Diocesi di Alife-Caiazzo
Diocesi di Alife-Caiazzo Dioecesis Aliphana-Caiacensis o Caiatina Chiesa latina | |
vescovo | Giacomo Cirulli |
---|---|
Sede | Alife |
Suffraganea | |
dell'arcidiocesi di Napoli | |
Regione ecclesiastica Campania | |
Mappa della diocesi | |
Nazione | Italia |
Vescovi emeriti: | Valentino Di Cerbo |
Parrocchie | 44 |
Sacerdoti |
50 di cui 44 secolari e 6 regolari 1.240 battezzati per sacerdote |
32 religiosi 35 religiose 6 diaconi | |
62.200 abitanti in 580 km² 69.000 battezzati (99,7%% del totale) | |
Eretta | V secolo (Alife) e X secolo (Caiazzo) |
Rito | romano |
Indirizzo | |
Via Angelo Scorciarini Coppola 230/B, 81016 Piedimonte Matese [Caserta], Italia | |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale Dati online 2019 (gc ch) Dati dal sito web della CEI | |
Collegamenti interni | |
Chiesa cattolica in Italia Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
La diocesi di Alife-Caiazzo (in latino: Dioecesis Aliphana-Caiacensis o Caiatina) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli appartenente alla regione ecclesiastica Campania. Nel 2018 contava 62.000 battezzati su 62.200 abitanti.
Dal 26 febbraio 2021 è unita in persona episcopi alla Diocesi di Teano-Calvi e dal 23 febbraio 2023 anche alla Diocesi di Sessa Aurunca.
Territorio
La diocesi comprende 24 comuni campani (Alife, Caiazzo, Piedimonte Matese, Formicola, Ruviano, Liberi, Dragoni, Castel di Sasso, San Potito Sannitico, Castello del Matese, Raviscanina, Letino, Ailano, Baia e Latina, Castel Campagnano, Pontelatone, Sant'Angelo d'Alife, Prata Sannita, San Gregorio Matese, Piana di Monte Verna, Pratella, Valle Agricola, Alvignano e parte del comune di Gioia Sannitica con i borghi di Calvisi e Carattano[1]) con una popolazione di circa settantamila abitanti.
Sede vescovile è la città di Alife, dove si trova la cattedrale di Santa Maria Assunta. A Caiazzo si trova la concattedrale dedicata anch'essa a Maria Santissima Assunta.
Il territorio è suddiviso in 44 parrocchie.
Storia
Nel 1978 le diocesi di Alife e Caiazzo furono unite in persona episcopi; dal 30 settembre 1986 sono pienamente unite.
Fino al 1978, ognuna delle due diocesi ha avuto lunga e complessa storia.
Storia della diocesi di Alife
Secondo la tradizione fu San Pietro il primo annunciatore del Vangelo ad Alife e quindi le origini dell'episcopato risalirebbero ad epoca apostolica, per altri l'istituzione di una diocesi è di epoca costantiniana.
Tra i partecipanti dei concili svoltisi a Roma nel 499 e nel 501 sotto papa Simmaco è presente Clarus, che si può considerare come il primo vescovo di Alife di cui si hanno notizie certe.
Si può affermare comunque che nel 533 il cristianesimo fosse molto diffuso in questa zona come ha potuto dimostrare il ritrovamento della lapide di tre fratellini, sulla quale i bambini sono definiti cristiani.
Al VI secolo risale anche un frammento d'iscrizione in cui è nominato un altro vescovo, Severo.
Nell'876 un'incursione di saraceni distrusse l'intera città compresa la cattedrale situata tra le odierne Porta Romana e Porta Piedimonte.
Nel periodo di dominazione longobarda Alife restò senza vescovo. Il 26 maggio 969, papa Giovanni XIII nominò Landolfo arcivescovo di Benevento concedendogli la facoltà di eleggere vescovi suffraganei, fra i quali quello di Alife. Il vescovo della ricostituzione è Paolo.
Nella cripta della nuova cattedrale in diverse epigrafi sono ricordati i nomi dei vescovi a partire dall'inizio dell'XI secolo con i nomi latinizzati di Gosfridus, Vitus vivente nel 1020 e Arechis in carica nel biennio 1059-1061.
