Santo Stefano (festa)

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Questa voce riguarda la festa liturgica.
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Santo Stefano (festa)
Firenze MuOrsanmichele L.Ghiberti S.Stefano 1427-1428.jpg
Lorenzo Ghiberti, Santo Stefano (14271428), bronzo
Festa
Periodo Ottava di Natale
Data 26 dicembre
Colore liturgico Rosso
Note
Feste correlate
  • Natale
  • Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 26 dicembre, n. 1:
    « Festa di santo Stefano, protomartire, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, che, primo dei sette diaconi scelti dagli Apostoli come loro collaboratori nel ministero, fu anche il primo tra i discepoli del Signore a versare il suo sangue a Gerusalemme, dove, lapidato mentre pregava per i suoi persecutori, rese la sua testimonianza di fede in Cristo Gesù, affermando di vederlo seduto nella gloria alla destra del Padre. »

    La festa di Sannto Stefano è celebrata dalla Chiesa Cattolica il 26 dicembre.

    Testi liturgici

    In Rito romano

    In Rito romano la festa cede alla Domenica così come le feste di Santo Stefano Protomartire (26 dicembre) e Santi innocenti martiri (28 dicembre). Le letture seguono una struttura binaria ad anno unico.

    In Rito ambrosiano

    In Rito ambrosiano la festa prevale sulla Domenica così come quelle del 27 e 28 dicembre, avendo un'officiatura mista con testi ancora inerenti al mistero della Natività. Le letture seguono una struttura ternaria ad anno unico.

    oppure:

    • Vangelo - Gv 15,18-22 : Un servo non è più grande del suo padrone: hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi.
    • Dopo il Vangelo - cfr. Sal 109,5.4 : Mi rendono male per bene e odio in cambio di amore; in cambio del mio amore, mi muovono accuse, mentre io sono in preghiera.

    Nel Periodo postconciliare dal 1976 al 2008 del Rito ambrosiano

    Dal 1976 fino al 2008 le comunità di Rito Ambrosiano hanno celebrato l'Eucaristia lungo l'anno (festiva e feriale) con un Messale Ambrosiano rinnovato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II completo e autonomo (ad eccezione del Lezionario, ancora incompleto e supplementare rispetto al Lezionario Romano). Durante questo periodo le letture della festa seguivano una struttura ternaria ad anno unico che sono state in parte riprese nel Nuovo Lezionario Ambrosiano. Le letture coincidevano con il Rito romano a differenza della Seconda lettura. Anche in questo periodo la festa prevaleva sulle domeniche. Il nome delle letture aveva la stessa dicitura del Rito romano, ossia Prima lettura, Salmo responsoriale, Seconda lettura.[1].

    Nel Rito ambrosiano antico

    Nel Rito ambrosiano antico la Festa è denominata In Festo Sancti Stephani Protomartyris. Il Nuovo Lezionario Ambrosiano non ha mantenuto completamente le stesse letture della Messa.

    • Lectio: At 6,8-15;7,51-59;8,1-4
    • Psalmellus: Stephanus, plenus gratia Spiritus sancti, faciebat mirabilia magna in populo. Positis autem genibus, orabat dicens: Domine, ne statuas illis hoc peccatum. (Stefano, pieno di grazia dello Spirito santo,

    operava grandi prodigi tra il popolo. Piegate le ginocchia, pregava dicendo: «Signore, non imputare loro questo peccato». Cfr. At 6,8 e At 7,60 )

    • Epistola: 2Tim 3,16-17;4,1-8
    • Halleluja: Puer natus est nobis, et filius datus est nobis: et vocabitur nomen ejus, magni consilii Angelus. (Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio: e il suo nome sarà, Angelo del buon consiglio. Cfr. Is 9,6 )
    • Evangelium: Mt 17,24-27
    • Antiphona post Evangelium: Posuerunt, Domine, adversum me mala pro bonis, † et odium pro dilectione mea: * ego autem semper orabam. (Signore, mi rendono male per bene, e odioodi cambio del mio amore: io invece sono sempre in preghiera.)

