Arcidiocesi di Bamberga
Arcidiocesi di Bamberga Archidioecesis Bambergensis Chiesa latina | |
arcivescovo metropolita | Herwig Gössl |
---|---|
Sede | Bamberga |
Stemma Mappa della diocesi | |
Provincia ecclesiastica | |
Nazione | Germania |
diocesi suffraganee | |
Eichstätt, Spira, Würzburg | |
Parrocchie | 306 (21 vicariati ) |
Sacerdoti |
417 di cui 309 secolari e 108 regolari 1.575 battezzati per sacerdote |
227 religiosi 405 religiose 53 diaconi | |
2.135.372 abitanti in 10.122 km² 656.799 battezzati (30,8% del totale) | |
Eretta | 1º novembre 1007 |
Rito | romano |
Indirizzo | |
Erzbischofliches Ordinariat, Domplatz 3, D-96049 Bamberg; Postfach 100261, D-96054, Bamberg, Bundesrpublik Deutschland | |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale Dati online 2020 (gc ch) | |
Collegamenti interni | |
Chiesa cattolica in Germania Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
L'arcidiocesi di Bamberga (in latino: Archidioecesis Bambergensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica.
Territorio
L'arcidiocesi si estende nella parte settentrionale della Baviera in Germania, e comprende porzioni dell'Alta Franconia e della Media Franconia, nonché le località di Iphofen nella Bassa Franconia e di Auerbach nell'Alto Palatinato.
Sede arcivescovile è la città di Bamberga, dove si trova la cattedrale dei Santi Pietro e Giorgio. Oltre alla cattedrale, in diocesi sorgono altre tre basiliche minori: la basilica della Santissima Trinità a Gößweinstein, la basilica della Visitazione a Marktleugast, la basilica santuario dei Quattordici Santi a Bad Staffelstein. A Bamberga si trovano anche tre chiese patrimonio dell'umanità: la chiesa di San Gengolfo, la chiesa di San Giacomo e la chiesa abbaziale di San Michele.
Il territorio si estende su 10.122 km².
Provincia ecclesiastica
La provincia ecclesiastica di Bamberga, istituita nel 1818, comprende 3 suffraganee:
Storia
La diocesi di Bamberga fu eretta il 1º novembre 1007, ricavandone il territorio dalle diocesi di Eichstätt e di Würzburg. Era originariamente immediatamente soggetta alla Santa Sede.
Il vescovo di Bamberga nel Medioevo aveva il titolo di principe vescovo, che in seguito alla secolarizzazione sancita con il Reichsdeputationshauptschluss del 1803 fu inglobato nel Regno di Baviera.
Per assicurarne lo sviluppo economico e la sua difesa militare, Enrico II dotò la nuova diocesi di molti beni demaniali e statali, creando i presupposti per la fondazione del principato vescovile di Bamberga: il 6 maggio 1007, donò ai vescovi la proprietà sulla città vescovile e sui suoi dintorni; il 1º novembre, i diritti su altre 25 proprietà ed in seguito, fino alla sua morte, accordò alla diocesi altre 63 proprietà disseminate nella Baviera, nella Franconia, nel Württemberg, in Turingia, in Sassonia e fino in Carinzia. Tutte queste proprietà godevano del privilegio dell'immediatezza imperiale e furono confermate dagli imperatori successivi nel 1034, nel 1068 e ancora nel 1103.
Inizialmente la diocesi apparteneva alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Magonza, ma ben presto, di certo già nel XIII secolo, divenne immediatamente soggetta alla Santa Sede. Questa peculiarità permise ai vescovi di Bamberga di ricevere il pallio dai papi, di essere investiti direttamente dagli imperatori e di occupare il primo posto dopo gli arcivescovi nelle diete imperiali; fino al 1075 erano gli arcivescovi di Magonza a consacrare i nuovi vescovi di Bamberga, ma in seguito furono per lo più i papi a conferire l'ordine sacro ai nuovi eletti.