Nella seconda metà del secolo la famiglia normanna Quarell Drengot conquistò il territorio alifano e l’episcopato acquistò notevole importanza. Nel 1131 il secondo Rainulfo, conte di Alife, Caiazzo e Sant'Agata de'Goti, chiese e ottenne dall'antipapa Anacleto II le reliquie di San Sisto I papa e martire, divenuto poi protettore della città e della diocesi.
A lui fu dedicata la Cattedrale, che nel corso dei secoli ha subito numerose trasformazioni e ricostruzioni e attualmente è dedicata a Santa Maria Assunta.
I vescovi del XII secolo noti in storiografia sono Roberto, Pietro, Baldovino e Landolfo.
Altre figure di vescovi che emersero durante il medioevo furono: Alferio, eletto vescovo nel 1252 e trasferito nel 1254 a Viterbo; e Giovanni De Alferis, grazie al quale fu salvato il prezioso manoscritto Gli arcani historici, dello zio Niccolò Alunno, gran consigliere del re Ladislao.
Nel periodo rinascimentale sono da ricordare: Sebastiano Pighi, vescovo tra il 1546 e il 1547 poi nominato cardinale; il letterato Antonio Agustín da Saragozza, inviato in Inghilterra come nunzio di papa Giulio III per le nozze di Filippo II di Spagna con Maria Tudor e Giacomo Gilberto de Nogueras, cappellano della regina di Boemia e dell’arciduca Ferdinando, che fu fra i più attivi partecipanti al concilio di Trento.
In questo periodo la città di Alife visse un periodo di declino tanto che il vescovo de Nogueras si trasferì a Piedimonte d'Alife (oggi Piedimonte Matese), residenza mantenuta da molti dei suoi successori.
Il 10 giugno 1651 Pietro Paolo de Medici fondò il Seminario diocesano a Castello d'Alife (oggi Castello del Matese), successivamente Giuseppe de Lazzara lo trasferì nell'attuale sede di Piedimonte Matese.
Il 27 giugno 1818 papa Pio VII soppresse la diocesi di Alife con la bolla De utiliori dominicae e solo il 14 dicembre 1820 il vescovo Emilio Gentile riuscì a farla ripristinare con la bolla Adorandi dello stesso papa con l'unione alla diocesi di Telese.
Il 6 luglio 1852 la diocesi fu scissa da Telese, e Gennaro Di Giacomo, discussa figura di vescovo risorgimentale, optò per Alife.
Nel corso del XX secolo si distinse la figura del vescovo Luigi Novello all'epoca dell'occupazione tedesca; seguito da Virginio Dondeo, esperto annunziatore della Parola di Dio, poi vescovo di Todi e Orvieto e Raffaele Pellecchia, divenuto in seguito arcivescovo di Sorrento e Castellammare di Stabia, che partecipò al Concilio Vaticano II.
Storia della diocesi di Caiazzo
Secondo un'antica leggenda popolare, l'evangelizzazione della città di Caiazzo sarebbe stata opera dell'apostolo Pietro o di San Prisco, uno dei settantadue discepoli di Gesù, che ne sarebbe stato anche il primo vescovo. La leggenda si collegherebbe al viaggio che fece San Pietro da Napoli per raggiungere Roma e si appoggia sui resti di un antico tempio sotterraneo ritrovati sotto la settecentesca chiesa parrocchiale di San Pietro del Franco.
Secondo altre tradizioni il primo vescovo caiatino risale all'anno 70 ed era un tale Arrigo o Argizio Seniore.
Il primo vescovo certo risale al 966, si tratta di Orso.
Il vescovo più rappresentativo di questo periodo medioevale è Santo Stefano Minicillo che a partire dal 979 fu vescovo per 44 anni, da ricordare anche San Ferdinando d'Aragona di origine spagnola fu vescovo dal 1070 al 1082.
Altri vescovi che si ricordano tra duecento e trecento sono Almondo, Nicola e Andrea, dei quali sono conservati nell'archivio vescovile molti atti e bolle.
Nei successivi due secoli, alcuni vescovi e amministratori apostolioci di Caiazzo furono cardinali, fra i quali Oliviero Carafa, successivamente arcivescovo di Napoli; Antonio Maria Ciocchi del Monte; Ascanio Parisani, di Tolentino, poi trasferito a Rimini.
