Giulio Raimondo Mazzarino

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Giulio, Raimondo Mazzarino (Mazarino)
Cardinale
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battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
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hinc ordo, hinc copia rerum

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Pierre Mignard, Ritratto del cardinale Giulio Mazzarino (1658-1660), olio su tela
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 58 anni
Nascita Pescina
14 luglio 1602
Morte Vincennes
9 marzo 1661
Sepoltura Cappella del Collège des Quatre Nations (Parigi)
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale mai ordinato
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Consacrazione vescovile dispensato dal ricevere gli ordini sacri
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Creazione
a Cardinale
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Creazione
a Cardinale
16 dicembre 1641 da Urbano VIII (vedi)
Cardinale per
Cardinale per 19 anni, 2 mesi e 24 giorni
Cardinale elettore
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pseudocardinale
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pseudocardinale
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
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Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Consorte di

Figli
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Giulio, Raimondo Mazzarino (Mazarino) (Pescina, 14 luglio 1602; † Vincennes, 9 marzo 1661) è stato un cardinale e politico italiano. Assieme al cardinal Richelieu, anche se con un peso minore, Mazzarino ha rappresentato l'apice della collusione tra potere ecclesiale e politico nella Francia pre-rivoluzionaria.

Cenni biografici

Nacque a Pescina, nei pressi de L'Aquila, il 14 luglio 1602, primo figlio sopravvissuto di Pietro e di Ortensia Bufalini. Il padre si trasferì nel 1590 a Roma dove, entrato al servizio di Filippo Colonna, ottenne in breve tempo un incarico di fiducia tra gli ufficiali della famiglia, equivalente a quello di un intendente o di un maggiordomo e nel 1608 ottenne la cittadinanza romana.

Nel 1609 il Mazzarino entrò nel Collegio romano. Al termine di un eccellente corso di studi presentò una dissertazione sulle comete sotto la guida del padre Orazio Grassi. Nel Collegio Romano ebbe come compagno di studi Girolamo Colonna, futuro cardinale e figlio di Filippo, il signore presso cui lavorava il padre. Giulio accompagnò il giovane Colonna anche in Spagna, a Madrid e ad Alcalá de Henares, dove soggiornò per un breve periodo e dove studiò nella locale università diritto canonico.

Tornato a Roma decise di seguire la carriera delle armi al servizio del papa. Nel 1623 gli fu affidata una compagnia del reggimento di Francesco Colonna, con il grado di capitano di fanteria. Nell'aprile 1625, con lo stesso grado, era nella guarnigione di Loreto, dove conobbe il commissario apostolico Giovan Francesco Sacchetti. L'intervento francese nell'inverno 1625 sfociò nel trattato di Monzón del 5 marzo 1626. L'aprile successivo il Mazzarino partì nell'armata posta sotto il comando del maresciallo di campo Alessandro Sacchetti e rimase acquartierato a Monza fino al gennaio 1627, quando Urbano VIII richiamò le truppe pontificie. Nel 1628 si laureò presso l'Università La Sapienza in utroque iure.

Subito dopo iniziò la sua attività diplomatica al servizio del pontefice, che lo condusse a negoziare il trattato di Cherasco del 1631 e quello segreto di Torino dell'anno seguente tra Francia e Savoia. Tali pratiche diplomatiche misero Mazzarino in contatto col cardinal Richelieu (il primo incontro personale dei due risale al 29 gennaio 1630) e a lui fu inviato dal papa Urbano VIII nella primavera del 1632 per ottenere il favore francese alla progettata occupazione sabauda di Ginevra.

Durante i negoziati in Francia, per mettersi nelle condizioni di ottenere benefici ecclesiastici dal papa, ricevette la tonsura dall'amico Alessandro Bichi, nunzio in Francia, il 18 giugno 1632. Questo atto, che non lo impegnava negli ordini maggiori e gli lasciava la possibilità teorica di tornare allo stato laicale e di sposarsi, faceva comunque di lui un chierico, condizione necessaria per poter accedere alla porpora cardinalizia.

L'8 maggio 1632 divenne canonico della basilica di San Giovanni in Laterano e il 17 novembre fu nominato Protonotario apostolico. L'8 marzo 1633 fu nominato referendario del supremo tribunale della Segnatura apostolica. Nel 1634 Mazzarino fu inviato ad Avignone come vice-legato pontificio. Successivamente divenne nunzio apostolico a Parigi tra il 1634 e il 1636. Progressivamente inviso alla corona spagnola che lo vedevano ormai come schierato col re di Francia, fu osteggiato all'interno della curia da partito spagnolo. Fu quindi rinviato ad Avignone e, nonostante gli sforzi del cardinale Richelieu, gli fu impedito il cardinalato.

Nel 1639 accettò la cittadinanza francese e passò al servizio della corona. Il 16 dicembre 1641 il Mazzarino fu finalmente elevato cardinale diacono. La berretta rossa gli fu consegnata a Valenza il 26 febbraio dell'anno seguente. Fu indicato da Richelieu morente a Luigi XIII quale suo successore. Arbitro ormai della politica francese, il 21 aprile 1643 fu scelto per essere il padrino del delfino, il futuro Luigi XIV e alla vigilia della cerimonia fu designato dal re come capo del Consiglio di reggenza sotto l'autorità della regina. Dopo la morte di Luigi XIII avvenuta il 14 maggio di quell'anno, la reggente Anna d'Austria lo nominò primo ministro. Il Mazzarino era straniero e per giunta di modesta nascita e fu presto accusato senza fondamento di essere l'amante della regina madre. Dovette imporsi in una reggenza resa instabile dalle rivendicazioni nobiliari individuali e di gruppo.

Superata l'ostilità dei parlamentari e dei principi che era sboccata nella Fronda, fu in esilio in Germania dall'11 aprile 1651 al 29 gennaio dell'anno seguente, quando ritornò a Parigi richiamato dalla regina madre. Poté proseguire nell'opera iniziata da Richelieu cercando di rafforzare l'autorità regia e l'accentramento monarchico. In politica estera si affermò abile negoziatore nella pace di Vestfalia del 1658 e in quella dei Pirenei dell'anno seguente, che annientò l'egemonia degli Asburgo assicurando quel predominio europeo della Francia che è passato alla storia come paternità di Luigi XIV, ma la cui origine è da ricercare nella politica e nelle realizzazioni di Mazzarino, cui lo stesso Luigi XIV, ormai maggiorenne, aveva lasciato intatto il potere.

Il 29 novembre 1653 fu nominato da Luigi XIV vescovo di Metz, carica da cui dimissionò nel 1658. Questa carica non fu mai ratificata dalla Santa Sede.

Morì nel castello di Vincennes il 9 marzo 1661.

Ispirato dal suo confessore, il teatino italiano Angelo Bissaro, Mazzarino nominò Luigi XIV suo erede universale. Ma il re rifiutò il lascito e la fortuna del Mazzario tornò alla famiglia, principalmente al nipote acquisito, Charles-Armand de La Porte, marchese de La Meilleraye, che assunse il nome di Mazarin.

Nella letteratura

Giulio Mazzarino è uno dei personaggi principali dei romanzi di Alexandre Dumas, continuazioni del celebre I tre moschettieri:

Nei libri è presentato nella sua lotta contro la Fronda prima e poi agli albori del regno del giovane Luigi XIV.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vice-Legato di Avignone Successore: Emblem Holy See.svg
Mario Filonardi 1º luglio 1634-1º gennaio 1637 Federico Sforza I
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con
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Mario Filonardi {{{data}}} Federico Sforza
Predecessore: Cardinale diacono
(mai ricevuto una diaconia)
Successore: CardinalCoA PioM.svg
1641 - 1661 I
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con
{{{data}}}
Predecessore: Abate commendatario di Notre-Dame d'Ourscamp Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Enrico II di Guisa 1º gennaio 1642-1º gennaio 1651 Gaston-Henri de Bourbon-Verneuil I
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Enrico II di Guisa {{{data}}} Gaston-Henri de Bourbon-Verneuil
Predecessore: Capo-Ministro del Regno di Francia Successore: Pavillon royal de France.svg
Armand-Jean du Plessis de Richelieu 4 dicembre 1642-9 marzo 1661 Jean-Baptiste Colbert I
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Armand-Jean du Plessis de Richelieu {{{data}}} Jean-Baptiste Colbert
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Lucien de Beauvais Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Armand-Jean du Plessis de Richelieu 4 dicembre 1642-9 marzo 1661 Francesco Maria Mancini I
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Armand-Jean du Plessis de Richelieu {{{data}}} Francesco Maria Mancini
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Pierre de Corbie Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Henri II de Guise 1º gennaio 1643-1º gennaio 1645 Camillo Francesco Maria Pamphili I

