Maffeo Gherardi




Maffeo Gherardi, O.S.B. Cam. Cardinale | |
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Età alla morte | 86 anni |
Nascita | Venezia 1406 |
Morte | Terni 14 settembre 1492 |
Sepoltura | Basilica di San Pietro di Castello |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato patriarca | 16 dicembre 1468 da papa Paolo II |
Consacrazione vescovile | 9 aprile 1469 dal vescovo Placido Pavanello |
Creato Cardinale |
9 marzo 1489 da Innocenzo VIII (vedi) |
Cardinale per | 3 anni, 6 mesi e 5 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Maffeo Gherardi anche Gerardi o Girardi (Venezia, 1406; † Terni, 14 settembre 1492) è stato un cardinale e patriarca italiano.
Cenni biografici
Nacque a Venezia nel 1406, secondogenito di Giovanni Gherardi e Cristina (o Franceschina) Barbarigo. Membro di una famiglia veneziana di recente nobiltà, iscritta al patriziato per meriti acquisiti durante la guerra di Chioggia e che aveva fatto fortuna con attività commerciali e finanziarie.
Il suo cognome è anche elencato come Gherardo, come Gerardi e come Girardi. Era chiamato il Cardinale di Venezia.
Formazione e ministero sacerdotale
Entrò giovanissimo nell'Ordine di San Benedetto Camaldolese (Benedettino) nel monastero di san Michele di Murano[1] e ricevette l'abito da Paolo Venier, abate di san Michele dal 1392 al 1448. Dopo essersi laureato a Padova in filosofia e teologia, nel 1438 entrò come insegnante nel monastero camaldolese di Murano.
Nel 1448, alla morte del Venier, venne eletto abate dal capitolo dei monaci. La nomina venne subito appoggiata presso la Curia romana dal Senato veneziano, preoccupato dalle voci che si erano diffuse sulla volontà di Niccolò V di nominare un ecclesiastico straniero, e il 26 maggio di quell'anno Gherardi venne consacrato dal delegato apostolico Martino de Bernardinis[2]. Condusse il cenobio per quasi vent'anni, operando in grande continuità col suo predecessore e maestro, e favorendo in modo particolare il clima di vivacità spirituale che aveva caratterizzato l'abbaziato del Venier.
Patriarcato
Fu nominato patriarca di Venezia dal Senato veneto all'unanimità nell'aprile 1466; fu confermato nell'incarico dal papa il 16 dicembre 1468 dopo incessanti pressioni degli ambasciatori veneziani.
Occupò la sede fino alla sua morte. Consacrato il 9 aprile 1469 nella cattedrale di San Giovanni Pietro, Castello (non si trovano ulteriori informazioni).
Cardinalato
Fu creato cardinale in pectore nel concistoro del 9 marzo 1489 da papa Innocenzo VIII; il quale morì il 25 luglio 1492 senza averla pubblicata. In ogni caso, ancor prima che il papa morisse, la Serenissima inviò a Roma tutte le lettere ed i brevi che dovevano attestare presso il Collegio cardinalizio i titoli di Gherardi e permettere la sua partecipazione al conclave del 1492.
Lasciò il patriarcato al vicario Antonio Saracco ed al nipote Andrea Memo ed arrivò a Roma il 3 agosto, dove fu ricevuto dal cardinale Giovanni Battista Orsini. Il giorno seguente fu accolto dal Collegio cardinalizio, che riconobbe i suoi titoli; nell'occasione Gherardi ricevette il titolo cardinalizio dei Santi Nereo ed Achilleo, che era vacante da alcuni anni. Nel conclave il suo voto fu decisivo per l'elezione del cardinale Rodrigo de Borja y Borja a papa Alessandro VI.
Morte
Lasciò Roma per Venezia il 5 settembre, quando giunse a Terni, le sue condizioni divennero molto gravi, e si fermò in quella città, dove poco dopo morì. Il corpo fu trasferito a Venezia e sepolto nella Basilica di San Pietro di Castello. Fu il primo patriarca di Venezia elevato al cardinalato.
Genealogia episcopale
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Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Patriarca di Venezia | Successore: | ![]() |
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Giovanni Barozzi | 16 dicembre 1468 - 14 settembre 1492 | Tommaso Donà, O.P. |
Predecessore: | Primate di Dalmazia | Successore: | ![]() |
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Giovanni Barozzi | 16 dicembre 1468 - 14 settembre 1492 | Tommaso Donà, O.P. |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo | Successore: | ![]() |
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Giovanni Conti | 3 agosto - 14 settembre 1492 | Giovanni Antonio Sangiorgio |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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