Luis Mercader Escolano
Luis Mercader Escolano, O.Cart. Vescovo | |
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Età alla morte | 72 anni |
Nascita | Murviedro 1444 |
Morte | Buñol 9 giugno 1516 |
Sepoltura | Certosa di Val de Cristo |
Vestizione | Certosa di Val de Cristo, 1468 |
Nominato vescovo | 20 maggio 1516 da papa Leone X |
Incarichi ricoperti | |
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Luis Mercader Escolano (Murviedro, 1444; † Buñol, 9 giugno 1516) è stato un vescovo spagnolo, inquisitore generale nel regno d'Aragona.
Cenni biografici
Luis nacque a Murviedro nei pressi di Valencia, nel 1444, da una nobile famiglia locale i conti di Buñol. Sin da piccolo ebbe propensione per lo studio, e dapprima studiò dottrine umanistiche a Valencia e in seguito studiò presso l'università di Salamanca dove si dedicò allo studio di matematica, arte e teologia; giovanissimo divenne dottore in utroque iure.
Ministero sacerdotale
Nel 1468 decise di entrare nella certosa di Val de Cristo e diventare monaco certosino. Date le sue doti, fu maestro dei novizi e nel 1476 procuratore. Questo incaricò lo svolgeva a malincuore e diverse volte ne chiese misericordia, ma solo nel 1488 il capitolo generale dell'Ordine lo nomina priore della certosa di Porta Coeli. Il 24 giugno del 1489 viene eletto all'unanimità priore della Val de Cristo, e l'anno seguente fu nominato visitatore della provincia cartusiana di Catalogna.
Ancora una volta padre Luis con questo incarico vedeva turbata la sua vocazione alla solitudine ed alla quiete della cella! Fu così accolta la sua richiesta di misericordia anche per questo incarico, e il 14 ottobre del 1491 fu deposto. Il 9 gennaio del 1494 fu nuovamente eletto all'unanimità priore alla certosa di Val de Cristo.
La sua personalità era davvero forte al punto che fu scelto dal re Ferdinando il Cattolico come suo confessore ed ambasciatore personale presso la Santa Sede. Questo incarico condusse padre Mercader a fare visite diplomatiche all'imperatore Massimiliano I d'Asburgo, al re Ladislao II di Boemia e presso il soglio pontificio retto da Alessandro VI.
Ministero episcopale
Questa sua attività diplomatica non fu gradita al capitolo generale dell'Ordine, che nel 1511 intimava a padre Luis di ritirarsi a vita claustrale. Il re Ferdinando difese questa censura ricevuta dall'Ordine certosino, ma ne approfittò per nominare, il 20 maggio del 1514, vescovo della diocesi di Tortosa ed investendolo anche del titolo di presidente del Tribunale dell'inquisizione di Navarra e Aragona.
Quest'ultimo titolo scosse emotivamente padre Luis, che svolse questa mansione in maniera estremamente mite, come fu la sua condotta episcopale secondo le virtù apprese tra i certosini. Continuò a praticare l'astinenza dalla carne ed un regime di vita severo.
Morte
Morì il 9 giugno 1516 a Buñol, di ritorno da corte. Il suo corpo fu seppellito nella cappella della Maddalena nella sua amata certosa di Vall de Cristo. Durante il suo priorato infatti egli aveva disposto la costruzione di questa cappella. Si spense con la fama di santità, fu apprezzato come uomo saggio e ricco di rare virtù. Dopo la sua morte, e trascorsi 83 anni dalla sepoltura, i monaci aprirono la cripta per pulire le reliquie del santo confratello e constatarono che le spoglie mortali di padre Luis Mercader erano incorrotte.
Nelle cronache della certosa di Val de Cristo, vi è notizia di un altro tentativo di indagine effettuato su queste spoglie. Difatti, trascorsi altri cinquanta anni, altri suoi confratelli aprirono la cripta, constatando nuovamente che le venerabili reliquie erano ancora intatte. Dal corpo del loro confratello defunto emanava inoltre un soave profumo, segnale della sua santità.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Tortosa | Successore: | |
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Juan Enguera, O.P. | 20 maggio 1513 – 9 giugno 1516 | Adriaan Florenszoon Dedel |
Predecessore: | Inquisitore generale di Aragona | Successore: | |
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Juan Enguera, O.P. | 20 maggio 1512 – 9 giugno 1516 | Adriaan Florenszoon Dedel |
Bibliografia | |
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