Giulio della Rovere

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Giulio della Rovere
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 45 anni
Nascita Urbino
5 aprile 1533
Morte Fossombrone
3 settembre 1578
Sepoltura Monastero di Santa Chiara (Urbino)
Appartenenza
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale in data sconosciuta
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Consacrazione vescovile Roma, 6 marzo 1566 dal Cardinale Alessandro Farnese il Giovane
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Creazione
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Creazione
a Cardinale
9 gennaio 1548 da Paolo III (27 luglio 1547 in pectore) (vedi)
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Cardinale per 30 anni, 7 mesi e 25 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
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Durata del
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Invito all'ascolto
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Giulio della Rovere (Urbino, 5 aprile 1533; † Fossombrone, 3 settembre 1578) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Urbino il 5 aprile 1533 da Eleonora Ippolita Gonzaga, principessa di Mantova e moglie del duca di Urbino Francesco Maria I della Rovere.

Alla morte del padre nel 1538 ereditò la provincia di Massa Trabaria da governare sotto la tutela materna. Fu avviato allo stato ecclesiastico e quando il fratello maggiore Guidobaldo sposò Vittoria Farnese, nipote di Paolo III, fu da quest'ultimo nominato in pectore come stabilito dai negoziati prematrimoniali, cardinale a soli tredici anni il 27 luglio 1547.

La nomina fu pubblicata nel concistoro del 9 gennaio 1548. Ricevette il cappello rosso e la diaconia pro illa vice di san Pietro in Vincoli il 9 aprile 1548 e ottenne in commendam l'abbazia di Saint-Victor de Marseille, commenda che tenne fino al 1565.

Rinunziò quindi in favore del fratello all'eredità paterna. Sempre nel 1548 fu nominato legato di Perugia e dell'Umbria dove, per quanto giovanissimo, agì con decisione grazie anche alla guida dell'arcivescovo di Ragusa, futuro papa Pio IV. Nel 1549 promosse a Perugia una riforma della legazione emanando una serie di decreti per migliorarne il governo.

Il 24 settembre dell'anno successivo venne nominato vescovo di Urbino. Fino alla nomina del cardinale Roberto de' Nobili, creato da Giulio III, fu il porporato italiano più giovane. L'anno seguente rinunciò alla carica episcopale nella città, a favore della sede di Novara dove si trasferì.

Rinunciò però anche a questa sede nel 1552, a meno di un anno di reggenza della diocesi. Divenne quindi amministratore apostolico di Vicenza dal 1560 per volere di Pio IV. Nel 1563 ottenne dal pontefice la trasformazione del vescovato urbinate in arcivescovato. Nel 1566 passò nel Collegio dei cardinali dall'ordine diaconale a quello presbiteriale e divenne arcivescovo di Ravenna, dove risiedette pochi anni. Vi convocò tre sinodi dei vescovi di Romagna, promosse gli studi sacri, fondò il seminario, riformò il clero, restaurò il palazzo vescovile, introdusse nella città i cappuccini per i quali fece anche costruire una chiesa e un convento.

Nel 1564 Pio IV gli conferì la protettoria della santa Casa di Loreto, carica che tenne sino alla morte e dove vi fondò una biblioteca e un ospizio femminile.

Ricevette la consacrazione vescovile nel 1566, nella basilica di San Pietro in Vincoli a Roma, dal cardinale Alessandro Farnese il Giovane assistito dal cardinale Giacomo Savelli e dal cardinale Niccolò Caetani di Sermoneta.

Fece parte del partito spagnolo nei conclavi ai quali partecipò e che portarono all'elezione di Giulio III (conclave del 1549-1550), Marcello II (conclave dell'aprile 1555), Paolo IV (conclave del maggio 1555), Pio IV (conclave del 1559), Pio V (conclave del 1565-1566) e Gregorio XIII (conclave del 1572), anche se in alcuni casi e in accordo con la politica familiare si schierò con i filofrancesi come quando, alla morte di Paolo III, appoggiò la candidatura del cardinal Giovanni Salviati.

Nel 1570 ricevette il titolo della diocesi suburbicarie di Albano, ancora in quell'anno della Sabina e di Palestrina nel 1573. Nel 1578 assunse anche, e tenne sin quasi alla morte, l'arcivescovato di Urbino.

