Marcello Durazzo

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Marcello Durazzo
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 77 anni
Nascita Genova
6 marzo 1633
Morte Faenza
27 aprile 1710
Sepoltura Cattedrale di Faenza
Appartenenza
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Professione religiosa [[]]
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a Cardinale
2 settembre 1686 da Innocenzo XI (vedi)
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Cardinale per 23 anni, 7 mesi e 25 giorni
Cardinale elettore
Incarichi ricoperti
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Marcello Durazzo (Genova, 6 marzo 1633; † Faenza, 27 aprile 1710) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.

Cenni biografici

Marcello nacque a Genova il 6 marzo 1633 da Cesare I, doge della Repubblica di Genova e da Giovanna Cervetto, nipote del cardinal Stefano Durazzo.

Sotto la protezione dello zio paterno fu avviato alla carriera ecclesiastica. Studiò a Perugia ottenendovi un dottorato in utroque iure.

Entrò in Curia dove, sotto papa Alessandro VII, nel 1660 fu nominato protonotaio apostolico. Fu quindi governatore: di Rimini dal 1662 al 1663 e di Fano nel 1663; tra il 1664 e il 1666 fu vice-legato a Bologna, poi sino al 1668 governatore di Ancona dal 30 settembre 1666 al 1668. Nel 1667 moriva lo zio cardinale. Per un breve periodo fu governatore delle provincie di Campagna e Marittima, per passare il 14 dicembre 1668 alla guida della delegazione viterbese. Il 4 maggio 1671 fu trasferito alla delegazione apostolica di Perugia. Dal 1671 fu referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica, ricevendo solo allora gli ordini sacri.

Nel 1671 papa Clemente X, avendolo preconizzato nunzio apostolico, lo nominò arcivescovo titolare di Calcedonia, fu quindi inviato presso la corte dei Savoia dal 17 giugno di quello stesso anno sino al 1672 quando, il 28 giugno, venne nominato assistente al Trono Pontificio. Fu visitatore apostolico e governatore a Loreto dal 1672, divenne poi vice-legato ad Avignone dal 19 agosto di quell'anno.

Nel 1673 fu nunzio in Portogallo. A Lisbona trovò una situazione politica particolarmente delicata con il re legittimo, Alfonso VI, che viveva semiesiliato nel ducato di Braganza, mentre la sua ex moglie, la principessa Maria Francesca di Savoia-Nemours, si era risposata con il fratello di lui, il principe reggente Dom Pedro. Le istruzioni della Santa Sede chiedevano al Durazzo di temporeggiare, se e quando il reggente avesse chiesto l'investitura regale, ma senza alienarsene le simpatie, perché Dom Pedro aveva sino allora appoggiato la nunziatura contro le pretese dell'arcivescovo di Lisbona, Antonio de Mendonça (Ch).

L'abile negoziatore dovette affrontare molte altre problematiche nella lunga nunziatura lusitana, tra queste: la nomina del cardinal César d'Estrées a protettore del Portogallo, non gradita a Dom Pedro; la lunga controversia fra gli agostiniani calzati e gli agostiniani scalzi sulle nuove fondazioni di conventi; le tensioni fra i titolari di diocesi portoghesi e i titolari di diocesi in partibus infidelium, dato che i primi tentavano di impedire la creazione di diocesi in Brasile; la questione dei matrimoni fra i cristiani "vecchi" e "nuovi". Inoltre affrontò il caso dell'ambasciatore portoghese a Roma che aveva ucciso una guardia pontificia e ferito un'altra. Le proteste del Durazzo presso il reggente non ebbero seguito, e anzi corse il rischio di ritorsioni da parte degli amici dell'ambasciatore. Tuttavia dopo il 1680 le relazioni con la corte portoghese migliorarono grazie al negoziato del matrimonio dell'infanta di Portogallo con il duca di Savoia e alla mediazione pontificia fra Portogallo e Spagna in occasione di un incidente di confine sul Rio de la Plata. Al nunzio furono offerti 60.000 scudi per aiutare la causa dei cristiani "nuovi" e il reggente gli propose di fermarsi definitivamente in Portogallo e di divenire arcivescovo di Évora, offerte che furono rifiutate dal nunzio, che lasciò Lisbona nel 1685 per passare alla nunziatura nel Regno di Spagna.

In Spagna il Durazzo si conquistò l'amicizia del re, presso il quale intercedette in favore delle diocesi delle Fiandre. Come già in Portogallo, si interessò dei dissapori fra Francia, Spagna e Portogallo e del problema del patronato regio sui beni ecclesiastici. Il nunzio non risultò sempre ben accetto nonostante l'appoggio del re: nel luglio 1687 i familiari del Durazzo furono assaliti e feriti da un gruppo di sconosciuti mascherati. Nel 1687-88 fu anche coinvolto marginalmente nella questione quietista e servì da tramite con Roma all'arcivescovo di Siviglia, Jaime Palafox y Cardona (Ch), che era stato allievo di Miguel de Molinos.

