Museo Diocesano di Faenza
Museo Diocesano di Faenza | |
Biagio d'Antonio, Pala d'altare con la Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Giovanni Battista e santa Lucia (part.), 1490 ca. | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Emilia Romagna |
Regione | Emilia Romagna |
Provincia | Ravenna |
Comune | Faenza |
Diocesi | Diocesi di Faenza-Modigliana |
Indirizzo |
Piazza XI Febbraio, 10 48018 Faenza (RA) |
Telefono | +39 0546 667738, +39 0546 25999, +39 0546 21642 |
Fax | +39 0546 693063 |
Posta elettronica |
curia@faenza.chiesacattolica.it udc.faenzamodigliana@gmail.com |
Proprietà | Diocesi di Faenza-Modigliana |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | arredi, dipinti, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, archivio storico, biblioteca, fototeca, visite guidate |
Sede Museo | Palazzo Vescovile, piano nobile |
Datazione sede | XII - XVIII secolo |
Fondatori | mons. Benvenuto Italo Castellani |
Data di fondazione | 2000 |
Il Museo Diocesano di Faenza (Ravenna), allestito al piano nobile del Palazzo Vescovile (XII - XVIII secolo), è stato inaugurato nel 2000, per volere del vescovo Benvenuto Italo Castellani (a Faenza, dal 1997 al 2003), è per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dal territorio diocesano e, in parte, dalla collezione privata del vescovo Giuseppe Battaglia (a Faenza, dal 1944 al 1976).
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in quattro sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XVI al XX secolo.
I - Loggia Monterenzi
Nella sala sono presentate opere e suppellettile ecclesiastica, che documentano sia la devozione mariana, sia il culto dei santi, dalla liturgia alle varie forme della religiosità popolare. Di rilievo:
- Fonte battesimale e acquasantiera (XV secolo), in pietra calcarea.
- Madonna con Gesù Bambino detta Mater Misericordiae (fine XV- inizio XVII secolo), di bottega fiorentina.
- Stendardo processionale con la Madonna di Loreto con san Rocco e san Francesco di Paola (1786 ca.), di Felice Giani.
- Guarigione miracolosa di san Pellegrino Laziosi (1739), di Ercole Graziani.
II - Sala degli affreschi
Nella sala sono raccolte opere faentine, emiliane e lombarde, databili dal XIV al XVIII secolo:
- Sant'Apollonia, santa Lucia, santa Caterina d'Alessandria e sant'Agnese (seconda metà del XIV secolo), affresco, di ambito emiliano.[1]
- Santo cavaliere; Incontro dei tre vivi con i tre morti (seconda metà del XIV secolo), affresco staccato, di ambito emiliano.[2]
- Tabernacolo (XV secolo), di ambito toscano.
- Tre scomparti del disperso Polittico di Santa Maria foris Portam raffiguranti Madonna con Gesù Bambino in trono; San Pietro apostolo; San Paolo (1430 - 1440), tempera su tavola, del cosiddetto Maestro di San Pier Damiani.
- Due dipinti murali con Beato Giacomo Bertoni e Beato Enea Utili (1483 ca.), affresco staccato, di Biagio d'Antonio, proveniente dalla Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo.[3][4]
- Pala d'altare con la Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Giovanni Battista e santa Lucia (1490 ca.), di Biagio d'Antonio.
- Madonna con Gesù Bambino tra san Giacomo e san Carlo Borromeo (inizio del XVII secolo) di Ferraù Fenzoni.
III - Sala del Trono
La sala, la più solenne del palazzo, è caratterizzata dalla presenza di alcune opere fra cui si ricordano:
- Ritratti dei vescovi di Faenza.
- Sacra Conversazione (1594), olio su tela, di Giambattista Bertucci il Giovane
- Due dipinti con San Sebastiano e Sant'Andrea apostolo (1645 - 1647), olio su tela, attribuiti a Guido Cagnacci.
- San Filippo Benizzi in adorazione del Crocifisso (1680 ca.), olio su tela, di Carlo Cignani.
- Madonna con san Giacomo e san Francesco d'Assisi (1675 ca.), olio su tela, di Cristoforo Savolini.
IV - Appartamento del cardinale Marcello Durazzo
Nell'appartamento del cardinale Marcello Durazzo (a Faenza, dal 1697 al 1710), costituito da alcuni ambienti espositivi, si conservano opere, arredi e suppellettile liturgica, tra le quali spiccano:
- Madonna con Gesù Bambino e san Giovannino (1602), olio su tela, di Barbara Longhi.
- Martirio di sant'Agata (1630), olio su tela, di Giovan Battista Crespi detto il Cerano.
- Via Crucis (terzo quarto del XVIII secolo), olio su tela, di Filippo Comerio.
- Grande camino (XVIII secolo).
- Alcuni ricordi di papa Giovanni XXIII quando, ancora patriarca di Venezia, fu ospite dell'amico e concittadino mons. Giuseppe Battaglia.
Cappella di Sant'Apollinare
Completa la visita del Museo, la Cappella vescovile, dedicata a sant'Apollinare, il quale si presenta come un raffinato ambiente del XVIII secolo. Eretta e decorata nel 1754 in stile rococò, con affreschi monocromi di Vittorio Maria Bigari. Sono qui conservati, oltre a preziosi paramenti sacri ed oggetti liturgici del XVIII secolo, di notevole interesse:
- Due dipinti con San Francesco d'Assisi e San Pietro apostolo (secondo quarto del XV secolo), tempera su tavola, del Maestro di San Pier Damiani.
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |