Archimandrita del Santissimo Salvatore
Il titolo di Archimandrita del Santissimo Salvatore, ovvero l'Igumeno (Abate) del Monastero del Santissimo Salvatore in lingua phari di Messina, è attualmente il titolo, ormai per lo più onorifico, di cui si fregia l'Arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela sin dal 1883, quando Papa Leone XIII, con proprio decreto del 13 agosto, univa aeque principaliter ("in maniera uguale principalmente") l'Archimandritato del Santissimo Salvatore, cioè la diocesi in capo al Monastero, all'Arcidiocesi di Messina.
Storia
Primo Archimandrita del Santissimo Salvatore fu nel 1131 Luca, santo monaco di tradizione italo-greca, discepolo di San Bartolomeo di Simeri; egli fu nominato igumeno del Monastero da Re Ruggero II, che nel maggio dello stesso anno elevò con proprio decreto il cenobio ad Archimandritato, ovvero a capo di altri monasteri italo-greci sparsi in Sicilia e in Calabria. L'Archimandrita quindi assumeva a tutti gli effetti la guida di una diocesi con una giurisdizione iniziale su oltre 60 monasteri situati su entrambe le sponde dello Stretto. Era chiamato Pater et Prelatus abbatum, "padre e capo degli igumeni" dei monasteri affiliati.
Luca fu Archimandrita sino alla sua morte avvenuta nel 1149.
Nel corso dei secoli non pochi furono i conflitti di giurisdizione e attribuzione, in merito a questioni territoriali o di rito, tra l'Archimandrita del Santissimo Salvatore, unico superstite della tradizione bizantina del monachesimo italo-greco in Sicilia e l'Arcivescovo di Messina, esponente della sempre più preponderante Chiesa latina.
Successione degli Archimandriti dal 1131 al 1883
La lista degli archimandriti è la seguente. Essa indica tra parentesi l'anno di l'inizio e quello di fine del mandato.
- Luca (1131-1149)
- Luca II (1149-1158)
- Onofrio I (1158-1165)
- Niceforo (1166-1168)
- Onofrio II (1168-1183)
- Nifo (1184-1188)
- Leonzio I (1191-1200)
- Luca III (1202-1218)
- Nifo II (1219-1223)
- Macario (1224-1233)
- Nifo III (1233-1239)
- Paolo I (1244-1248)
- Paolo II (1248-1249)
- Pafnuzio (1250-1255)
- Giacomo I (1256-1259)
- Teofimo (1261)
- Eutimio (?-1266)
- Isacco I (1260-1282)
- Giacomo II (1282-1290)
- Barnaba (1291-?)
- Nifo IV (1313-1345)
- Giacomo III (1363)
- Nettario (1374-1378)
- Paolo III (1386-1416)
- Luca IV del Bufalo (1421-1456), archimandrita ritenuto responsabile della decadenza del Monastero del Santissimo Salvatore che viene posto in regime di commenda,
- Card. Basilios Bessarion (1456-) archimandrita commendatario come i suoi successori,
- Leonzio II Crisafi (1468-1503)
- Alfonso d'Aragona (1503-1510)
- Cardinale Andrea della Valle (1519-1531)
- Annibale Spadafora (1532-1553)
- Giovanni Andrea Mercuzio (1555-1564)
- Lorenzo Teodoli (1564-1585)
- Francesco I del Pozzo (1585-1591)
- Nicolò Stizza (1591-1599)
- Felice Novello (1599-1620)
- Ludovico Agliaga (1620-1628)
- Diego de Requiesenz (1628-1647)
- Francesco II Gisulfo Osolio (1647-1650)
- Cardinale Federico Sforza (1650-1676)
- Carlo Reggio † (1676 - 28 aprile 1681 nominato vescovo di Mazara)
- Cardinale Paolo Savelli (1682-1685)
- Placido Di Giovanni (1685-1695)
- Pietro Filippo de Belis (1695-1703)
- Ascanio Gonzaga (1703-1724)
- Cardinale Silvio Valenti Gonzaga (1724-1756)
- Cardinale Giovanni de Gregorio (1757-1792)
- Emanuele I Colonna Branciforte (1793-1807)
- Emanuele II De Gregorio (1807-1838)
Con la morte di Emanuele De Gregorio, il 6 novembre 1839, il Monastero del Santissimo Salvatore non ebbe più un archimandrita sino al 1883, ovvero sino all'unione del titolo archimandritale con quello di arcivescovo.
Primo Arcivescovo Metropolita di Messina e Archimandrita del Santissimo Salvatore fu il Cardinale Giuseppe Guarino nel 1884.
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