La riforma luterana ridusse di molto l'importanza della diocesi per il passaggio alla nuova confessione religiosa di molte parrocchie; delle oltre 500, le restarono solo circa 150, comprese le succursali.[1] La controriforma nella diocesi fu tardiva e poche furono le parrocchie recuperate al protestantesimo: per esempio, a Bayreuth il culto cattolico fu permesso solo nel 1712. Tuttavia, diversamente da quanto avveniva in altre parti dell'Impero, la diocesi di Bamberga visse un fecondo risveglio cattolico proprio nell'epoca più critica della riforma protestante; per esempio, cosa inusuale nell'Impero, ogni parrocchia cattolica organizzò sinodi annuali, che divennero poi triennali, fino alla metà circa del XVIII secolo.[2] Il vescovo Ernst von Mengersdorf fondò il primo seminario diocesano nel 1586 ed introdusse in diocesi il calendario gregoriano.
Nel corso del XVII e XVIII secolo, la diocesi fu unita per sei volte in persona episcopi alla diocesi di Würzburg; dal punto di vista politico questo comportò l'unione personale dei due principati ecclesiastici.
I vescovi del periodo barocco, che erano anche sovrani del vescovado con oltre 200.000 abitanti, furono mecenati delle arti e delle scienze. I posteri devono loro importanti edifici ecclesiastici, palazzi, un periodo di massimo splendore culturale generale. Intensa fu pure l'attivita pastorale (riorganizzazione delle parrocchie, promozione dei monasteri, vocazione dei gesuiti). Ad esempio, il principe vescovo Franz Ludwig von Erthal (ch) deliberatamente non continuò lo stile di vita principesco. Come principe del popolo, voleva il loro benessere. Si prese cura dei malati e dei poveri attraverso leggi e istituzioni che aprirono la strada ai moderni sistemi sociali e assicurativi. Così creò l'Istituto per i poveri, che si prendeva sistematicamente cura dei bisognosi a Bamberga, Forchheim, Kronach, Lichtenfels e Weismain sotto forma di una commissione permanente. Nel 1789 fece edificare l'Ospedale Generale di Bamberga e promosse l'introduzione di una compagnia di assicurazione sanitaria.
Il principato ecclesiastico di Bamberga, in seguito alla secolarizzazione sancita con il Reichsdeputationshauptschluss del 1803, venne soppresso ed inglobato nel regno di Baviera. Alla morte del vescovo Georg Karl von Fechenbach nel 1808, la diocesi rimase vacante e governata dal vicario generale.
Il concordato fra Santa Sede e regno di Baviera del 1817 definì i nuovi confini delle diocesi bavaresi, sanciti dalla bolla Dei ac Domini Nostri di papa Pio VII del 1º aprile 1818. Le nuove disposizioni papali garantivano a Bamberga un aumento territoriale, con 41 parrocchie cedute dalla diocesi di Würzburg; contestualmente, divenne sede metropolitana, con le odierne tre diocesi suffraganee, ossia Eichstätt, Spira e la stessa Würzburg.
In seguito l'arcidiocesi subì ulteriori modifiche territoriali: nel 1826 con l'acquisizione da Würzburg di Coburgo e della sua regione; nel 1913 con l'acquisizione da Eichstätt di alcune parrocchie a sud del fiume Pegnitz.
Tra i vescovi dell'Ottocento merita una menzione Michael von Deinlein, che prese parte al concilio Vaticano I e si rifiutò inizialmente di sottoscrivere la Pastor Aeternus, che definì il dogma dell'infallibilità papale; a lui si deve la costruzione di un seminario minore, l'istituzione dei ritiri per il clero e l'introduzione in diocesi delle confraternite e delle missioni popolari.
