Chiesa di San Girolamo dei Croati a Ripetta (Roma)

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Chiesa di San Girolamo dei Croati a Ripetta
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Roma, Chiesa di San Girolamo dei Croati a Ripetta
Altre denominazioni Chiesa di San Girolamo degli Illirici, Chiesa di San Girolamo degli Schiavoni
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis rettoria
Religione Cattolica
Indirizzo Via Tomacelli 132
00186 Roma (RM)
Telefono +39 06 99694410;
+39 06 6878284
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione Rettoria
Dedicazione San Girolamo
Fondatore papa Sisto V
Data fondazione 1588
Architetti Martino Longhi il Vecchio
Domenico Fontana
Stile architettonico Tardo-rinascimentale, barocco
Inizio della costruzione 1588
Completamento 1589
Strutture preesistenti Chiesa di Santa Marina de Posterula
Pianta croce latina
Materiali laterizi, travertino
Iscrizioni SIXTUS V P.M. ORD. MIN. TEMPLUM A FUNDAMENTIS EREXIT PONT. SUI ANN. IIII SAL MDLXXXLVIII
Marcatura Stemma di papa Sisto V
Coordinate geografiche
41°54′18″N 12°28′32″E / 41.90503, 12.47557 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Chiesa di S. Girolamo dei Croati
Chiesa di S. Girolamo dei Croati
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Giovanni in Laterano

La Chiesa di San Girolamo dei Croati a Ripetta, detta anche Chiesa di San Girolamo degli Illirici o San Girolamo degli Schiavoni, è un edificio di culto di Roma, che sorge nel largo San Rocco, situato nel centro storico della città, nel rione Campo Marzio: questa è la chiesa nazionale dei croati. Sul lato settentrionale del largo è situata un'altra chiesa, San Rocco all'Augusteo.

Storia

Dalle origini al Seicento

Nella zona, prospiciente il porto fluviale di Ripetta, si era insediata fin dal XIV secolo una comunità di immigrati croati, all'epoca detti Illirici[1] o Schiavoni,[2] ai quali papa Niccolò V concesse con il breve Piis fidelium votis del 21 aprile 1453 la piccola e diruta chiesa dell'XI secolo, detta Santa Marina de Posterula, con il permesso di ricostruirla e intitolarla al loro patrono, san Girolamo e di istituirvi un ospizio e un ostello per i poveri pellegrini connazionali.

Sisto V (1585-1590), discendente di una famiglia dalmata e già cardinale titolare della chiesa, la fece ricostruire interamente, dotandola di una ricca decorazione pittorica e di preziosi arredi. I lavori di demolizione della chiesa primitiva e di costruzione della nuova ebbero inizio nel giugno 1588, sotto la supervisione del cardinale titolare, Pedro de Deza Manuel (1520-1600). I progetti furono affidati a due noti architetti, Martino Longhi il Vecchio (1534-1591) e Domenico Fontana (1543-1607). I lavori procedettero con grande rapidità, tanto che già nel mese di luglio 1589 la chiesa era terminata. Per la costruzione dell'edificio fu parzialmente utilizzato il materiale di spoglio proveniente dal Septizodium.[3] L'apparato decorativo venne affidato a Giovanni Guerra (1544-1618) e a un'équipe da lui guidata composta da cinque pittori: Antonio Viviani (1560-1620), Andrea Lilli (1570-1631), Paris Nogari (1536 ca.-1601), Avanzino Nucci (1552-1629) e Paolo Guidotti Borghese (1560-1629).

Con la bolla Sapientia Sanctorum, del 1º agosto 1589, lo stesso pontefice eresse la chiesa a collegiata e vi istituì un capitolo, costituito da dieci presbiteri, che dovevano essere di origine croata e saper utilizzare la lingua illirica. Sisto V avrebbe anche voluto portarvi le spoglie di san Girolamo dalla Basilica di Santa Maria Maggiore, ma non riuscì a dar seguito a tale proposito.

Dal Settecento a oggi

Nel 1847, per volontà di papa Pio IX, fu sottoposta a un complessivo restauro.

Collocata originariamente lungo la via di Ripetta, nel tessuto urbano fiorito attorno all'omonimo porto fluviale, è affiancata dalla Chiesa di San Rocco all'Augusteo. La demolizione del porto a seguito della sistemazione post-unitaria degli argini del Tevere e lo sventramento degli anni Trenta del secolo scorso, conseguente alla sistemazione dell'area intorno al Mausoleo di Augusto e all'erezione del complesso dell'Ara Pacis, hanno isolato le due chiese, ora connesse da un camminamento sopraelevato.

La chiesa è luogo sussidiario di culto della Parrocchia di San Lorenzo in Lucina.

Titolo cardinalizio

La chiesa è sede del titolo cardinalizio di San Girolamo dei Croati, istituito l'8 febbraio 1566 da papa Pio V: l'attuale titolare è il cardinale Josip Bozanic.

Descrizione

Esterno

La facciata, di stile tardo-rinascimentale, progettata da Martino Longhi il Vecchio, è suddivisa in due ordini da un aggettante cornicione che reca l'iscrizione dedicatoria:

« SIXTUS V P.M. ORD. MIN. TEMPLUM A FUNDAMENTIS EREXIT PONT. SUI ANN. IIII SAL MDLXXXLVIII »

L'ordine inferiore è diviso in cinque settori verticali da sei paraste con capitelli ionici che inquadrano, ai lati, quattro nicchie e un imponente portale con timpano triangolare. Mentre quello superiore è articolato in tre settori verticali da quattro paraste corinzie che inquadrano due nicchie ai lati e un'ampia finestra rettangolare. Al centro del timpano triangolare di coronamento è collocato:

Interamente in travertino, in contrasto con i fianchi in mattoni impaginati con lesene ripetitive e regolari, la struttura della facciata è arricchita sui fregi e tra i capitelli degli ordini da festoni e soprattutto da emblemi papali: teste di leone, le pere, i monti e le stelle su entrambi i livelli.

L'intero prospetto esterno, purtroppo, ha perso il suo slancio originario in seguito al rialzamento, alla fine del XIX secolo, della sede stradale.

Interno

Chiesa di San Girolamo dei Croati a Ripetta (interno)

La chiesa, perfettamente orientata (ossia con l'abside rivolto a Est), ha una pianta a croce latina, a navata unica con tre cappelle per lato e una finta cupola, decorata con un dipinto murale raffigurante:

Navata

L'ampia navata, coperta da una volta a botte, è decorata con uno splendido dipinto murale ad affresco, eseguito tra il 1847 e il 1852 ca., da Pietro Gagliardi,[4] raffigurante:

Lato sinistro

Lungo il lato sinistro si aprono tre cappelle, a pianta rettangolare, nelle quali si notano:

Transetto e presbiterio

I terminali del transetto, sono decorati da due dipinti murali ad affresco, eseguiti tra il 1847 e il 1852 ca. da Pietro Gagliardi, raffiguranti:

L'ampio presbiterio con abside rettangolare è decorato con pregevoli dipinti murali che presentano:

Lato destro

Lungo il lato destro si aprono tre cappelle, a pianta rettangolare, nelle quali si conservano:

Controfacciata

La controfacciata presenta di particolare interesse storico-artistico:

Note
  1. L'Illiria è la regione corrispondente alla parte occidentale della penisola balcanica, verso la costa sud-orientale del Mare Adriatico.
  2. Il termine Schiavoni indica gli abitanti della Schiavonia o Slavonia, una regione geografica e storica della Croazia orientale.
  3. Il Septizodium (in italiano, Settizonio o Settizodio) era una monumentale facciata-ninfeo, a più piani di colonne, fatta innalzare dall'imperatore Settimio Severo nel 203 ai piedi del colle Palatino.
  4. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri" . URL consultato il 04.09.2019
  5. Ibidem . URL consultato il 04.09.2019
  6. Ibidem . URL consultato il 04.09.2019
  7. Ibidem . URL consultato il 04.09.2019
  8. Ibidem . URL consultato il 04.09.2019
Bibliografia
  • Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal IV secolo al XIX, Roma, 1891, pp. 328-329
  • Jasenka Gudelj, San Girolamo dei Croati a Roma: gli Schiavoni e il cantiere sistino, Alexander Koller, Alexander Kubersky-Piredda (a cura di), in Identità e rappresentazione. Le chiese nazionali a Roma, 1450-1650, Campisano, Roma, 2015, pp. 297-325, ISBN 9788898229581
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Storia e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, 2017, p. 148, ISBN 9788854188358
  • Zvonimir Sersic, San Girolamo dei Croati: viaggio nell'arte, col. "Collectanea Croatico-Hieronymiana de Urbe", Pontificio Collegio Croato di San Girolamo, Roma, 2011, ISBN 9789532412826
  • Touring Club Italiano (a cura di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring, Milano, 2005, pp. 361-362, ISBN 9770390107016
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 18 agosto 2021 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.