Domenica nell'Ottava di Natale
Domenica nell'Ottava di Natale | |
Sandro Botticelli, Natività mistica (1501), tempera su tela. | |
Mistero celebrato |
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Periodo | Ottava di Natale |
Data mobile | Domenica fra l'Ottava di Natale |
Data nel 2023: 31 dicembre | |
Colore liturgico | Bianco |
Rito Romano | |
Tipologia | Festa |
Rito Ambrosiano | |
Tipologia | Precetto domenicale |
Di precetto in | Tutta la Chiesa cattolica |
Feste correlate | Natale |
La Domenica nell'Ottava di Natale è quella Domenica che cade tra il 25 dicembre e il 1º gennaio dell'Ottava di Natale. Quando Natale e il primo dell'anno cadono entrambi di Domenica, questa festività non è celebrata in quanto inesistente.
Nel Rito romano
La denominazione completa nella liturgia romana è Domenica fra l'Ottava di Natale – Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. In questo giorno si celebra la festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe[1].
L'ordinamento è diviso nei tre anni A, B e C a struttura di tipo ternario[2]. Ha la precedenza sulle tre festività del 26, 27 e 28 dicembre, ossia Santo Stefano, San Giovanni evangelista e i Santi Innocenti martiri.
Liturgia
Per approfondire, vedi la voce Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe |
- Anno A
- Prima lettura - Sir 3,3-7.14-17a : Chi teme il Signore onora i genitori.
- Salmo responsoriale - dal Sal 128 - Rit.: Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.
- Seconda lettura -Col 3,12-21 : Vita familiare cristiana, secondo il comandamento dell'amore.
- Versetto dell'Alleluia - cfr.Col 3,15.16 : La pace di Cristo regni nei vostri cuori; la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.
- Vangelo - Mt 2,13-15.19-23 : Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.
- Anno B
- Prima lettura - Gen 15,1-6; 21,1-3 : Uno nato da te sarà tuo erede.
- Salmo responsoriale - dal Sal 105 - Rit.: Il Signore è fedele al suo patto.
- Seconda lettura - Eb 11,8.11-12.17-19 : La fede di Abramo, di Sara e di Isacco.
- Versetto dell'Alleluia - cfr. Eb 1,1.2 : Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
- Vangelo - Lc 2,22-40 : Il bambino cresceva, pieno di sapienza.
- Anno C
- Prima lettura - 1Sam 1,20-22.24-28 : Samuele per tutti i giorni della sua vita è richiesto per il Signore.
- Salmo responsoriale - dal Sal 84 - Rit.: Beato chi abita nella tua casa, Signore.
- Seconda lettura - 1Gv 3,1-2.21-24 : Siamo chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!
- Versetto dell'Alleluia - cfr. At 16,14 : Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
- Vangelo - Lc 2,41-52 : Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.
Nel Rito ambrosiano
La denominazione completa della liturgia ambrosiana è Domenica nell'Ottava di Natale del Signore con il titolo di Cristo Verbo e Sapienza di Dio. Nel Rito ambrosiano antico è denominata Dominica Post Nativitatem Domini o, in italiano, Domenica dopo la Natività di Nostro Signore Gesù Cristo. Durante il lungo periodo postconciliare dal 1976 al 2008 era denominata Domenica tra l'Ottava del Natale.
Il Rito ambrosiano in questa Domenica non celebra la festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, collocandola all'ultima Domenica di gennaio.
L'ordinamento è ad anno unico con struttura di tipo ternario[2] in tutti e tre i periodi sottoelencati. Le tre feste del 26, 27 e 28 dicembre, ossia Santo Stefano, San Giovanni evangelista e i Santi Innocenti martiri prevalgono su questa Domenica.
Liturgia
Rito moderno
- Lettura - Pr 8,22-31 : La Sapienza eterna di Dio, con lui partecipe della creazione, ha posto le sue delizie tra i figli dell'uomo.
- Salmo - Sal 2,7-8.10-11.6.12c - Rit.: Oggi la luce risplende su di noi. (Sal 4,7)
- Epistola - Col 1,13b.15-20 : Cristo, immagine del Dio invisibile, per mezzo del quale sono state create tutte le cose.
- Canto al Vangelo - cfr. Is 9,5 : Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un Figlio: sarà il rivelatore del divino consiglio.
- Vangelo - Gv 1,1-14 : Il Verbo, che è dal principio e per mezzo del quale sono state create tutte le cose, si fece carne.
- Dopo il Vangelo - cfr. Sal 148,2 : Angeli tutti, lodate il Signore, schiere celesti, lodate il Signore.
Periodo postconciliare dal 1976 al 2008
Dal 1976 fino al 2008, le comunità di Rito Ambrosiano hanno celebrato l'Eucaristia lungo l'anno (festiva e feriale) con un Messale Ambrosiano rinnovato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II completo e autonomo (a eccezione del Lezionario, ancora incompleto e supplementare rispetto al Lezionario Romano). Durante questo periodo le letture di questa Domenica non corrispondevano a quelle di Rito romano per il diverso tema liturgico[3]. Il nome delle letture avevano la stessa dicitura del Rito romano, ossia Prima lettura, Salmo responsoriale, Seconda lettura.
- Prima lettura - Is 12,1-6
- Salmo responsoriale - dal Sal 85,3-4.8-11 Rit.: La sua gloria abiterà la nostra terra.
- Seconda lettura - 1Gv 1.5-2.2
- Versetto dell'Alleluia - Per noi è nato un bambino. A noi è dato un Figliuolo: sarà il Rivelatore del divino consiglio.
- Vangelo - Mt 2,13-15.19-23
- Dopo il Vangelo - cfr Sal 148,2 : Angeli tutti, lodate il Signore, schiere celesti, lodate il Signore.
Rito ambrosiano antico
- Lectio: Is 8,9-18
- Psalmellus - cfr.Sal 118,26.27.29 : Benedictus qui venit in nomine Domini: * Deus Dominus, et illuxit nobis. • Confitemini Domino, quoniam bonus: * quoniam in sæculum misericordia ejus. (Benedetto colui che viene nel nome del Signore: il Signore è Dio, egli ci illumina. Celebrate il Signore, perché è buono: perché eterna è la sua misericordia.)
- Epistola: Rm 8,3-11
- Halleluja - cfr. Sal 95,1 : Venite, exultemus Domino: * jubilemus Deo salutari nostro. (Venite, celebriamo il Signore: acclamiamo a Dio, nostra salvezza.
- Evangelium: Lc 4,14-22
- Antiphona post Evangelium - cfr. Sal 148,2-3 : Laudate Dominum, omnes Angeli ejus: * laudate eum, omnes Virtutes ejus. • Laudate eum, sol et luna; * laudate eum, omnes stellæ et lumen. (Lodate il Signore, voi tutti, suoi Angeli; lodatelo voi tutte, sue schiere. Lodatelo, sole e luna; lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.)
Successivamente all'antifona dopo il Vangelo il celebrante stende solennemente la Sindone[4] e recita la preghiera utilizzata in ogni celebrazione eucaristica, denominata Oratio Super Sindonem (Orazione sulla Sindone):
(LA) | (IT) | ||||
« | Pateant aures misericordiæ tuæ, Domine, precibus supplicantium: et ut petentibus desiderata concedas, fac tibi eos, quæsumus, placita postulare. Per Dominum nostrum [...]. Amen. » | « | La tua misericordia, o Signore, ascolti le preci di chi ti supplica: e perché tu possa esaudire i voti delle loro preghiere, fa’ che ti si chieda quanto tu gradisci. Per il nostro Signore [...]. Amen » |
Note | |
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Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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