Cronotassi dei vescovi
- Eberhard I † (1007 - 1040)
- Suidger von Morsleben † (28 dicembre 1040 ordinato vescovo - 25 dicembre 1046 eletto papa con il nome di Clemente II)
- Hartwig von Bogen † (1047 - 1053)
- Adalbert di Carinzia † (1053 - 1057)
- Günther † (1057 - 1065)
- Hermann I von Formbach † (1065 - 1075)
- Rupprecht † (1075 - 1102)
- Otto I di Mistelbach † (1102 - 30 giugno 1139 deceduto)
- Egilbert † (1139 - 1146 deceduto)
- Eberhard II von Otelingen † (1146 - 1170)
- Hermann II von Aurach † (1170 - 1177)
- Otto II von Andechs † (1177 - 1196)
- Thimo von Lyskirch † (1196 - 1201)
- Konrad von Ergersheim † (1202 - 1203)
- Eckbert von Andechs † (1203 - 1231)
- Siegfried von Öttingen † (1231 - 1238)
- Poppo von Andechs † (1238 - 1242)
- Heinrich I von Bilversheim † (1242 - 1257)
- Wladeslaw di Slesia † (1257)
- Berthold von Leiningen † (1257 - 1285)
- Mangold von Neuenburg † (1285 - 1285 nominato vescovo di Würzburg)
- Arnold von Solms † (1286 - 1296)
- Leopold I von Grundlach † (1296 - 1303)
- Wulfing von Stubenberg † (1304 - 1318)
- Ulrich von Schlusselberg † (1319)
- Konrad von Giech † (1319 - 1322)
- Johannes von Schlackenwerth † (1322 - 1324)
- Heinrich II von Sternberg † (1324 - 1328)
- Werntho Schenk von Reicheneck † (1328 - 1335)
- Leopold II von Egloffstein † (1335 - 1343)
- Friedrich I von Hohenlohe † (1344 - 1352)
- Leopold III of Bebenburg † (1353 - 1363)
- Friedrich II von Truhendingen † (1363 - 1366)
- Ludwig di Meissen † (1366 - 1374)
- Lamprecht von Brunn † (1374 - 1399)
- Albrecht von Wertheim † (1399 - 1421)
- Friedrich III von Aufsess † (1421 - 1431)
- Anton von Rotenhan † (settembre 1431 - 5 maggio 1459 deceduto)
- Georg I von Schaumberg † (18 maggio 1459 - 4 febbraio 1475 deceduto)
- Philipp von Henneberg † (10 febbraio 1475 - 26 gennaio 1487 deceduto)
- Heinrich III Gross von Trockau † (1º febbraio 1487 - 30 marzo 1501 deceduto)
- Veit I Truchsess von Pommersfelden † (3 aprile 1501 - 7 settembre 1503 deceduto)
- Georg II Marschalk von Ebneth † (19 settembre 1503 - 30 gennaio 1505 deceduto)
- Georg III Schenk von Limpurg † (13 febbraio 1505 - 31 maggio 1522 deceduto)
- Weigand von Redwitz † (18 giugno 1522 - 20 maggio 1556 deceduto)
- Georg IV von Rugheim † (22 maggio 1556 - 22 marzo 1561 deceduto)
- Veit II von Würzburg † (22 aprile 1561 - 8 luglio 1577 deceduto)
- Johann Georg I Zobel von Giebelstadt † (20 agosto 1577 - 7 settembre 1580 deceduto)
- Martin von Eyb † (11 ottobre 1580 - 26 agosto 1583 deceduto)
- Ernst von Mengersdorf † (2 settembre 1583 - 21 ottobre 1591 deceduto)
- Neidhart von Thungen † (14 dicembre 1591 - 26 dicembre 1598 deceduto)
- Johann Philipp von Gebsattel † (4 febbraio 1599 - 26 giugno 1609 deceduto)
- Johann Gottfried von Aschausen † (21 luglio 1609 - 29 dicembre 1622) (anche vescovo di Würzburg)
- Johann Georg II Fuchs von Dornheim † (13 febbraio 1623 - 29 marzo 1633 deceduto)
- Franz von Hatzfeld † (1633 - 30 luglio 1642 deceduto) (anche vescovo di Würzburg)
- Melchior Otto Voit von Salzburg † (25 agosto 1642 - 4 gennaio 1653 deceduto)
- Philipp Valentin Albrecht von Voit von Rieneck † (13 febbraio 1653 - 3 febbraio 1672 deceduto)
- Peter Philipp von Dernbach † (22 marzo 1672 - 24 aprile 1683 deceduto)