In quel periodo buona parte dei vescovi appartennero a nobili famiglie caiatine.
Da ricordare Fabio Mirto Frangipani presentato da San Carlo Borromeo, che fu segretario del concilio di Trento e fondò il seminario diocesano, successivamente per le sue doti diplomatiche, fu nominato arcivescovo titolare di Nazareth.
Anche Ottavio Mirto Frangipani dopo essere stato vescovo di Caiazzo fece una discreta carriera, abate di San Benedetto di Capua, fu poi nominato da papa Sisto V governatore di Bologna, quindi nunzio apostolico a Colonia e infine arcivescovo di Taranto.
Nel corso del XVII secolo è da ricordare il vescovo Filippo Benedetto sia per le sue doti di pastore che per aver fatto costruire a sue spese le mura cittadine.
La diocesi di Caiazzo fu soppressa da papa Pio VII in applicazione del concordato tra il Regno delle Due Sicilie e la Santa Sede, con la bolla De utiliori Dominicae vineae del 5 luglio 1818 e il suo territorio fu incorporato all'arcidiocesi di Capua. L'arcivescovo di Capua, cardinal Francesco Serra-Cassano, cercò di ripristinare l'antica sede; il 16 gennaio 1850, con la bolla Si semper optandum, papa Pio IX ristabilì la diocesi di Caiazzo, dichiarandola suffraganea della sede metropolitana di Capua. Il nuovo vescovo Gabriele Ventriglia d'Alife venne trasferito dalla diocesi di Crotone il 15 marzo 1852[2].
In tempi recenti la figura Nicola Maria Di Girolamo, vescovo dal 1922 al 1963, ebbe un grande impatto nella diocesi di Caiazzo, il suo episcopato coprì il difficile periodo della Seconda guerra mondiale; fece celebrare due sinodi e due congressi eucaristici, l'ultimo dei quali nel 1935 coincise con il millenario della nascita di Santo Stefano.
Prima di morire Di Girolamo partecipò anche alle prime sessioni del Concilio Vaticano II.
Cronotassi dei vescovi
Vescovi di Alife
- ...
- Clarus † (499)
- ...
- Paolo † (prima del 982 - 988)
- Vito † (988 - dopo il 1020)
- Arechi † (prima del 1059 - dopo il 1061)
- Gosfridus ? †
- Roberto † (prima del 1098 - dopo il 1132)
- Pietro † (prima del 1143 - dopo il 1148)
- Baldovino † (1179)
- Landolfo † (1198 - ?)
- Anonimo † (1217)
- Alferio † (27 aprile 1252 - 27 gennaio 1254 nominato vescovo di Viterbo)
- Romano, O.P. † (28 marzo 1254 - ?)
- Gentile † (prima del 1291 - ?)
- Pietro † (menzionato nel 1305)
- Filippo † (menzionato nel 1309)
- Nicola †
- Tommaso di Fondi † (8 marzo 1346 - ?)
- Bertrando † (3 dicembre 1348 - ? deceduto)
- Giovanni † (10 novembre 1361 - ?)