    Dopo il Gloria in excelsis Deo si recitano due orazione per l'Ottava di Natale e per tutti i Martiri:

    (LA) (IT)
    Pro commemoratione Octavæ Nativitatis
    {{{commento1}}}
    « Adesto Domine, supplicationibus nostris: ut populus tuus, qui te factore conditus, teque est reparatus auctore, te etiam jugiter operante salvetur. Per Dominum nostrum [...]. Amen. » « Sii propizio, Signore, alle nostre suppliche: affinché il tuo popolo, il quale per tua opera fu creato e per tua grazia fu redento, sia pure salvato per la tua costante protezione. Per il nostro Signore [...]. Amen. »
    ({{{4}}})
    (LA) (IT)
    Pro commemoratione Omnium Martyrum
    {{{commento1}}}
    « Deus, qui glorificaris in concilio sanctorum Martyrum tuorum, respice ad preces humilitatis nostræ: et quorum solemnia celebramus, eorum precibus adjuvari mereamur. Per Dominum nostrum [...]. Amen. » « O Dio, che sei glorificato nel consesso dei tuoi santi Martiri, guarda le preghiere che umilmente ti effondiamo: affinché meritiamo di essere soccorsi dalle preghiere di coloro, dei quali celebriamo la solenne memoria. Per il nostro Signore [...]. Amen. »
    ({{{4}}})

    Successivamente all'antifona dopo il Vangelo, il celebrante stende solennemente la Sindone[2] e recita la preghiera utilizzata in ogni celebrazione eucaristica, denominata Oratio Super Sindonem (Orazione sulla Sindone):

    (LA) (IT)
    Oratio Super Sindonem
    {{{commento1}}}
    « Da, quæsumus, omnipotens Deus: ut beati Protomartyris tui Stephani, post Nativitatem Domini nostri Jesu Christi, solemnia recensentes, et meritis ipsius protegamur, et precibus adjuvemur. Per eundem Dominum [...]. Amen. » « Concedici, onnipotente Dio, che celebrando dopo la Natività del Signore nostro Gesù Cristo, la festa del tuo beato Protomartire Stefano, siamo protetti per i suoi meriti e aiutati dalle sue preghiere. Per lo stesso Signore [...]. Amen. »
    ({{{4}}})

    Di seguito si recitano altre due orazioni per l'Ottava di Natale e per tutti i Martiri:

    (LA) (IT)
    Pro commemoratione Octavæ Nativitatis
    {{{commento1}}}
    « Deus, qui Unigenitum tuum per uterum Virginis Mariæ intactum in hunc mundum manifestare dignatus es: non desit famulis tuis pietatis tuæ invictissima salus. Per eundem Dominum [...]. Amen. » « O Dio, che per la maternità della Vergine Maria ti sei degnato di rendere visibile in questo mondo il tuo Unigenito: fa’ che, per tua misericordia, ai tuoi servi non manchi la salvezza eterna. Per lo stesso Signore [...]. Amen »
    ({{{4}}})
    (LA) (IT)
    Pro commemoratione Omnium Martyrum
    {{{commento1}}}
    « Deus, qui nos in Sanctorum tuorum solemnitate lætificas, et imitatione excitas ad profectum: tribue, ut quos veneramur meritis Martyrum, piæ conversationis sequamur exemplis. Per Dominum nostrum [...]. Amen. » « O Dio, che ci allieti con la festa dei tuoi Santi, e ci sproni a trarre profitto dall’imitarli, concedi che, come veneriamo questi per il merito di Martiri, così seguiamo gli esempi di loro vita. Per il nostro Signore [...]. Amen. »
    ({{{4}}})



    Note
    1. Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi op. cit..
    2. Velo che copre le Oblate, il pane e il vino posti sull'altare per il sacrificio.
    Bibliografia
    • Piccolo messale ambrosiano festivo, Tipografia G. De Silvestri, Milano, 1957
    • Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi, Messale Ambrosiano Festivo, Edizioni Piemme, 1986
    Voci correlate

    +Santo Stefano

    Collegamenti esterni
    • Chiesa di Milano su chiesadimilano.it. URL consultato il 20-12-2020
    • Scheda liturgica di Rito ambrosiano sul sito web Liturgia giovane, URL consultato il 20-12-2020