Diego Guzmán de Haros
Diego Guzmán de Haros Cardinale | |
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Età alla morte | 65 anni |
Nascita | Ocaña [1][3] 1566 |
Morte | Ancona 21 gennaio 1631 |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato patriarca | 14 marzo 1616 da papa Paolo V |
Consacrazione vescovile | 1616 |
Creato Cardinale in pectore |
19 novembre 1629 da Urbano VIII (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
15 luglio 1630 da Urbano VIII (vedi) |
Cardinale per | 6 mesi e 6 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Diego Guzmán de Haros (Ocaña [1][3], 1566; † Ancona, 21 gennaio 1631) è stato un cardinale e patriarca spagnolo.
Nascita e formazione
Diego Guzmán de Haros nacque a Ocaña[1] nel 1566, Spagna, Arcidiocesi di Toledo da Pedro Guzmán di famiglia nobile e da Mencía Benavides, di una illustre famiglia. I nonni paterni erano Alonso de Guzmán, originario di Ávila, e Catalina Sarmiento, originaria di Ocaña, mentre i nonni materni, Francisco de Benavides, comandante di Castroverde, originario di La Bañeza (León) e Juana de Villalobos y Carvajal, originaria di Plasencia. Il suo secondo cognome è riportato anche come Aros, Aro o Haro. Alcune fonti lo elencano solo come Diego Guzmán. Studiò presso l'Università di Salamanca, dove conseguì il dottorato in teologia e diritto.
Ministero sacerdotale
Fu ordinato presbitero, ma non si conoscono la data, il luogo e l'ordinante. Cappellano dei Francescani Scalzi di Madrid. Cappellano reale nel 1608. Nell'agosto 1613 fu nominato Membro del Consiglio Supremo dell'Inquisizione. Canonico del Capitolo della cattedrale di Toledo per designazione del pontefice Paolo V. Abate di Santander[4], all'epoca Arcidiocesi di Burgos. Precettore delle Infante Anna futura regina di Francia[5], Maria Anna futura imperatrice di Germania[6] e Margarita[7] e battezzò Alonso[8], tutti figli di re Filippo III. Confortò Margherita nella sua agonia prima della prematura dipartita.
Ministero episcopale
Il 14 marzo 1616 fu nominato patriarca delle Indie Occidentali e il 18 aprile 1616 arcivescovo titolare di Tiro. Consacrato nello stesso anno, ma non sono disponibili informazioni sul luogo e il consacratore. Nel 1617 pubblicò a Madrid Vita e morte della regina Doña Margarita d'Austria, regina di Spagna, libro che Filippo III consigliò alla figlia Anna di leggere durante il viaggio in Francia per sposare Luigi XIII.
Il 30 giugno 1620 fu eletto Commissario della bolla della crociata in Spagna, carica che mantenne per cinque anni.
Dopo la morte di Filippo III, nel mese di marzo 1624 accompagnò il nuovo re Filippo IV, durante la sua visita a Siviglia. Questa circostanza e il fatto che Diego si sentisse a suo agio in città, furono molto probabilmente le ragioni che il 9 agosto 1625 spinsero il re a richiedere a Paolo V la sede di Siviglia per Diego, quando la sede fosse diventata vacante. La proposta fu accolta e, il 15 settembre 1625, fu nominato arcivescovo di Siviglia. Fece il suo ingresso pubblico a Siviglia solo il 6 dicembre 1626, dopo che la sede fu retta dal suo procuratore per circa un anno.
Perorò la causa di canonizzazione di Ferdinando re di Castiglia. Come ultimo atto presso l'arcidiocesi, il 18 agosto 1628 proclamò festivo il giorno di Sant'Agostino d'Ippona, Pdre e Dottore della Chiesa. Subito dopo lasciò il governo dell'arcidiocesi nelle mani del suo consigliere, Luis Venegas de Figueroa, e si trasferì a Corte.
Cardinalato
Creato cardinale e riservato in pectore nel concistoro del 19 novembre 1629 e fu pubblicato nel concistoro del 15 luglio 1630. Non si recò mai a Roma per ricevere la berretta rossa e il titolo.
Nel dicembre 1629 si recò in Ungheria per accompagnare la sua ex allieva, l'Infanta María Ana Margarita, che stava per sposarsi con il futuro imperatore Ferdinando III[9], figlio dell'imperatore e re d'Ungheria. Il viaggio durò più di un anno. Durante il viaggio via mare, a Genova sorsero delle complicazioni a causa di un'epidemia di peste che scoppiò nella penisola italiana. Fecero quindi rotta verso Napoli. Qui rimasero ospiti per molti mesi nella splendida villa del ricco mercante fiammingo Gaspare Roomer. Mentre era a Napoli, Diego Guzmán ricevette la notizia che Urbano VIII lo aveva pubblicato cardinale. Giunto in Ungheria la cerimonia religiosa fu celebrata per procura il 25 aprile 1629, presieduta dal Patriarca delle Indie[10].
Tornato in Italia, a Livorno ricevette la berretta cardinalizia che gli fu imposta dal nunzio monsignor Serra, il 26 luglio 1630.
Morte
Morì di tifo ad Ancona il 21 gennaio 1631. La salma fu deposta in una chiesa dei Frati cappuccini e successivamente trasferita nella Chiesa della scuola della Compagnia di Gesù d'Avila, da lui fondata.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Patriarca titolare delle Indie Occidentali | Successore: | |
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Pedro Manso | 14 marzo 1616-15 settembre 1625 | Andrés Pacheco |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Tiro | Successore: | |
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Ermolao II Barbaro | 18 aprile 1616-15 settembre 1625 | Alfonso Perez de Guzmán |
Predecessore: | Commissario generale della Crociata | Successore: | |
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Martín de Córdoba | 30 giugno 1620-1º gennaio 1627 | Antonio de Sotomayor |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Siviglia | Successore: | |
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Luis Fernández de Córdoba | 15 settembre 1625-21 gennaio 1631 | Gaspar de Borja y Velasco |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
(ES) Ángel Fernández Collado, Diego Guzmán de Haros su dbe.rah.es in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia. URL consultato il 24-05-2024 |
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