- Andrea †
- Guglielmo † (circa 1380)
- Giovanni Alferio † (10 maggio 1389 - 1412 deceduto)
- Angelo Sanfelice † (13 febbraio 1413 - 1457 deceduto)
- Antonio Moretti, O.P. † (1º marzo 1458 - 1482 deceduto)
- Giovanni Bartoli † (16 dicembre 1482 - 1486 deceduto)
- Giovanni Zefra † (6 settembre 1486 - 1504 deceduto)
- Angelo Sacco † (15 aprile 1504 - 1529 deceduto)
- Bernardino Fumarelli † (16 agosto 1529 - 13 novembre 1532 nominato vescovo di Sulmona e Valva)
- Michele Torelli † (13 novembre 1532 - 6 aprile 1541 nominato vescovo di Anagni)
- Ippolito Marsigli † (6 aprile 1541 - 1546 deceduto)
- Sebastiano Antonio Pighini † (27 agosto 1546 - 4 giugno 1548 nominato vesovo di Ferentino)
- Filippo Serragli, O.S.B.Oliv. † (4 giugno 1548 - 1555 deceduto)
- Antonio Agustín † (15 dicembre 1557 - 8 agosto 1561 nominato vescovo di Lérida)
- Diego Gilberto Nogueras † (8 agosto 1561 - 1566 deceduto)
- Angelo Rossi † (31 gennaio 1567 - 1568 deceduto)
- Giovanni Battista Santonio † (19 novembre 1568 - 8 gennaio 1586 nominato vescovo di Tricarico)
- Enrico Cini, O.F.M.Conv. † (8 gennaio 1586 - 1598 deceduto)
- Modesto Gavazzi, O.F.M.Conv. † (7 agosto 1598 - agosto 1608 deceduto)
- Valerio Seta, O.S.M. † (24 novembre 1608 - 1625 deceduto)
- Gerolamo Maria Zambeccari, O.P. † (7 aprile 1625 - 11 aprile 1633 nominato vescovo di Minervino)
- Giovanni Michele Rossi, O.Carm. † (11 aprile 1633 - 1639 deceduto)
- Pietro Paolo Medici † (11 aprile 1639 - ottobre 1656 deceduto)
- Enrico Borghi, O.S.M. † (25 febbraio 1658 - novembre 1658 deceduto)
- Sebastiano Dossena, B. † (21 aprile 1659 - 1664 deceduto)
- Domenico Caracciolo † (31 marzo 1664 - 1676 deceduto)
- Giuseppe de Lazzara † (23 marzo 1676 - 2 marzo 1702 deceduto)
- Angelo Maria Porfirio † (15 marzo 1703 - 23 luglio 1730 deceduto)
- Gaetano Iovone † (11 dicembre 1730 - 31 ottobre 1733 deceduto)
- Pietro Abbondio Battiloro † (18 dicembre 1733 - 17 ottobre 1735 deceduto)
- Egidio Antonio Isabelli † (2 dicembre 1735 - 3 gennaio 1752 deceduto)
- Carlo Rosati † (20 marzo 1752 - 17 febbraio 1753 deceduto)
- Innocenzo Sanseverino † (12 marzo 1753 - 29 dicembre 1756 dimesso)
- Filippo Sanseverino † (3 gennaio 1757 - 29 gennaio 1770 dimesso)
- Francesco Ferdinando Sanseverino, P.O. † (29 gennaio 1770 - 15 aprile 1776 nominato arcivescovo di Palermo)
- Emilio Gentile † (15 luglio 1776 - 24 febbraio 1822 deceduto)
- Raffaele Longobardi, P.O. † (19 aprile 1822 - 23 settembre 1822 deceduto)
- Giovanni Battista de Martino di Pietradoro, P.O. † (10 marzo 1824 - 1º maggio 1826 deceduto)
- Carlo Puoti † (3 luglio 1826 - 14 marzo 1848 deceduto)
- Gennaro di Giacomo † (22 dicembre 1848 - 31 luglio 1875 dimesso)
- Luigi Barbato Pasca di Magliano † (31 luglio 1875 succeduto - 8 dicembre 1879 deceduto)
- Girolamo Volpe † (27 febbraio 1880 - 9 agosto 1885 deceduto)
- Antonio Scotti † (15 gennaio 1886 - 24 marzo 1898 dimesso)
- Settimio Caracciolo di Torchiarolo † (24 marzo 1898 - 10 aprile 1911 nominato vescovo di Aversa)
- Felice Del Sordo † (12 ottobre 1911 - 1928 deceduto)
- Luigi Noviello † (29 luglio 1930 - 20 settembre 1947 deceduto)
- Giuseppe Della Cioppa † (2 dicembre 1947 - 1º aprile 1953 dimesso)
- Virginio Dondeo † (29 maggio 1953 - 22 luglio 1961 nominato vescovo di Orvieto)
- Raffaele Pellecchia † (1º settembre 1961 - 19 marzo 1967 nominato arcivescovo coadiutore di Sorrento)
- Sede vacante (1967-1978)
- Angelo Campagna † (8 aprile 1978 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Alife-Caiazzo)
Vescovi di Caiazzo
- Gisulfo ? † (menzionato nel 776)
- Orso I † (menzionato nel 966)
- Santo Stefano Minicillo † (979 - 29 ottobre 1023 deceduto)
- Giacinto † (1024 - ?)
- San Ferdinando d'Aragona † (dopo il 1070 - 27 giugno 1082 deceduto)
- Costantino † (menzionato nel 1098)
- Pietro I † (menzionato nel 1108)
- Tommaso † (menzionato nel 1109)
- Orso II † (prima del 1117 - dopo il 1123)
- Stazio † (prima del 1133)
- Guglielmo I † (prima del 1155 - ? deposto)
- Giovanni I † (1168 - 1175 deceduto)
- Guglielmo II † (1175 - 9 gennaio 1181 deceduto)
- Goffredo † (menzionato nel 1183)
- Giovanni II † (1195 - 1º settembre 1224 deceduto)
- Giacomo † (prima del 1225 - 1253)
- Nicola † (1253 - 1257)
- Andrea Riccardi † (1257 - 1272 deceduto)
- Giovanni III † (30 aprile 1274 - 23 agosto 1275 deceduto)
- Andrea † (1275 - 26 febbraio 1283 deceduto)
- Gerardo da Narni † (1283 - 18 settembre 1293 deceduto)
- Pietro II † (1294 - 26 giugno 1308 deceduto)
- Giovanni IV † (1308 - 1309 deceduto)
- Tommaso de Pascasio † (1309 - 14 agosto 1333 deceduto)
- Giovanni Mottola † (20 ottobre 1333 - 21 aprile 1356 deceduto)
- Ruggero Valenti, O.F.M. † (27 giugno 1362 - 3 marzo 1375 deceduto)
- Francesco Zoncati † (9 aprile 1375 - 1378 ?)
- Bartolomeo da Todi, O.F.M. † (1379 - circa 1391 deceduto)
- Giovanni Antonello Gattoli † (11 gennaio 1391 - ottobre 1393 deceduto)
- Francesco † (13 ottobre 1393 - ottobre 1404 deceduto)
- Andrea Serao † (17 novembre 1404 - 12 giugno 1422 deceduto)
- Giovanni d'Aversa † (6 luglio 1422 - 1445 deceduto)
- Antonio d'Errico † (23 marzo 1446 - 24 aprile 1472 deceduto)
- Giuliano Mirto Frangipane † (11 maggio 1472 - 16 giugno 1480 nominato vescovo di Tropea)
- Giacomo de Luciis † (16 giugno 1480 - dopo il 1503 deceduto)[3]
- Oliviero Carafa † (1506 - 9 luglio 1507 dimesso) (amministratore apostolico)
- Vincio Maffa † (9 luglio 1507 - 1517 deceduto)
- Galeazzo Butrigario † (10 dicembre 1518 - 1518 deceduto)
- Bernardino de Prato † (1º giugno 1520 - 1522 deceduto)
- Vianesio Albergati † (29 ottobre 1522 - ottobre 1527 deceduto)
- Ascanio Parisani † (3 gennaio 1528 - 24 maggio 1529 nominato vescovo di Rimini)
- Antonio Maria Ciocchi del Monte † (24 maggio 1529 - 18 giugno 1529 dimesso) (amministratore apostolico)
- Alessandro Mirto † (18 giugno 1529 - 10 luglio 1537 dimesso)
- Fabio Mirto Frangipani † (10 luglio 1537 - 5 novembre 1572 nominato arcivescovo titolare di Nazareth)
- Ottavio Mirto Frangipani † (19 novembre 1572 - 9 marzo 1592 nominato vescovo di Tricarico)
- Orazio Acquaviva, O.Cist. † (12 giugno 1592 - 13 giugno 1617 deceduto)
- Paolo Filomarino, C.R. † (18 settembre 1617 - 27 maggio 1623 deceduto)
- Filippo Benedetto de Sio, O.F.M. † (8 dicembre 1623 - 21 ottobre 1641 nominato vescovo di Boiano)
- Sigismondo Taddei † (27 novembre 1641 - 4 dicembre 1647 deceduto)
- Francesco Perrone † (23 novembre 1648 - 2 ottobre 1656 deceduto)
- Giuseppe Petagna † (15 gennaio 1657 - 12 settembre 1679 deceduto)
- Giacomo Villani † (27 novembre 1679 - 5 novembre 1690 deceduto)
- Francesco Bonesana, C.R. † (24 marzo 1692 - 14 novembre 1695 nominato vescovo di Como)
- Maioranus Figlioli † (20 febbraio 1696 - 27 maggio 1712 deceduto)
- Giacomo Falconi † (14 marzo 1718 - agosto 1727 deceduto)
- Costantino Vigilante † (26 novembre 1727 - 27 aprile 1754 deceduto)
- Giuseppe Antonio Piperni † (22 luglio 1754 - 1779 deceduto)
- Sede vacante (1779-1792)
- Filippo d'Ambrogio † (27 febbraio 1792 - 1802 deceduto)
- Sede vacante (1802-1818)
- Sede soppressa (1818-1850)
- Gabriele Ventriglia † (15 marzo 1852 - 1859 deceduto)
- Luigi Riccio † (23 marzo 1860 - ?)
