Beato Pietro Igneo
Beato Pietro Igneo, O.S.B. Vall. Cardinale | |
---|---|
Beato | |
Marco Palmezzano, Beato Pietro Igneo e la prova del fuoco (fine del XV secolo), tavola; Parigi, Museo del Louvre | |
Nascita | Firenze |
Morte | Albano Laziale 8 febbraio 1089 |
Professione religiosa | XI secolo |
Ordinazione presbiterale | XI secolo |
Consacrazione vescovile | 1073 |
Incarichi ricoperti | Cardinale vescovo di Albano |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 8 febbraio |
Santuario principale | Abbazia di Vallombrosa |
Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org (EN) Scheda su Salvador Miranda Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 8 febbraio, n. 10:
|
Beato Pietro Igneo (Firenze; † Albano Laziale, 8 febbraio 1089) fu un monaco (ed abate), vescovo e cardinale italiano[1].
Biografia
Nacque nella nobile famiglia degli Aldobrandeschi.
Fattosi monaco nella Congregazione Vallombrosana vivente il santo fondatore, San Giovanni Gualberto, ne fu stretto collaboratore.
Ebbe il nome di Igneo perché per ordine del suo abate passò illeso attraverso le fiamme per dimostrare la reità di Pietro di Pavia, vescovo di Firenze, dedito alla simonia[2].
Nel 1068 fu inviato dal suo abate Giovanni Gualberto a dirigere l'Abbazia di San Salvatore presso Fucecchio, su espressa richiesta dei conti Cadolingi, che avevano aiutato finanziariamente la costruzione dell'Abbazia di Vallombrosa.
Nel 1074 Papa Alessandro II lo innalzò alla carica di Cardinale vescovo di Albano, ma conservò sempre il titolo di abate di San Salvatore in Fucecchio. Lo stesso papa si servì poi spesso di lui in legazioni in Italia, Francia e Germania.
Lavorò molto per la restaurazione della disciplina ecclesiastica.
Nel 1085 ottenne da Papa Gregorio VII che l'abbazia ricevesse il privilegio del Nullius Dioeceseos, passando cioè sotto il controllo diretto della Santa Sede.
Morì nel 1089, con buona probabilità nella stessa Albano. Il suo corpo fu riportato a Vallombrosa e tumulato nell'abbazia.
Culto
Fu subito venerato nel monastero di Vallombrosa, ma il suo nome fu inserito nel Martirologio Romano solo nel 1673.
La sua memoria liturgica ricorre l'8 febbraio.
In onore del suo operato per l'Abbazia di San Salvatore e per la popolazione, il Comune di Fucecchio gli ha dedicato nel 1855 l'ospedale locale.
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
---|---|---|---|
Basilius circa 1068-1073 |
dopo il 1073-1087 | Oddone 1090 - circa 1096 |
Note | |
| |
Bibliografia | |
| |
Collegamenti esterni | |
| |
Voci correlate | |
- Italiani dell'XI secolo
- Cardinali vescovi di Albano
- Santi particolari e locali del martirologio dell'8 febbraio
- Presbiteri ordinati nell'XI secolo
- Italiani
- Presbiteri per nome
- Presbiteri italiani
- Presbiteri dell'XI secolo
- Vescovi consacrati nell'XI secolo
- Vescovi italiani dell'XI secolo
- Vescovi dell'XI secolo
- Vescovi per nome
- Professioni religiose dell' XI secolo
- Monaci italiani
- Monaci dell'XI secolo
- Tutti i Beati
- Beati italiani
- Beati dell'XI secolo
- Biografie
- Cardinali per nome
- Abati per nome
- Cardinali italiani
- Abati italiani
- Nati nell'XI secolo
- Morti nel 1089
- Morti l'8 febbraio
- Cardinali beati