean du Plessis, duca di Richelieu, noto soprattutto come cardinale Richelieu (Parigi, 9 settembre 1585 – Parigi, 4 dicembre 1642), cardinale, politico e vescovo francese. Fu nominato primo ministro dal re Luigi XIII di Francia. Grande uomo politico, fu molto abile nel rafforzamento della monarchia francese in direzione assolutista, monarchia che, grazie alla sua azione, fu più potente rispetto a quella del precedente sovrano, Enrico IV di Borbone, con il suo più stretto collaboratore, il duca di Sully. Richelieu, di fatto, ridusse drasticamente la potenza della nobiltà, favorendo lo sviluppo della borghesia. Armand-Jean Cardinale du Plessis de Richelieu su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 07-06-2024.
  6. Henri de Talleyrand-Périgord (1599 – Nantes, 19 agosto 1626) appartenente all'illustre casato dei Talleyrand-Périgord, fu conte de Chalais durante il regno di Luigi XIII. Henri si lasciò trascinare dall'amante nella prima delle numerose cospirazioni ordite dalla nobiltà francese ai danni del cardinale Richelieu.
  7. Isola di Ré, è un'isola francese situata nell'oceano Atlantico, di fronte a La Rochelle. Nel 1627 l'isola subì l'attacco inglese da parte di George Villiers, primo duca di Buckingham. Dopo tre mesi di scontri senza successo il duca fu costretto a ritirarsi.
  8. Luigi XIII di Borbone, detto il Giusto (Fontainebleau, 27 settembre 1601 – Saint-Germain-en-Laye, 14 maggio 1643), fu re di Francia e Navarra dal 1610 fino all'anno della sua morte. Il suo regno, dominato dalla personalità del cardinale Richelieu, suo primo ministro, venne segnato dalla lotta contro l'Austria e l'affermazione della predominanza militare francese in Europa, in particolare nella Guerra dei Trent'anni.
  9. Assedio di La Rochelle, fu il risultato della guerra tra le truppe francesi di Luigi XIII e gli ugonotti, scontratisi a La Rochelle nel 1627-1628. L'assedio segnò l'apice delle tensioni tra cattolici e protestanti in Francia e si concluse con la completa vittoria di Luigi XIII e dei cattolici.
  10. Maria de' Medici (Firenze, 26 aprile 1575 – Colonia, 3 luglio 1642), figlia di Francesco I de' Medici, granduca di Toscana, madre di Luigi XIII, è stata regina consorte di Francia e Navarra come seconda moglie di Enrico IV di Francia dal 1600 al 1610.
  11. Avigliana, comune italiano della città metropolitana di Torino in Piemonte, situato ad una ventina di chilometri a ovest dal capoluogo piemontese, Torino. La battaglia di Avigliana si svolse il 10 luglio 1630 e vide opporsi l'esercito francese comandato da Enrico II de Montmorency contro l'esercito spagnolo e sabaudo comandato dal generale Carlo I Doria Del Carretto. Durante la guerra di successione di Mantova e del Monferrato, il cardinale Richelieu inviò parte dell'esercito francese, capitanato da Enrico II de Montmorency, ad invadere il Ducato di Savoia al fine di influenzare la crisi di successione che si era verificata nel Ducato di Mantova. Tuttavia il motivo di questo intervento era anche un altro, l'obbiettivo principale del cardinale Richelieu era quello di forzare Carlo Emanuele I, duca di Savoia, a rompere le proprie alleanze con gli Asburgo di Spagna e di Germania, rispettivamente capitanati da Filippo IV e Ferdinando II.
  12. Enrico II di Montmorency, duca di Montmorency e di Damville (Chantilly, 30 aprile 1595 – Tolosa, 30 ottobre 1632), fu ammiraglio di Francia, maresciallo di Francia, viceré della Nuova Francia (Canada) dal 1620 al 1625 e governatore della Linguadoca. Fu giustiziato a Tolosa per lesa maestà, avendo promosso e sostenuto la rivolta secessionista dei nobili della Linguadoca contro il potere del re. Fu membro del potente Casato di Montmorency.
  13. Il cardinale Richelieu dopo aver ridotto l'indipendenza agli ugonotti francesi e ottenuta la successione ereditaria del ducato di Mantova dal duca di Nevers (15801637), si alleò ai protestanti tedeschi per lottare contro i cattolici Asburgo. Ciò dispiacque al cosiddetto partito dei devoti (parti dévot) della corte, guidato dalla regina-madre Maria de' Medici e da Michel de Marillac, guardasigilli (Ministro della Giustizia) di Francia. Tra il 10 e l'11 novembre 1630, il re di Francia Luigi XIII, contro tutte le attese, riconfermò la fiducia al suo ministro cardinale Richelieu, eliminando i suoi avversari politici e costringendo sua madre Maria de' Medici dell'esilio.
  14. Isole Ionie, costituiscono un arcipelago greco nel Mar Ionio. Tradizionalmente denominato con il termine di Eptaneso, cioè "Le Sette Isole", l'arcipelago comprende in realtà numerose altre isole oltre alle sette maggiori. Santa Maura secondo l'antica denominazione veneziana, ora Lèucade è una delle Isole Ionie che si trovano a ovest della Grecia continentale, l'unica ad essere raggiungibile anche senza nave-traghetti, perché collegata alla terraferma da una lunga strada rialzata e da un ponte mobile di circa cinquanta metri.
  15. Francesco Danieli, Guerra d'assedio nel Mediterraneo (1499-1503) su dspace.unive.it, Università Ca' Foscarini - Venezia. URL consultato il 31-05-2024
  16. Anna Maria Maurizia d'Asburgo, meglio nota come Anna d'Austria (Valladolid, 22 settembre 1601 – Parigi, 20 gennaio 1666), è stata regina consorte di Francia e Navarra come moglie di Luigi XIII di Francia (figlio di Enrico IV il Grande) e, dopo la morte di questi nel 1643, reggente per il figlio Luigi XIV fino al 1651. Insieme a Giulio Mazzarino, instillò nel figlio i principi della monarchia assoluta.
  17. Ammiraglio di Castiglia, era un ufficiale della Corona di Castiglia. Tale posizione venne istituita nel 1247 da Ferdinando III di Castiglia ed esistette fino al 1705. Nel corso della sua storia tale titolo vide le sue funzioni evolversi, divenendo, a partire dal XV secolo una 0 enneposizione onorifica ed ereditaria all'interno della corte, dai connotati militari sempre meno significativi.
  18. Juan Alfonso Enríquez de Cabrera, (Modica, 3 marzo 1597 – Madrid, 6 febbraio 1647), figlio di Luis Enríquez de Cabrera y Mendoza e Vittoria Colonna, fu Ammiraglio di Castiglia, Viceré di Sicilia e di Napoli, Conte di Modica, gentiluomo di camera del re Filippo IV di Spagna, capitano generale dell'esercito spagnolo.
Collegamenti esterni
  • (FR)(DE) Pierre-Michel van Win, Achille d'ESTAMPES su gw.geneanet.org. URL consultato il 07-06-2024
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