Diocesi di Spira

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Diocesi di Spira
Dioecesis Spirensis
Chiesa latina
Speyer Dom pano.jpg
vescovo Karl-Heinz Wiesemann
Sede Spira
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Bamberga
Wappen Bistum Speyer.png
Stemma
Karte Bistum Speyer.png
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Germania
Ausiliari Otto Georgens[1]
Parrocchie 346 (10 vicariati )
Sacerdoti 269 di cui 242 secolari e 27 regolari
1.891 battezzati per sacerdote
377 religiosi 393 religiose 65 diaconi
1.574.330 abitanti in 6.210 km²
508.700 battezzati (32,3% del totale)
Eretta IV secolo
Rito romano
Cattedrale Santa Maria Assunta
Santi patroni Santa Maria Assunta
Indirizzo
Kleine Pfaffengasse 16, Postfach 1160, D-67343 Speyer, Bundesrepublik Deutschland
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Collegamenti interni
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La diocesi di Spira (Dioecesis Spirensis) è una sede della Chiesa cattolica in Germania suffraganea dell'arcidiocesi di Bamberga. Nel 2022 contava 508.700 battezzati su 1.574.330 abitanti. È retta dal vescovo Karl-Heinz Wiesemann.

Territorio

La diocesi comprende parte della Renania-Palatinato e della Saarland e il suo territorio corrisponde alla storica regione del Palatinato, che fino al 1918 faceva parte del regno di Baviera.[2]

Sede vescovile è la città di Spira, dove si trova la cattedrale di Santa Maria Assunta.

Il territorio si estende su 6.210 km² ed è suddiviso in 346 parrocchie, raggruppate in 10 decanati: Dürkheim, Donnersberg, Germersheim, Kaiserslautern, Kusel, Landau in der Pfalz, Ludwigshafen, Pirmasens, Saarpfalz e Spira.

Storia

Le origini

Spira, corrispondente alla Noviomagus dei Galli, chiamata civitas Nemetum o Augusta Nemetum dai Romani, faceva parte, secondo la Notitia Galliarum dell'inizio del V secolo[3], della provincia romana della Germania prima.

La diocesi di Spira fu eretta attorno al III o al IV secolo. Negli atti dello pseudo concilio di Concilio di Colonia (346) figura il nome di Iessis Nemetum. Tuttavia il nome di questo vescovo rimane isolato nella primitiva storia della diocesi. Infatti la città e la regione subirono nel V secolo le devastazioni dei Vandali e degli Unni. Le fonti riferiscono di un nuovo vescovo di Spira solo nel VII secolo, dopo la conquista franca: è Ilderico, che prese parte al concilio di Parigi (615) (Ex civitate Spira Hildericus episcopus).

Con l'affermarsi dell'organizzazione ecclesiastica, Spira entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Magonza, rispecchiando l'antica suddivisione amministrativa romana, che prevedeva che facessero parte della medesima provincia anche le diocesi di Worms e di Strasburgo. Questa struttura organizzativa ecclesiastica rimase invariata, malgrado tutti i cambiamenti politici della regione, fino alla rivoluzione francese.

A partire dall'epoca merovingia e poi quella carolingia furono definiti i confini della diocesi con l'occupazione di territori sulla riva destra del Reno. Confinava a nord con la diocesi di Worms; ad est con quelle di Würzburg e di Augusta, a sud con le diocesi di Costanza e di Strasburgo, ad ovest con quella di Metz.

Il principato ecclesiastico

A partire dal VII secolo, quando al vescovo fu concesso il potere temporale sui territori e domini attorno alla città di Speyergau, inizia a costruirsi il principato vescovile di Spira. Tra il X e l'XI secolo il vescovato ricevette ulteriori donazioni da parte dell'imperatore Ottone I, con il quale si definisce lo status di immediatezza imperiale dei territori dipendenti dall'autorità temporale del vescovo.

Nel 1030 venne completata la cattedrale di Spira, consacrata nel 1061. In questa chiesa si svolgevano le cerimonie di incoronazione degli imperatori del Sacro Romano Impero, alcuni dei quali vi furono sepolti. Nel 1086 l'imperatore Enrico IV cedette al vescovato la rimanente parte della contea di Speyergau.

Dal 1111 la cittadinanza di Spira incominciò a crescere notevolmente. Nel 1230 viene menzionato per la prima volta un Bürgermeister (sindaco) che governava la città per conto del vescovo. Nel 1294 Spira divenne una città libera dell'Impero. I vescovi spostarono nel 1371 la propria residenza a Udenheim.

Durante la Riforma, la diocesi perse non solo numerose chiese, ma anche due terzi dei suoi beni e delle sue proprietà terriere. Il fatto che in precedenza esistessero circa 40 piccoli principati diversi nel territorio della diocesi, alcuni dei quali decisi a favore della Riforma e altri contro, portò a una frammentazione del vescovado in molte aree non più contigue. Da allora, numerosi cattolici hanno vissuto nella diaspora, questo è particolarmente vero per il Nord Palatinato.