Camillo Francesco Maria Pamphili 1º gennaio 1647-9 marzo 1661 Philippe II de Savoie-Carignan II
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Henri II de Guise {{{data}}} Camillo Francesco Maria Pamphili
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Étienne de Caen Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Alphonse-Louis du Plessis de Richelieu 24 marzo 1653-9 marzo 1661 Charles-Paris d'Orléans I
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Alphonse-Louis du Plessis de Richelieu {{{data}}} Charles-Paris d'Orléans
Predecessore: Abate commendatario di Chaise-Dieu Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Alphonse-Louis du Plessis de Richelieu 24 marzo 1653-9 marzo 1661 Francesco Maria Mancini I
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Alphonse-Louis du Plessis de Richelieu {{{data}}} Francesco Maria Mancini
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Victor de Marseille Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Alphonse-Louis du Plessis de Richelieu 24 marzo 1653-9 marzo 1661 Philippe de Bourbon-Vendôme I
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con
Alphonse-Louis du Plessis de Richelieu {{{data}}} Philippe de Bourbon-Vendôme
Predecessore: Principe-vescovo eletto di Metz Successore: BishopCoA PioM.svg
Henri de Bourbon-Verneuil 29 novembre 1653-1º gennaio 1658 Franz Egon von Fürstenberg I
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Henri de Bourbon-Verneuil {{{data}}} Franz Egon von Fürstenberg
Predecessore: Abate commendatario di Cluny Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Armand de Bourbon-Conti 1º gennaio 1654-9 marzo 1661 Rinaldo d'Este I
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Armand de Bourbon-Conti {{{data}}} Rinaldo d'Este
Predecessore: Duca di Mayenne Successore: Armoiries ducs de Mayenne.svg
Carlo II di Gonzaga-Nevers 1º gennaio 1654-9 marzo 1661 Ortensia Mancini I
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con
Carlo II di Gonzaga-Nevers {{{data}}} Ortensia Mancini
Predecessore: Abate commendatario di Saint Denis Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Armand de Bourbon-Conti 1º gennaio 1654-9 marzo 1661 Jean-François Paul de Gondi I
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Armand de Bourbon-Conti {{{data}}} Jean-François Paul de Gondi
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Mansuy de Toul Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Armando di Borbone-Conti 1º gennaio 1654-9 marzo 1661 Filippo di Borbone-Vendôme I
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Armando di Borbone-Conti {{{data}}} Filippo di Borbone-Vendôme
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Aubin d'Angers Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Jean-François de Gondi 21 marzo 1654-1º gennaio 1658 Galatoire de Marca I
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Jean-François de Gondi {{{data}}} Galatoire de Marca
Predecessore: Abate commendatario di Cerisy-la-Forêt Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Germain Habert 1º maggio 1654-9 marzo 1661 Filippo di Borbone-Vendôme I
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Germain Habert {{{data}}} Filippo di Borbone-Vendôme
Predecessore: Abate commendatario di Notre-Dame de Bonnecombe Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Charles-Jacques de Gélas de Léberon 5 giugno 1654-1º gennaio 1656 Rinaldo d'Este I
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Charles-Jacques de Gélas de Léberon {{{data}}} Rinaldo d'Este
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Honorat de Lérins Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Armand de Bourbon-Conti 1º gennaio 1656-9 marzo 1661 Louis de Borbone-Vendôme I
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Armand de Bourbon-Conti {{{data}}} Louis de Borbone-Vendôme
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Pierre-aux-Monts Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Charles de L'Aubespine 1º gennaio 1656-9 marzo 1661 Francesco Maria Mancini I
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Charles de L'Aubespine {{{data}}} Francesco Maria Mancini
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Bénigne de Dijon Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Nicolas Jeannin de Castille 1º gennaio 1658-9 marzo 1661 Charles-Maurice Le Tellier I
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Nicolas Jeannin de Castille {{{data}}} Charles-Maurice Le Tellier
Predecessore: Abate commendatario di Grandselve Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Luigi-Armando I di Borbone-Conti 1º gennaio 1659-9 marzo 1661 Gabriel de Roquette I
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Luigi-Armando I di Borbone-Conti {{{data}}} Gabriel de Roquette
Predecessore: Abate commendatario di Notre-Dame de Cercamp Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Louis Lelièvre 1º gennaio 1659-9 marzo 1661 Jules-Paul de Lionne I
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Louis Lelièvre {{{data}}} Jules-Paul de Lionne
Predecessore: Duca di Nevers Successore: Arms of the house of Mazzarini.svg
Carlo II di Gonzaga-Nevers 1659 - 1661 Filippo Giulio Mancini I
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Carlo II di Gonzaga-Nevers {{{data}}} Filippo Giulio Mancini
Predecessore: Duca di Rethel Successore: Arms of the house of Mazzarini.svg
Carlo II di Gonzaga-Nevers 1659 - 1661 Ortensia Mancini I
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con
Carlo II di Gonzaga-Nevers {{{data}}} Ortensia Mancini
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Germain d'Auxerre Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Armand de Bourbon-Conti 1º gennaio 1660-9 marzo 1661 Charles-François de Loménie de Brienne I
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con
Armand de Bourbon-Conti {{{data}}} Charles-François de Loménie de Brienne
Biografia
  • Olivier Poncet, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 72, 2008 online