Domenico Rivarola

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Domenico Rivarola
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 52 anni
Nascita Genova
1575
Morte Roma
3 gennaio 1627
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Consacrazione vescovile Cappella Sistina, 28 dicembre 1608 dal card. Michelangelo Tonti
Elevazione ad Arcivescovo 30 marzo 1609 da papa Paolo V
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17 agosto 1611 da Paolo V (vedi)
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Domenico Rivarola (Genova, 1575; † Roma, 3 gennaio 1627) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Biografia

Di famiglia nobile, probabilmente nipote di Giulio, nunzio apostolico in Portogallo e di Domenico, vescovo eletto di Fermo, si laureò in utroque iure e da giovane divenne canonico del capitolo della cattedrale di San Lorenzo a Genova.

Si trasferì a Roma alla corte del cardinale Scipione Caffarelli Borghese.

Il 10 dicembre 1608 fu eletto vescovo di Aleria. Fu consacrato vescovo il 28 dello stesso mese dal cardinale Michelangelo Tonti. Rimase comunque a Roma, dove il cardinale Caffarelli gli fece ottenere una dispensa dall'obbligo di residenza per l'incarico di suo uditore.

Il 30 marzo 1609, dopo aver rinunciato alla cattedra di Aleria, ebbe la sede titolare di Nazareth, unita alle diocesi di Canne e Monteverde.

Fu nominato legato straordinario presso Enrico IV di Francia, con il compito di richiedere al Re di recedere dai suoi propositi di invadere l'Italia; il Re però morì prima dell'arrivo di Domenico Rivarola, che assistette il nunzio apostolico in Francia per un certo periodo e poi tornò in Italia. Qui gli fu assegnato il compito di dirimere una controversia fra la città di Rieti e il castello di Cantalice.

Il 17 agosto 1611 papa Paolo V lo creò cardinale. Il 12 settembre dello stesso anno ricevette il titolo dei Santi Silvestro e Martino ai Monti.

Fu quindi legato in Romagna, dove si adoperò per combattere banditi e briganti. Dato, però, che non otteneva risultati significativi, negli anni 1617-19, l'allora vescovo di Forlì, Cesare Bartolelli, venne nominato delegato apostolico in sua vece[1].

Partecipò al conclave del 1621 e a quello del 1623, che elessero Gregorio XV e Urbano VIII.

Morì a Roma e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria della Scala.

Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Aleria Successore: BishopCoA PioM.svg
Ottavio Belmosto 10 dicembre 1608 - 30 marzo 1609 Giovanni Scalo I
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Ottavio Belmosto {{{data}}} Giovanni Scalo
Predecessore: Arcivescovo titolare di Nazareth, Canne e Monteverde Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Michelangelo Tonti 30 marzo 1609 - 3 gennaio 1627 Antonio Lombardi I
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Michelangelo Tonti {{{data}}} Antonio Lombardi
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti Successore: CardinalCoA PioM.svg
Fernando Niño de Guevara 1611-1627 vacante I
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con
con
Fernando Niño de Guevara {{{data}}} vacante
Note
  1. Cfr. Iscrizioni nella città di Forli e suo territorio dall'anno 1180 al 1800, con illustrazioni [by G. Casali] online.
Voci correlate
Collegamenti esterni