Nelle zone che rimasero cattoliche, il vescovo Eberhard von Dienheim[4] portò avanti le riforme tridentine. Furono fondate numerose scuole. Nel 1599 fu pubblicato un innario in lingua tedesca per aumentare la partecipazione interna della popolazione alle funzioni religiose. Il palazzo vescovile, all'inizio del XVII secolo venne ampliato da Philipp Christoph von Sötern, divenendo la fortezza di Philippsburg. Questa fu la residenza dei principi-vescovi dal 1371 al 1723. Successivamente la residenza fu trasferita a Bruchsal.

Il principato vescovile ebbe termine a seguito della rivoluzione francese. Già nel 1697, al termine della guerra della Grande Alleanza, parte del territorio del vescovato venne ceduto alla Francia. Dopo il 1790 le truppe francesi occuparono i territori sulla riva sinistra del Reno, che vennero incorporati alla Francia. I territori sulla riva destra invece furono secolarizzati a seguito del Reichsdeputationshauptschluss del 1803 ed incorporati nel granducato di Baden.

La nuova diocesi

Anche la diocesi subì sostanziali modifiche a causa della rivoluzione francese, che aveva portato la circoscrizione ecclesiastica a trovarsi divisa su due diversi Stati (Francia e Impero).

La parte della diocesi sulla riva sinistra del Reno, compresa la città episcopale, entrò a far parte della nuova diocesi di Magonza, istituita il 29 novembre 1801 con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII, e corrispondente al dipartimento francese di Mont-Tonnerre.

Il vescovo Philipp Franz Wilderich Nepomuk von Walderdorf fuggì nei territori diocesani sulla riva destra del Reno, che continuò a governare fino alla sua morte nel 1810.

Dopo il congresso di Vienna ed altri trattati successivi (tra il 1814 ed il 1816), la maggior parte dell'antico dipartimento di Mont-Tonnerre, divenne parte del nuovo regno di Baviera con il nome di Rheinkreis, benché non contiguo con il resto del regno. Il 24 ottobre 1817 fu stipulato un concordato fra la Santa Sede e il governo bavarese, a seguito del quale fu emanata il 1º aprile successivo la bolla Dei ac Domini, con la quale Pio VII eresse la nuova diocesi di Spira, con territorio corrispondente a questa sezione occidentale del regno bavarese, rendendola suffraganea dell'arcidiocesi di Bamberga.

La nuova diocesi includeva 165 parrocchie e si trovava tutta sulla riva sinistra del Reno; comprendeva, oltre a quei territori che già le appartenevano prima del 1790, porzioni di territorio che nell'ancien régime erano appartenute alle diocesi di Magonza, Metz e Worms; tuttavia alcune parrocchie erano state cedute alla diocesi di Strasburgo. Invece quella parte dell'antico territorio diocesano sulla riva destra del Reno fu incorporata nelle nuove diocesi di Friburgo e di Rottenburg.

Al termine della seconda guerra mondiale 120 chiese erano danneggiate o in macerie; questo impegnò la diocesi fino agli anni cinquanta nella ricostruzione degli edifici di culto.

Cronotassi dei vescovi

Il più antico catalogo episcopale di Spira risale alla seconda metà dell'XI secolo. La lista è corretta solo a partire da Fraido, all'epoca di Carlo Magno. La sezione precedente del catalogo è invece incompleta, mancandovi nomi di vescovi storicamente documentati; in disordine, con alcuni nomi di vescovi che si presentano con un ordine diverso da quello storico; vi sono infine nomi di vescovi, documentati solo dal catalogo, ma difficilmente collocabile storicamente[5].

Nella seguente cronotassi, si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 1.574.330 persone contava 508.700 battezzati, corrispondenti al 32,3% del totale.

Note
  1. Vescovo titolare di Gubaliana.
  2. Questo spiega l'appartenenza alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Bamberga.
  3. Monumenta Germaniae Historica, Chronica minora Archiviato il 12 marzo 2016 in Internet Archive., I, p. 557.
  4. Voce Eberhard von Dienheim di de.wiki: il materiale ivi presente è stato rielaborato in senso cattolico e integrato
  5. Si tratta dei nomi dei vescovi Anatharius, Taito, Davide, Sigiwin e Atto; l'inserimento di questi nomi nella presente cronotassi segue quella proposta da Gams.
  6. Fu eletto il 25 settembre 1336.
  7. Il 22 maggio 1430 fu nominato vescovo di Treviri, ma la nomina non ebbe effetto; ritorno quindi sulla sede di Spira.
  8. Gregor von Zirkel fu eletto vescovo il 25 ottobre 1817, ma morì il 18 dicembre dello stesso anno, prima di ottenere la conferma pontificia della nomina.
  9. Il 23 maggio 1842 fu nominato anche arcivescovo titolare di Iconio.
  10. Nominato vescovo titolare di Marazane.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni