Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio
in latino Ordo Hospitalarius Sancti Ioannis de Deo
Ordre de saint jean de dieu.jpg
Il logo dell'ordine

Istituto di vita consacrata
Ordine mendicante maschile di diritto pontificio

Altri nomi
Fatebenefratelli (Italia)
Fratelli della Carità (Francia)
Fondatore San Giovanni di Dio
Data fondazione XVI secolo
Luogo fondazione Granada
sigla O.H, F.B.F.
Titolo superiore
Regola Regola di Sant'Agostino
Prima approvazione da Pio V 1° gennaio 1572
Approvato da Sisto V
Data di approvazione 1° ottobre 1586
Motto Caritas
Abito tunica e scapolare nero, cappuccio nero arrotondato.
Scopo cure ospedaliere, in particolare ai poveri.
Costituzioni 1585
Santo patrono Madre di Dio salute degli infermi e San Giovanni di Dio
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Scheda su gcatholic.com
Scheda su catholic-hierarchy.org

L'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio (in latino Ordo Hospitalarius Sancti Ioannis de Deo) è un istituto di vita consacrata cattolico: i frati di questo ordine mendicante, detti popolarmente Fatebenefratelli, pospongono al loro nome le sigle O.H. o F.B.F.

Il nome Fatebenefratelli nasce dall'abitudine del fondatore e dei primi compagni di invitare i benefattori a collaborare economicamente alle opere di carità dell'ordine dicendo:

« Fate del bene a voi stessi, fratelli, per amore di Dio. »

Storia

I Fatebenefratelli nascono nella prima metà del XVI secolo ad opera di san Giovanni di Dio, laico spagnolo che si dedicò alla cura dei malati, dei poveri e delle prostitute.

Sino alla morte di Giovanni, i suoi discepoli avevano formato gruppi privi di una vera e propria organizzazione, solo a partire dal 1572 divennero una comunità religiosa vera e propria. Fecero propria la Regola di sant'Agostino e professarono i voti di povertà, castità ed obbedienza, nonché un quarto voto di assistere gli infermi.

Il merito di aver avviato la diffusione dei Fatebenefratelli fuori dalla Spagna fu di fra Pietro Soriano, che nel 1571 ne aveva guidato un piccolo gruppo nella battaglia di Lepanto, organizzandovi l'assistenza infermieristica sulle galee. Verso il 1572 aprì un ospedale a Napoli, e una seconda fondazione a Roma, nel 1581. Nel 1584 fondò un terzo ospedale a Perugia, e nel 1586 altri due, a Tarquinia e a Palermo.

Col Breve Etsi pro debito del 1586, papa Sisto V concesse ai Fatebenefratelli l'elevazione ad ordine religioso. Tale inquadramento comportò una nuova organizzazione gerarchica, in base alla quale le comunità, ciascuna guidata da un priore, venivano raggruppate in Province religiose, con a capo dei Superiori provinciali che dipendevano da un Superiore generale con sede a Roma. Primo Superiore generale fu padre Soriano.

Grazie alla struttura centralistica, non legata alle divisioni politico-statali, i Fatebenefratelli poterono programmare con piena autonomia la loro diffusione non solo nelle altre nazioni cattoliche dell'Europa, ma anche nelle c.d. "terre di missione", soprattutto in America Latina ed Asia, poi più di recente anche in Africa e in Australia.

Durante i primi tre secoli, però, le ingerenze statali e le varie rivoluzioni civili non permisero ai Fatebenefratelli di convocare un vero e proprio Capitolo generale dell'ordine, che si poté svolgere solo nel 1887.

Oggi

I Fatebenefratelli si dedicano all'assistenza ai malati e ai bisognosi. La Chiesa li ha riconosciuti come ordine mendicante, cioè come ordine che non vive la clausura monastica o il ritiro proprio dei Canonici regolari.

Oltre ai Confratelli, laici consacrati e sacerdoti, l'ordine ha nei propri centri di accoglienza anche 45.000 collaboratori lavoratori e oltre 8.000 volontari.

Oltre alle cure, alla riabilitazione, all’accompagnamento per i malati o per gli emarginati, compito dell'ordine è anche quello di promuovere l’evangelizzazione, seppur partendo dall'accoglienza e non dalla predicazione.

Attualmente l'ordine è presente, con circa 400 opere assistenziali, in paesi dei cinque continenti: Italia, Canada, Ghana, Giappone, Australia, Francia, USA, Togo, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Austria, Brasile, Benin, India, Papua Nuova Guinea, Germania, Venezuela, Senegal, Vietnam, Ungheria, Perù, Camerun, Filippine, Spagna, Ecuador, Zambia, Polonia, Cuba, Liberia, Portogallo, Messico, Sierra Leone, Irlanda, Cile, Inghilterra, Bolivia, Repubblica Ceca, Argentina, Repubblica Slovacca, Colombia, Città del Vaticano.

Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 220 conventi e 1.318 frati, 137 dei quali sacerdoti.[1]

Organizzazione in Italia

In Italia le comunità sono 22. A Roma è presente la Curia Generalizia in Via della Nocetta dove risiede il Generale. Dipendono dalla curia l' ospedale dell' Isola Tiberina, la Farmacia Vaticana ed il Centro Studi Internazionali di via della Nocetta; le restanti 21 fanno capo, per il nord alla provincia Lombardo-Veneta e per il centro-sud alla Provincia Romana. Inoltre fanno parte delle due provincie le case delle Filippine della Provincia Romana, e dell'Africa ed Israele per la Provincia Lombardo Veneta.

Curia Generale:

Provincia Romana:

  • Ospedale San Pietro, Roma
  • Istituto San Giovanni di Dio, Genzano di Roma
  • Ospedale San Nicolò, Perugia
  • Ospedale Madonna del Buon Consiglio, Napoli
  • Ospedale Sacro Cuore di Gesù, Benevento
  • Ospedale Buccheri La Ferla, Palermo
  • Soggiorno San Raffaele, Alghero
  • San Juan de Dios Charity Polyclinic - Manila (Filippine)
  • San Ricardo Pampuri Center - Amadeo - Cavite (Filippine)

Provincia Lombardo - Veneta:

  • Ospedale sant'Orsola, Brescia
  • IRCCS San Giovanni di Dio, Brescia
  • Centro Sant'Ambrogio, Cernusco sul Naviglio, Milano
  • Ospedale Sacra Famiglia, Erba, Como
  • Casa di Riposo San Giusto, Gorizia
  • Ospedale San Giuseppe, Gestione MilanoCuore - Milano
  • Centro Studi Fatebenefratelli, Monguzzo, Como
  • Istituto San Pio X, Romano d'Ezzelino, Vicenza
  • Istituto Sacro Cuore di Gesù, San Colombano al Lambro, Milano
  • Istituto Beata Vergine della Consolata, San Maurizio Canavese, Torino
  • Casa di Riposo San Carlo Borromeo, Solbiate Comasco, Como
  • Casa di Riposo San Riccardo Pampuri, Trivolzio, Pavia
  • Casa religiosa di ospitalità Beata Vergine della Guardia, Varazze, Savona
  • Ospedale San Raffaele Arcangelo, Venezia
  • Soggiorno Madonna del Buon Consiglio, Villa Dalegno, Brescia
  • Holy Family Hospital - Nazareth (Israele)
  • Hospital Saint Jean de Dieu - Afagnan (Togo)
  • Hospital Saint Jean de Dieu - Tanguiéta (Benin)
Note
  1. dati statistici riportati dall'Annuario Pontificio per l'anno 2007, Città del Vaticano, 2007, p. 1469
Voci correlate
Collegamenti esterni