Museo "Renato Raffaelli" di Gemona del Friuli
Museo "Renato Raffaelli" di Gemona del Friuli | |
Ambito salisburghese, Statua della Madonna con Gesù Bambino (primo quarto del XV secolo), legno intagliato policromo e dorato | |
Categoria | Musei di Ordine religioso |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Triveneto |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Udine |
Comune | Gemona del Friuli |
Diocesi | Arcidiocesi di Udine |
Indirizzo |
Piazzale Padre Adriano Osmolowski, 12 33013 Gemona del Friuli (UD) |
Telefono | +39 0432 981113 |
Posta elettronica | info@santantoniogemona.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Ordine dei Frati Minori |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | arredi sacri, dipinti, ex voto, grafica e disegni, lapidi, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, guardaroba, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Rete Museale della Provincia di Udine |
Sede Museo | Santuario di Sant'Antonio, cripta |
Datazione sede | 1248 |
Data di fondazione | 1968 |
Il Museo "Renato Raffaelli" di Gemona del Friuli (Udine), allestito nella cripta del Santuario di Sant'Antonio (consacrato nel 1248 e restaurato dopo il disastroso terremoto del 1976), è stato istituito nel 1968 per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico appartenente al complesso monumentale e proveniente da altri edifici della Provincia Veneta dell'Ordine dei Frati Minori.
Storia
Il Museo ospita la raccolta di opere e suppellettile ecclesiastica non più utilizzate nelle liturgie e già esposte, prima del terremoto del 1976, nella Pinacoteca Antoniana, istituita nel 1968 per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico e storico del Santuario.
L'allestimento attuale è stato realizzato su progetto dell'architetto Gianpaolo Della Marina ed è stato dedicato al gemonese Renato Raffaelli, benefattore e sostenitore delle iniziative culturali del convento francescano.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in cinque sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XV al XX secolo.
Sala I
La sala presenta opere, fra cui spiccano per valore ed interesse culturale:
- San Francesco d'Assisi in preghiera davanti alla croce (fine XVI - inizio XVII secolo), olio su tela, di Vincenzo Lugaro.
- San Pietro apostolo pentito (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di ambito friulano.
- Sant'Antonio da Padova con Gesù Bambino (ultimo quarto del XVII secolo), olio su tela, di ambito veneto-friulano.
- San Francesco d'Assisi riceve le stimmate (fine XVII - inizio XVIII secolo), olio su tela, di Melchior Widmar.
- Sant'Antonio da Padova con Gesù Bambino (primo quarto del XVIII secolo), olio su tela, opera del gemonese Giovanni Battista Tiani.
- Madonna addolorata (prima metà del XVIII secolo), olio su tela, di ambito veneto-friulano.
- Ciclo di dipinti con Storie della vita di sant'Antonio da Padova (1837), olio su tela, di Giacomo Brollo: essi decoravano il parapetto dell'antica cantoria del Santuario.
- Immacolata Concezione tra san Ludovico di Francia e sant'Elisabetta del Portogallo (1861), olio su tela, di Antonio Dugoni.
Sala II
Nella sala sono conservate le opere, provenienti dall'ex Convento di Sant’Anna di Capodistria, appartenente un tempo alla Provincia Veneta dell'Ordine dei Frati Minori. Di rilievo:
- San Bernardino da Siena (terzo quarto delXV secolo), tempera su tavola, di ambito di Bartolomeo Vivarini.
- Sant'Anna (1537), olio su tavola, attribuita a Girolamo da Santacroce.
- Ultima Cena (ultimo quarto del XVI secolo), olio su tela, di anonimo pittore veneto.
- Madonna con Gesù Bambino e due angeli reggicorona (fine del XVI secolo), olio su tela, di ambito altoadriatico.
- Gesù Cristo redentore (XVII secolo), dipinto su rame da anonimo pittore veneto.
- Pala d'altare con Gesù Cristo crocifisso tra san Pietro apostolo, santa Maria Maddalena e san Carlo Borromeo (1628 ca.), olio su tela, di Jacopo Negretti detto Palma il Giovane.
- Ritratto di fra Pasquale da Rovigno (1640), olio su tela, di Stefano Celesti.
- Sant'Onofrio (fine del XVII secolo), olio su tela, di ambito veneto.
- Presentazione di Gesù al Tempio (fine XVII - inizio XVIII secolo), olio su tela, di anonimo pittore veneto.
- Santa Caterina d'Alessandria (seconda metà del XVIII secolo), olio su tela, di anonimo pittore veneto.
- Ritratto di fra Giovanni Battista Maraspini (1762), olio su tela, di Lorenzo Pedrini.
- Pala d'altare con San Francesco di Paola (1863), olio su tela, di ambito istriano.
- Altare maggiore del Santuario (1895), in marmo, eseguito da Francesco Antonini e Mattia Elia su disegno di Attilio De Luigi, distrutto dal terremoto del 1976.
Sala III
La sala offre alcune delle opere più importanti della primitiva Pinacoteca Antoniana:
- Statua della Madonna con Gesù Bambino, detta Madonna Bella (primo quarto del XV secolo), in legno intagliato policromo e dorato, di ambito salisburghese.
- Madonna con Gesù Bambino e san Giovannino (XVII secolo), olio su tela, di scuola veneta.
- Annunciazione (primo quarto del XVII secolo), olio su tela, del bolognese Giulio Cesare Procaccini.
- Madonna in gloria tra angeli e san Felice da Cantalice con Gesù Bambino (1738 ca.), olio su tela, di Alessandro Marchesini.
- Trinità (seconda metà del XVIII secolo), olio su tela, di ambito veneto-friulano.
Inoltre, sono esposti arredi sacri, tra i quali di particolare interesse:
- Tabernacolo a tempietto (seconda metà del XVII secolo), in legno intagliato, dipinto e dorato, di bottega veneto-friulana.
- Due inginocchiatoi a cassettiera (XVII secolo), di bottega veneto-friulana.
Sala IV
Nella sala, tra i dipinti esposti, si segnalano:
- Circoncisione di Gesù (seconda metà del XVI secolo), olio su tela della bottega di Pomponio Amalteo.
- Madonna con Gesù Bambino tra san Leonardo e san Pietro (1606), olio su tela, di Giulio Urbanis, proveniente dalla Chiesa di San Leonardo.
- Ciclo di dipinti con Miracoli di sant'Antonio da Padova (metà del XVII secolo), olio su tela, attribuibili all'udinese Giovanni Giuseppe Cosattini.
- Annunciazione (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di ambito friulano.
- Gesù Cristo lava i piedi degli Apostoli (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di ambito veneto-friulano.
- Pentimento del re Davide (ultimo quarto del XVIII secolo), olio su tela, di Pietro Antonio Novelli.
- Madonna con Gesù Bambino tra san Francesco e santa Chiara d'Assisi (1835), olio su tela, opera di ambito veneto, firmata A.T.
Sala V
Nella sala sono esposte sia opere del Santuario, sia del del Convento di Sant'Anna di Capodistria, tra i quali spiccano:
- Gesù Cristo deriso (fine XVI - inizio XVII secolo), olio su tela, di ambito emiliano.
- Gesù Cristo confortato da un angelo nell'orto degli ulivi (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di ambito friulano.
- Gesù Cristo incontra la Madonna sulla via del Calvario (XVI secolo), olio su tela, di scuola lombardo-veneta.
- Sacra Famiglia tra san Francesco d'Assisi, sant'Antonio da Padova e san Domenico di Guzman (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di scuola veneta.
- Madonna (XIX secolo), olio su carta, di ambito veneto.
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