- Raffaele Danise † (24 marzo 1884 - ?)
- Felice de Siena † (24 marzo 1898 - ?)
- Adolfo Turchi † (30 giugno 1909 - 8 settembre 1914 dimesso)
- Luigi Ermini † (4 dicembre 1914 - 13 giugno 1921 nominato vescovo di Fabriano e Matelica)
- Nicola Maria di Girolamo † (19 maggio 1922 - 5 luglio 1963 deceduto)
- Sede vacante (1963-1978)
- Angelo Campagna † (8 aprile 1978 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Alife-Caiazzo)
Vescovi di Alife-Caiazzo
- Angelo Campagna † (30 settembre 1986 - 10 dicembre 1990 deceduto)
- Nicola Comparone † (10 dicembre 1990 succeduto - 5 gennaio 1998 deceduto)
- Pietro Farina † (16 febbraio 1999 - 25 aprile 2009 nominato vescovo di Caserta)
- Valentino Di Cerbo (6 marzo 2010 - 30 aprile 2019 ritirato)
- Orazio Francesco Piazza, (30 aprile 2019 - 26 febbraio 20211 amministratore apostolico dimissionario )
- Giacomo Cirulli, dal 26 febbraio 2021
Statistiche
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | secolari | regolari | numero | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
Diocesi di Alife | |||||||||||
1959 | 36.247 | 36.257 | 100,0% | 35 | 12 | 47 | 771 | 17 | 97 | 20 | |
1970 | 36.596 | 36.670 | 99,8% | 33 | 4 | 37 | 989 | 4 | 19 | ||
1980 | 46.810 | 46.880 | 99,9% | 25 | 14 | 39 | 1.200 | 23 | 86 | 20 | |
Diocesi di Alife-Caiazzo | |||||||||||
1987 | 63.200 | 65.000 | 97,2% | 43 | 18 | 61 | 1.036 | 19 | 90 | 56 | |
1999 | 68.500 | 70.000 | 97,9% | 48 | 20 | 68 | 1.007 | 20 | 60 | 44 | |
2000 | 68.500 | 70.000 | 97,9% | 48 | 20 | 68 | 1.007 | 20 | 54 | 43 | |
2001 | 68.500 | 70.000 | 97,9% | 52 | 10 | 62 | 1.104 | 1 | 10 | 48 | 44 |
2002 | 67.500 | 69.000 | 97,8% | 53 | 7 | 60 | 1.125 | 2 | 7 | 48 | 44 |
2003 | 68.500 | 69.000 | 99,3% | 56 | 7 | 63 | 1.087 | 1 | 7 | 48 | 44 |
2004 | 67.600 | 69.000 | 98,0% | 51 | 10 | 61 | 1.108 | 1 | 11 | 48 | 44 |
2006 | 70.200 | 70.500 | 99,6% | 48 | 9 | 57 | 1.231 | 4 | 25 | 46 | 44 |
2010 | 69.752 | 70.000 | 99,6% | 53 | 6 | 59 | 1.182 | 4 | 7 | 42 | 44 |
2012 | 69.572 | 70.000 | 99,4% | 47 | 9 | 56 | 1.242 | 6 | 16 | 28 | 44 |
2015 | 68.500 | 70.800 | 96,8% | 53 | 9 | 62 | 1.104 | 6 | 32 | 35 | 44 |
2018 | 62.000 | 62.200 | 99,7& | 44 | 6 | 50 | 1.240 | 6 | 32 | 35 | 44 |
Note | |
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Fonti | |
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fonti Diocesi di Alife | |
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fonti Diocesi di Caiazzo | |
Collegamenti esterni | |
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