- Marquard Sebastian von Schenk von Stauffenberg † (10 giugno 1683 - 9 ottobre 1693 deceduto)
- Franz Lothar von Schönborn † (16 novembre 1693 - 30 gennaio 1729 deceduto)
- Friedrich Karl von Schönborn † (30 gennaio 1729 succeduto - 1746) (anche vescovo di Würzburg)
- Johann Philipp Anton von Franckenstein † (26 settembre 1746 - 3 giugno 1753 deceduto)
- Franz Konrad von Stadion und Thannhausen † (23 luglio 1753 - 6 marzo 1757 deceduto)
- Adam Friedrich von Seinsheim † (21 aprile 1757 - 18 febbraio 1779 deceduto) (anche vescovo di Würzburg)
- Franz Ludwig von Erthal † (12 aprile 1779 - 14 febbraio 1795 deceduto) (anche vescovo di Würzburg)
- Christoph Franz von Buseck † (7 aprile 1794 - 28 settembre 1805 deceduto)
- Georg Karl Ignaz von Fechenbach zu Laudenbach † (18 settembre 1805 succeduto - 9 aprile 1808 deceduto)
- Joseph von Stubenberg † (5 febbraio 1818 - 29 gennaio 1824 deceduto)
- Joseph Maria Johann Nepomuk von Fraunberg † (4 marzo 1824 - 17 gennaio 1842 deceduto)
- Bonifaz Kaspar von Urban † (24 febbraio 1842 - 9 gennaio 1858 deceduto)
- Michael von Deinlein † (17 giugno 1858 - 4 gennaio 1875 deceduto)
- Friedrich von Schreiber † (31 maggio 1875 - 23 maggio 1890 deceduto)
- Joseph von Schork † (26 agosto 1890 - 25 gennaio 1905 deceduto)
- Friedrich Philipp von Abert † (30 gennaio 1905 - 23 aprile 1912 deceduto)
- Johann Jakob von Hauck † (4 maggio 1912 - 23 gennaio 1943 deceduto)
- Joseph Otto Kolb † (24 gennaio 1943 - 29 marzo 1955 deceduto)
- Josef Schneider † (16 maggio 1955 - 30 luglio 1976 dimesso)
- Elmar Maria Kredel † (27 maggio 1977 - 31 marzo 1994 dimesso)
- Karl Heinrich Braun (25 marzo 1995 - 2 luglio 2001 dimesso)
- Ludwig Schick (28 giugno 2002 - 1 novembre 2022 dimesso)
- Herwig Gössl, dal 9 dicembre 2023
Statistiche
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 730.261 | 1.897.498 | 38,5 | 801 | 654 | 147 | 911 | 147 | 1.718 | 285 | |
1959 | 787.444 | 1.969.941 | 40,0 | 695 | 560 | 135 | 1.133 | 255 | 2.065 | 257 | |
1970 | 843.959 | 2.092.539 | 40,3 | 775 | 611 | 164 | 1.088 | 2 | 287 | 1.940 | 347 |
1980 | 860.131 | 2.131.775 | 40,3 | 488 | 488 | 1.762 | 6 | 97 | 1.420 | 298 | |
1990 | 820.000 | 2.000.000 | 41,0 | 585 | 475 | 110 | 1.401 | 14 | 192 | 1.170 | 354 |
1999 | 784.102 | 1.876.169 | 41,8 | 523 | 411 | 112 | 1.499 | 33 | 152 | 917 | 308 |
2000 | 779.962 | 1.876.102 | 41,6 | 557 | 440 | 117 | 1.400 | 33 | 160 | 917 | 309 |
2001 | 778.874 | 1.876.102 | 41,5 | 530 | 413 | 117 | 1.469 | 3 | 238 | 917 | 309 |
2002 | 769.627 | 1.876.102 | 41,0 | 526 | 414 | 112 | 1.463 | 45 | 231 | 853 | 309 |
2003 | 763.686 | 1.876.102 | 40,7 | 543 | 404 | 139 | 1.406 | 44 | 262 | 757 | 309 |
2004 | 757.818 | 1.953.483 | 38,8 | 500 | 392 | 108 | 1.515 | 34 | 229 | 757 | 309 |
2006 | 750.545 | 1.953.483 | 38,4 | 545 | 382 | 163 | 1.377 | 33 | 283 | 661 | 309 |
2012 | 713.781 | 2.163.801 | 33,0 | 475 | 348 | 127 | 1.502 | 49 | 246 | 532 | 310 |
2015 | 696.247 | 2.118.167 | 32,9 | 449 | 341 | 108 | 1.550 | 53 | 229 | 632 | 310 |
2018 | 677.130 | 2.138.513 | 31,7 | 413 | 321 | 92 | 1.639 | 51 | 205 | 435 | 309 |
2020 | 656.799 | 2.135.372 | 30,8 | 417 | 309 | 108 | 1.575 | 53 | 227 | 405 | 306 |
Note | |
Collegamenti esterni | |
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