Morì a Fossombrone il 3 settembre 1578 all'età di 46 anni. Venne sepolto nel monastero di Santa Chiara di Urbino, dove le sue spoglie giacciono ancora.

Il Della Rovere lasciò due figli, Ippolito e Giuliano di cui non si conosce la data di nascita, ma si riporta tradizionalmente che furono legittimati da Pio V (1566-1572).

Genealogia episcopale e successione apostolica

La genealogia episcopale è:


Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale diacono e presbitero di San Pietro in Vincoli Successore: CardinalCoA PioM.svg
Jean du Bellay 9 aprile 1548 - 12 aprile 1570
Diaconia pro hac vice fino all'8 agosto 1567
Giovanni Antonio Serbelloni I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Jean du Bellay {{{data}}} Giovanni Antonio Serbelloni
Predecessore: Vescovo di Urbino Successore: BishopCoA PioM.svg
Gregorio Cortese, O.S.B. 24 settembre 1548 - 18 novembre 1551 Felice Tiranni I

Felice Tiranni 1578
amministratore apostolico
Antonio Giannotti II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Gregorio Cortese, O.S.B. {{{data}}} Felice Tiranni
Predecessore: Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria Successore: Emblem Holy See.svg
Tiberio Crispo 13 luglio 1548 - 30 agosto 1555 Fabio Mirto Frangipani I

Papa Urbano VII
(governatore)
6 maggio 1560 - 1º gennaio 1563 Giovanni Antonio Serbelloni II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Tiberio Crispo {{{data}}} Fabio Mirto Frangipani
Predecessore: Amministratore apostolico di Novara Successore: BishopCoA PioM.svg
Ippolito II d'Este 18 novembre 1551 - 12 settembre 1552 Giovanni Gerolamo Morone
(vescovo)
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Ippolito II d'Este {{{data}}} Giovanni Gerolamo Morone
(vescovo)
Predecessore: Vescovo di Vicenza Successore: BishopCoA PioM.svg
Angelo Bragadino[1], O.P. 13 settembre 1560 - 13 aprile 1566 Matteo Priuli I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Angelo Bragadino[1], O.P. {{{data}}} Matteo Priuli
Predecessore: Cardinale protodiacono Successore: CardinalCoA PioM.svg
Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora 6 ottobre 1564 - 8 agosto 1567 Innocenzo Ciocchi del Monte I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora {{{data}}} Innocenzo Ciocchi del Monte
Predecessore: Protettore del Santuario della Santa Casa di Loreto Successore: Santuario di Loreto - panoramio.jpg
Giovanni Gerolamo Morone 5 dicembre 1564 - 3 settembre 1578 Giovanni Gerolamo Morone I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni Gerolamo Morone {{{data}}} Giovanni Gerolamo Morone
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Ravenna Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Ranuccio Farnese
(amministratore apostolico)
6 marzo 1566 - 3 settembre 1578 Cristoforo Boncompagni I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Ranuccio Farnese
(amministratore apostolico)
{{{data}}} Cristoforo Boncompagni
Predecessore: Cardinale protopresbitero Successore: CardinalCoA PioM.svg
Alessandro Farnese il Giovane 8 agosto 1567 - 12 aprile 1570 Marcantonio Colonna I
II
III
IV
V
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VII
VIII
IX
X
con
con
Alessandro Farnese il Giovane {{{data}}} Marcantonio Colonna
Predecessore: Cardinale vescovo di Albano Successore: CardinalCoA PioM.svg
Ottone di Waldburg 12 aprile - 3 luglio 1570 Giovanni Ricci I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Ottone di Waldburg {{{data}}} Giovanni Ricci
Predecessore: Cardinale vescovo di Sabina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Ottone di Waldburg 3 luglio 1570 - 8 aprile 1573 Giovanni Ricci I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Ottone di Waldburg {{{data}}} Giovanni Ricci
Predecessore: Cardinale vescovo di Palestrina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Ottone di Waldburg 8 aprile 1573 - 3 settembre 1578 Giovanni Antonio Serbelloni I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Ottone di Waldburg {{{data}}} Giovanni Antonio Serbelloni
Note
  1. Bishop Angelo Bragadino, O.P. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-08-2021
Bibliografia