Giovanni De Gregorio
Giovanni De Gregorio Cardinale | |
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Età alla morte | 61 anni |
Nascita | Messina 30 settembre 1729 |
Morte | Messina 20 gennaio 1791 |
Sepoltura | Chiesa della Santissima Trinità al Monte Pincio (Roma) |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | mai nominato |
Creato Cardinale |
14 febbraio 1785 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 5 anni, 11 mesi e 6 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Giovanni De Gregorio (Messina, 30 settembre 1729; † Messina, 20 gennaio 1791) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nato nel 1648 a Messina in Sicilia in una nobile famiglia dei duchi di Tremestieri. Era il terzo dei tre figli di Leopoldo De Gregorio, marchese di Squillace e principe di S. Elia, ministro e segretario di Stato delle Due Sicilie, e della sua prima moglie, Giuseppa (Gioseffa) Mauro Grimaldi. Gli altri fratelli erano Francesco e Giuseppe. Fratellastro paterno del cardinale Emmanuele de Gregorio (1816). Il suo cognome è elencato anche come Gregorij e Gregorj.
Formazione e attività prelatizia
Ricevette una educazione propria della sua distinta nascita, fu ordinato presbitero durante il pontificato di papa Benedetto XIV che lo nominò prelato domestico. Durante il pontificato di papa Clemente XIII, ottenne l'incarico di abbreviatore di parco maggiore nella Cancelleria Apostolica, dopo aver pagato 8.000 scudi; in seguito ne divenne decano. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia, 3 agosto 1747. Governatore di Rieti il 4 dicembre 1748. Governatore di Fano, 3 luglio 1751. Relatore della Congregazione della Sacra Consulta, ottobre 1754. Archimandrita commendatario del Santissimo Salvatore di Messina dal luglio 1757 fino alla morte. Chierico della Camera Apostolica, luglio 1766. Presidente della Zecca, gennaio 1767. Presidente della grascia, maggio 1776. Revisore generale della Camera Apostolica, giugno 1778.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 14 febbraio 1785, ricevette la berretta rossa il 17 febbraio 1785 e il titolo della Santissima Trinità al Monte Pincio, 11 aprile 1785. Attribuito alle Congregazioni della Sacra Consulta, dei Vescovi e Regolari, delle Indulgenze e Sacre Reliquie, e Concistoriale. Protettore dell'Ordine dei Monaci di San Basilio. Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 30 marzo 1789 al 29 marzo 1790.
Morte
Morto l'11 luglio 1791 a Roma. Esposto e sepolto nella chiesa del suo titolo, Santissima Trinità al Monte Pincio, dove si svolsero anche le esequie.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Archimandrita del Santissimo Salvatore | Successore: | |
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Silvio Valenti Gonzaga | 1º luglio 1757 - 11 luglio 1791 | Emanuele Colonna Branciforte |
Predecessore: | Uditore generale della Camera Apostolica | Successore: | |
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Gregorio Antonio Maria Salviati | 1º luglio 1778 - 14 febbraio 1785 | Giuseppe Albani |
Predecessore: | Cardinale presbitero della Santissima Trinità al Monte Pincio | Successore: | |
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Bernardino Giraud | 11 aprile 1775 - 11 luglio 1791 | Jean-Siffrein Maury |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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František Herzan von Harras | 30 marzo 1789 - 29 marzo 1790 | Francesco Carrara |
Voci correlate | |
- Referendari dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia
- Governatori di Rieti
- Governatori di Fano
- Archimandriti del Santissimo Salvatore
- Uditori della Camera Apostolica
- Cardinali presbiteri della Santissima Trinità al Monte Pincio
- Cardinali Camerlenghi
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