Fabio Mirto Frangipani

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Fabio Mirto Frangipani
Arcivescovo
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 73 anni
Nascita Napoli
1514 ca.
Morte Parigi
17 marzo 1587
Sepoltura Chiesa dei Celestini, Parigi
Conversione
Appartenenza
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Nominato vescovo 10 luglio 1537 da papa Paolo III
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Proclamazioni
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Onorificenze
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Fabio Mirto Frangipani anche Mirti Francipane (Napoli, 1514 ca.; † Parigi, 17 marzo 1587) è stato un arcivescovo e nunzio apostolico italiano.

Cenni biografici

Nacque probabilmente a Napoli nel 1514 da Isabella Monsenis y Gord, nobildonna spagnola moglie di Pietro Mirto Frangipani.[1] Non si hanno notizie significative circa la sua formazione che però venne sin dall'inizio finalizzata alla carriera ecclesiastica.

Era nipote del vescovo Alessandro che gli cedette il vescovado di Caiazzo, luogo di residenza della famiglia, nel 1537. Alessandro a sua volta l'aveva avuto da suo zio Giuliano nel 1529.

Giovane Vescovo, si dimostrò buon amministratore, restaurando e ingrandendo la cattedrale e il palazzo vescovile.

Nella contesa tra Carlo V e la Santa Sede si schierò con la Santa Sede rifiutando la carica di Capo dell'Inquisizione di Napoli che gli era stata offerta dal Viceré.

Nel 1556 fu nominato governatore di Perugia, carica alla quale affiancò per breve tempo, l'anno seguente, la vicereggenza del vescovado di Todi.

Dal 1560 al 1562 partecipò al concilio di Trento dove si pronunciò in favore della residenza obbligatoria dei vescovi.

Condusse una vita piuttosto ritirata nella sua diocesi sino a quando nel 1567 fece istanza a Alessandro Farnese per ottenere un impiego a Roma. Fu accontentato l'anno seguente con un incarico prestigioso: la nunziatura di Francia, dove fu destinato in un primo momento, il 2 agosto 1568, a ricoprire il ruolo di nunzio straordinario, ma di lì a pochi giorni, prese possesso della nunziatura ordinaria. Qui gli si chiese principalmente di gestire il rilevante sforzo finanziario del pontefice Pio V in favore delle truppe cattoliche. Dovette giostrarsi fra i difficili equilibri di corte nella situazione estremamente complicata della Francia, sia dal punto di vista confessionale che politico.

Subito dopo la morte di Pio V, il neoeletto Gregorio XIII intese riconsiderare la posizione di personaggi stimati difficili o troppo schierati e richiamò il Frangipani alla fine del luglio 1572, giusto in tempo per non assistere di persona al massacro della notte di san Bartolomeo. Alla sua sostituzione non fu certamente estranea la sorda lotta ingaggiata dal suo successore, Antonio Maria Salviati, cugino di Cosimo e Francesco de' Medici, imparentato alla regina e considerato un prezioso tassello di un ipotetico asse Roma-Firenze-Parigi.

Rientrò in Italia e cedette il vescovado di Caiazzo al nipote Ottavio. Fu elevato in novembre ad arcivescovo titolare di Nazareth con sede a Barletta. Nominato di lì a poco governatore a Macerata delle Marche, fu di nuovo inviato in Francia in missione presso quella Corte dove restò fino al 1574.

Nell'anno successivo divenne governatore di Bologna e nel novembre dello stesso anno fu di nuovo in missione diplomatica in Francia, sostituito nel governatorato dal nipote Ottavio.

Inizialmente sgradito al re Enrico III di Francia, perché ritenuto troppo legato al partito dei Guisa, fu ammesso a corte solo nel giugno dell'anno successivo.

Nel 1583 era di nuovo a Bologna come governatore restandovi ancora per un anno. Ritornato di nuovo in Francia l'anno successivo, la morte lo colse a Parigi il 16 marzo del 1587 e venne seppellito nella chiesa parigina dei Celestini.

Successone degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Caiazzo Successore: BishopCoA PioM.svg
Alessandro Mirto Frangipani [2] 10 luglio 1537 - 5 novembre 1572 Ottavio Mirto Frangipani I
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con
Alessandro Mirto Frangipani [2] {{{data}}} Ottavio Mirto Frangipani
Predecessore: Governatore di Perugia Successore: Emblem Holy See.svg
Giulio della Rovere 31 luglio 1556 - 6 marzo 1559 Giovanni Battista Castagna I
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con
con
Giulio della Rovere {{{data}}} Giovanni Battista Castagna
Predecessore: Nunzio apostolico in Francia Successore: Flag of the Vatican City.svg
Michele Della Torre 12 agosto 1568 - 11 giugno 1572 Anton Maria Salviati I
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Michele Della Torre {{{data}}} Anton Maria Salviati
Predecessore: Arcivescovo titolare di Nazareth, Canne e Monteverde Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Bernardino Figueroa [3] 5 novembre 1572 - 17 marzo 1587 Francesco Spera[4], O.F.M. I
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con
Bernardino Figueroa [3] {{{data}}} Francesco Spera[4], O.F.M.
Predecessore: Governatore delle Marche Successore: Emblem Holy See.svg
Romolo de Valenti[5] 8 ottobre 1572 - 1574 Agostino Bernucci[6] (luogotenente generale) I

Francesco Maria Bourbon del Monte Santa Maria
vicelegato del card. Alessandro Sforza di Santa Fiora
18 maggio 1581 - 25 ottobre 1581 Marcantonio Colonna seniore
(legato pontificio)
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con
con
Romolo de Valenti[5] {{{data}}} Agostino Bernucci[6] (luogotenente generale)
Predecessore: Governatore di Bologna Successore: Emblem Holy See.svg
Lattanzio Lattanzi[7] 8 ottobre 1572 - 1574 Ottavio Mirto Frangipani I

Pietro Donato Cesi
(legato pontificio)
13 settembre 1583 - 15 maggio 1585 Anton Maria Salviati
(legato pontificio)
II
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con
con
Lattanzio Lattanzi[7] {{{data}}} Ottavio Mirto Frangipani
Note
  1. I Mirti erano originari di Terracina trapiantati poi nella provincia di Capua. Sostenevano di derivare da un ramo della famiglia Frangipane e questo spiega nel 2° interzato dello stemma la presenta dell'arma Frangipane.
  2. cfr. Bishop Alexander Mirto Frangipani † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-01-2021
  3. cfr. Archbishop Bernardino Figueroa † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-01-2021
  4. cfr. Archbishop Francesco Spera, O.F.M. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-01-2021
  5. cfr. Bishop Romolo de Valenti † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-01-2021
  6. cfr. Giornale storico e letterario della Liguria su storiapatriagenova.it, p. 359. URL consultato il 06-01-2021
  7. cfr Lattanzi Lattanzio su storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 14-07-2021
Bibliografia
Collegamenti esterni