Fu creato cardinale da papa Innocenzo XI nel concistoro del 2 settembre 1686, quindi divenne abate commendatario di Malignano (Cremona) a partire da quello stesso anno. Nel 1687 fu nominato arcivescovo a titolo personale della diocesi di Carpentras e divenne conte del Venassino.

Non prese parte al conclave del 1689 che elesse papa Alessandro VIII, ricevendo dopo il conclave la porpora cardinalizia e il titolo presbiterale di Santa Prisca. Nel 1690 fu trasferito alla sede episcopale di Ferrara. Prese parte al conclave del 1691 che elesse a pontefice Innocenzo XII, il quale, lo stesso anno, lo trasferì nella sede dell' Spoleto.

Nel 1693 fu nominato legato a Bologna. Diede le proprie dimissioni da vescovo della diocesi di Spoleto nel 1695 per dedicarsi completamente alla legazione di Bologna. Terminato l'incarico, che si svolse senza particolari problemi per il cardinale, nel 1697 fu nominato arcivescovo, a titolo personale, della sede episcopale di Faenza.

Durante il conclave del 1700 fu tra i candidati al Soglio pontificio ma fu scelto il cardinale Giovanni Francesco Albani che prese il nome di papa Clemente XI. Optò per il titolo di San Pietro in Vincoli nel 1701, divenendo in quell'anno anche legato in Romagna, carica che tenne sino al 1706.

Morì il 27 aprile 1710 alle 17.00 nell'episcopio di Faenza: la sua salma venne poi esposta alla pubblica venerazione e sepolta nella cattedrale cittadina.

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo titolare di Calcedonia Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Richard Smith 4 maggio 1671 - 2 settembre 1686 Giovanni Battista Spinelli I
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Richard Smith {{{data}}} Giovanni Battista Spinelli
Predecessore: Nunzio apostolico nel Ducato di Savoia Successore: Emblem Holy See.svg
Angelo Maria Ranuzzi 17 giugno 1671 - 12 agosto 1672 Fabrizio Spada I
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Angelo Maria Ranuzzi {{{data}}} Fabrizio Spada
Predecessore: Vice-Legato di Avignone Successore: Emblem Holy See.svg
Pierre Bargellini 19 agosto 1672 - 12 aprile 1673 Giacinto Libelli I
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Pierre Bargellini {{{data}}} Giacinto Libelli
Predecessore: Nunzio apostolico in Portogallo Successore: Emblem Holy See.svg
Francesco Ravizza 12 aprile 1673 - 5 maggio 1685 Francesco Niccolini I
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Francesco Ravizza {{{data}}} Francesco Niccolini
Predecessore: Nunzio apostolico in Spagna Successore: Emblem Holy See.svg
Savio Mellini 5 maggio 1685 - 2 settembre 1686 Giuseppe Mosti I
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Savio Mellini {{{data}}} Giuseppe Mosti
Predecessore: Vescovo di Carpentras
(titolo personale di arcivescovo)
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Gaspare Lascaris de Castellar (Ch) 10 novembre 1687 - 27 novembre 1690 Lorenzo Buzzi (Ch) I
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Gaspare Lascaris de Castellar (Ch) {{{data}}} Lorenzo Buzzi (Ch)
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Prisca Successore: CardinalCoA PioM.svg
Alessandro Crescenzi, C.R.S. 14 novembre 1689 - 21 febbraio 1701 Giuseppe Archinto I
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Alessandro Crescenzi, C.R.S. {{{data}}} Giuseppe Archinto
Predecessore: Vescovo di Ferrara
(titolo personale di arcivescovo)
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Carlo Cerri 27 novembre 1690 - 27 agosto 1691 Domenico Tarugi I
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Carlo Cerri {{{data}}} Domenico Tarugi
Predecessore: Vescovo di Spoleto
(titolo personale di arcivescovo)
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Opizio Pallavicini 27 agosto 1691 - 7 febbraio 1695 Pietro Gaddi (Ch) I
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Opizio Pallavicini {{{data}}} Pietro Gaddi (Ch)
Predecessore: Legato apostolico di Bologna Successore: Emblem Holy See.svg
Benedetto Pamphilj, O.E.S.S.H. 28 settembre 1693 - 19 maggio 1697 Giambattista Spinola juniore I
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Benedetto Pamphilj, O.E.S.S.H. {{{data}}} Giambattista Spinola juniore
Predecessore: Vescovo di Faenza
(titolo personale di arcivescovo)
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Giovanni Francesco Negroni 11 novembre 1697 - 12 aprile 1710 Giulio Piazza I
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Giovanni Francesco Negroni {{{data}}} Giulio Piazza
Predecessore: Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli Successore: CardinalCoA PioM.svg
Savio Millini 21 febbraio 1701 - 12 aprile 1710 Fulvio Astalli I
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Savio Millini {{{data}}} Fulvio Astalli
Predecessore: Legato apostolico di Romagna Successore: Emblem Holy See.svg
Fulvio Astalli 6 giugno 1701 - 25 giugno 1706 Filippo Antonio Gualterio I
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Fulvio Astalli {{{data}}} Filippo Antonio Gualterio
Bibliografia
  • Matteo Sanfilippo, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 42, 1993, DURAZZO, Marcello