Mariano Armellini

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Mariano Armellini
Laico
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Titolo
Incarichi attuali
Docente di archeologia
Età alla morte 44 anni
Nascita Roma
7 febbraio 1852
Morte Roma
24 febbraio 1896
Sepoltura
Appartenenza
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Mariano Armellini (Roma, 7 febbraio 1852; † Roma, 24 febbraio 1896) è stato un archeologo e docente italianoe pubblicista di archeologia cristiana.

Biografia

Figlio di Tito Armellini, docente di Storia naturale alla Sapienza e di Adelaide Poggioli, fu l'unico dei dieci figli a non seguire la vocazione religiosa. La sua famiglia, tradizionalmente fedele alla Santa Sede, rimase molto colpita dalla adesione di Carlo Armellini, fratello del nonno di Mariano, alla Repubblica Romana; Carlo fece parte del Triumvirato insieme a Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi.

Mariano compì i suoi studi al Collegio Romano. Ebbe un grande interesse per tutti i tesori tramandati dall'antichità, soprattutto nel campo dell'archeologia cristiana. All'età di diciotto anni fu presentato a Giovanni Battista De Rossi, padre dell'archeologia cristiana, del quale divenne, con Orazio Marucchi ed Enrico Stevenson, uno dei tre fedelissimi discepoli che ne continuarono l'opera e il pensiero.

Dopo aver studiato teologia, nel Seminario Romano prima e alla Pontificia Università Gregoriana poi, nel 1880 fu da papa Leone XIII nominato scrittore dell'Archivio Segreto Vaticano; successivamente lo stesso papa lo chiamò all'insegnamento dell'archeologia cristiana nel Seminario Romano e nel Collegio di Propaganda Fide.

Sulla scia del pensiero del padre, fu un convinto propugnatore di una società ispirata agli ideali della fede.

Morì all'improvviso il 24 febbraio 1896, mentre illustrava agli allievi di Propaganda Fide l'epigrafe di papa Fabiano.

Attività di ricerca

Il suo merito maggiore è quello di aver tentato un'illustrazione delle chiese romane valendosi di molti documenti inediti, sparsi in numerosi archivi. È reputato un pioniere in questo campo, perché insieme alla ricerca e catalogazione, riordinò i dati storici e i fatti artistici di ogni chiesa. Corresse, nelle successive edizioni delle sue pubblicazioni, quanto era emerso nelle ulteriori ricerche.

Il primo risultato delle sue continue indagini nelle catacombe romane fu la scoperta del graffito storico dei Santi Felicissimo e Agapito in Pretestato, che individuò con assoluta certezza.

Studiò anche le necropoli della via Latina, a proposito delle quali pubblicò nel 1874 un volumetto dove rese nota la scoperta di tre gruppi cimiteriali.

Più lunghe e fruttuose si rivelarono le indagini nel cimitero della via Nomentana, nel Maius e in quello di Sant'Agnese. Il complesso monumentale della basilica e del mausoleo di Costantina venne per la prima volta diligentemente illustrato da lui con la consueta competenza.

Alla sua attività di scrittore si debbono alcuni studi di carattere storico sul Medioevo e Rinascimento romano e pontificio.

La sua opera principale sulle chiese di Roma fu da lui iniziata nel 1880 e vide la luce nel 1891. Una nuova edizione fu rivista e ampliata da Carlo Cecchelli nel 1942.

In seguito ritornò a occuparsi dei cimiteri e pubblicò alcuni studi su altre scoperte da lui fatte.

Egli progettava un'opera sull'Italia sotterranea cristiana, sul modello della Roma sotterranea del suo maestro De Rossi. E pose mano a un lavoro, che per lui voleva essere un abbozzo (Gli antichi cimiteri cristiani di Roma e d'Italia, Roma 1893), ma che di fatto rimane ancora l'unica opera di sintesi del genere, con notizie talvolta preziose di monumenti ora perduti.

Era stato tra i fondatori del Collegium cultorum martyrum (1879) e socio di diverse accademie e società. Le sue lezioni di archeologia cristiana, furono stampate postume (1898) dall'amico Giovanni Asproni, che vi aggiunse una notizia biografica e l'elenco di tutte le pubblicazioni dell'autore.

Opere

Bibliografia
  • Pasquale Testini, Armellini, Mariano, in Dizionario Biografico degli Italiani, Treccani, Roma, Vol. 4, 1962, online
Voci correlate
Collegamenti Esterni