Beato Maria Eugenio di Gesù Bambino
| Beato Beato Maria Eugenio di Gesù Bambino Grialou, O.C.D. Presbitero | |
|---|---|
| Beato | |
| Incarichi attuali | |
| Superiore generale | |
| Età alla morte | 72 anni |
| Nascita | Le Gua 2 dicembre 1894 |
| Morte | Venasque 27 marzo 1967 |
| Professione religiosa | 11 marzo 1923 |
| Ordinazione presbiterale | Rodez, 4 febbraio 1922 |
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Iter verso la canonizzazione | |
| Venerato da | Chiesa Cattolica |
| Venerabile il | 19 dicembre 2011, da Benedetto XVI |
| Beatificazione | 6 marzo 2016, da Francesco |
| Ricorrenza | 27 marzo |
| Collegamenti esterni | |
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Beato Beato Maria Eugenio di Gesù Bambino Grialou (Le Gua, 2 dicembre 1894; † Venasque, 27 marzo 1967) è stato un religioso e fondatore francese.
Cenni biografici
Nacque il 2 dicembre 1894 a Le Gua, nel dipartimento dell'Aveyron, terzo dei cinque figli di Auguste, minatore di professione, e Marie.
Nel 1908 restò orfano di padre e, in un seminario minore del centro della Francia, Henri Grialou, 13 anni, scopre suor Teresa di Gesù Bambino. È conquistato da colei di cui si riconoscerà un fratello minore. Crescerà all'ombra amica della piccola Teresa, riceverà esperienze mistiche analoghe e potrà scrivere in Voglio vedere Dio :
| « | Ci sembra quasi di averla conosciuta, talmente agiamo e parliamo come lei » | |
. Lo stesso seminarista legge una vita di san Giovanni della Croce e subisce lo shock d'una chiamata irresistibile: deve entrare nel Carmelo per camminare sui passi del dottore dell'amore e della fede. Sul letto di morte confesserà:
| « | In fondo all'anima, è con san Giovanni della Croce che io vivo » | |
.
Studiò presso i Fratelli delle Scuole Cristiane e poi nei collegi apostolici dei missionari spiritani a Susa e a Langogne. Nel 1908 entrò nel seminario di Graves a Villefranche-de-Rouergue e nel 1911 passò al seminario maggiore di Rodez.[1]
Partecipò come volontario alla prima guerra mondiale, congedandosi con il grado di tenente e ottenendo la croce di guerra e la legion d'onore.[1] Nel 1919 tornò in seminario e il 4 febbraio 1922 fu ordinato sacerdote. Subito dopo decise di abbracciare la vita religiosa tra i carmelitani scalzi del convento di Avon prendento il nome di di Maria Eugenio di Gesù Bambino (Marie-Eugène de l'Enfant-Jésus): emise la sua professione l'11 marzo 1923.[1]
Svolse funzioni importanti in seno al suo ordine. Fu direttore della rivista Le Carmel, superiore della comunità di Petit-Castelet a Tarascona (1928), priore dei conventi di Agen (1932) e Montecarlo (1936); fu eletto definitore generale dell'ordine nel 1937 e confermato nel 1946, mentre nel 1954 fu nominato vicario generale. Dopo il 1955 fu, per due mandati, padre provinciale della provincia carmelitana di Avignone.[1]
Verso il 1928 aveva incontrato a Petit-Castelet un gruppo di insegnanti che, nel 1932, presso il santuario di Notre-Dame de Vie, riunì in una comunità che, nel 1937, divenne una congregazione del terz'ordine regolare dei carmelitani scalzi. La comunità, che prenderà il nome di Istituto Nostra Signora della Vita, fu riconosciuta come istituto secolare di diritto diocesano nel 1948 e di diritto pontificio nel 1962.[2]
La sua opera principale, Je veux voir Dieu, compendio della sua dottrina spirituale, conobbe un grande successo e fu tradotta in numerose lingue.[3]
La causa di beatificazione
La prima fase della causa di beatificazione di padre Maria Eugenio si è svolta nella diocesi di Avignone dal 7 aprile 1985 al 5 marzo 1994, ma ha ottenuto il nulla osta dalla Santa Sede il 27 settembre 1985.
La Positio super virtutibus fu trasmessa a Roma nel 2000. Dieci anni prima, il 14 luglio 1990, i Consultori teologi della Congregazione delle Cause dei Santi diede parere positivo circa l'esercizio in grado eroico delle virtù cristiane da parte dell'allora Servo di Dio; opinione confermata dalla riunione dei cardinali e vescovi membri della stessa Congregazione l'11 ottobre 2011. Il 19 dicembre di quell'anno papa Benedetto XVI autorizzò la promulgazione del decreto che dichiarava Venerabile padre Maria Eugenio.
Il 28 maggio 2015 la Consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi affermò il carattere inspiegabile della guarigione di un neonato avvenuta nel 1980, su cui si pronunciarono, attribuendo l'intercessione al sacerdote carmelitano, i consultori teologi il 1° dicembre 2015. Il 1° marzo 2016 i Cardinali e Vescovi confermarono quest'opinione. Due giorni più tardi, papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui il fatto era da ritenersi miracoloso.
Il rito di beatificazione si tenne il 19 novembre seguente al Parc des Expositions di Avignone, presieduto dal cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, come delegato del Santo Padre.
| Note | |
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