Robert Hugh Benson

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Robert Hugh Benson
Presbitero
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 42 anni
Nascita Wellington College
18 novembre 1871
Morte Salford
19 ottobre 1914
Sepoltura
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Ordinazione presbiterale Roma, 12 giugno 1904
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Robert Hugh Benson (Wellington College, 18 novembre 1871; † Salford, 19 ottobre 1914) è stato un presbitero e scrittore inglese, convertitosi dall'Anglicanesimo al Cattolicesimo.

Interno della cappella di Hare Street dove si ritirò ed è sepolto R.H.Benson (foto di Fr. Nicholas Schofield)

Biografia

Quarto ed ultimo figlio di Edward White Benson, pastore anglicano e Cancelliere della Cattedrale di Lincoln, ed in seguito arcivescovo di Canterbury, massima autorità della Chiesa d'Inghilterra.

Studiò ad Eton e, dopo aver cercato senza troppa convinzione di entrare nell'Indian Civil Service, si laureò al Trinity College di Cambridge, dove, con sorpresa dei familiari, maturò un interesse per la materia religiosa e manifestò il desiderio di studiare da ministro. Nel 1894 ricevette l'ordinazione come diacono, ed iniziò un'attività di predicatore nella Missione di Eton, nell'East End londinese e nel 1895 entrò nel clero anglicano ricevendo l'ordinazione presbiterale.

Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1896, Benson raggiunse la famiglia in Egitto, dove rimase fortemente colpito dal carattere di provincialità che avvertì nella chiesa d'Inghilterra.

An­dando a zonzo per Luxor, si imbatté per caso in una chie­setta cattolica. Per lui fu come un pugno sulla faccia: in un paese di copti, ebrei, musulma­ni, quell'umile costruzione te­stimoniava che il Cattolicesimo è universale. Mentre l'Anglica­nesimo che cos'era? Chiesa na­zionale e nulla più! Passò, al ri­torno, sui luoghi santi: Betlem­me, Gerusalemme... Intuì, co­me per una folgorazione inte­riore, che solo la Chiesa cat­tolica poteva essere la legittima erede di quell'Avvenimento che là era accaduto.

Al suo ritorno divenne curato a Kemsing e coinvolse la comunità nel suo interesse per le rappresentazioni teatrali.

Nel 1898 entrò nella Comunità della Casa della Risurrezione di Mirfield, un ordine contemplativo anglicano, modellato sulla falsariga della regola benedettina, ma privo di voti, dove rimarrà fino al 1903. Vi si alternavano la preghiera e lo studio con l'attività apostolica itinerante.

Nel 1902 Benson iniziò a scrivere The Light Invisible (La luce invisibile), una raccolta di racconti dal gusto soprannaturale narrati da un ecclesiastico. Come lui stesso racconterà, prima durante e dopo la scrittura del libro stava divenendo sempre più interessato alla contemplazione , lasciando da parte l'apparato intellettuale della teologia e dei dogmi.

Le sue perplessità spirituali sull'autorità della Chiesa, rafforzate dall'enciclica Apostolicae Curae di Papa Leone XIII, lo condussero ad un sofferto cammino di conversione, raccontato con lucidità nel saggio autobiografico Confessions of a Convert (Confessioni di un convertito) (1913). John Henry Newman e William Hurrell Mallock lo guidarono nella ricerca della pienezza della verità.

Accolto nella Chiesa cattolica, continuò gli studi teologici e venne ordinato sacerdote il 12 giugno del 1904 nella chiesa di San Silvestro in Capite a Roma.

Sempre nel 1904 Benson fece ritorno a Cambridge. La sua vivacità intellettuale e le sue doti di empatia gli permisero di stringere amicizia con persone di ogni genere e di entrare a contatto con gli ambienti di pensiero più disparati.

I dubbi ed il gusto indagatore dell'epoca vittoriana avevano portato alla nascita di molte società interessate allo spiritismo ed ai fenomeni paranormali.

Lo stesso padre di Benson, Edward, era stato tra i fondatori della Cambridge Ghost Society, insieme a J.B. Lightfoot e B.F. Westcott, anch'essi in seguito figure di rilievo della Chiesa anglicana dell'epoca.

Tra le conoscenze di Benson si trova in questo periodo la scrittrice Marie Corelli ed Austin Osman Spare, legato inizialmente all'Astrum Argentum di Aleister Crowley , noto satanista.

Le sue riflessioni sull'occultismo prendono forma con rigore nel romanzo The Necromancers (I negromanti) (1909), dove lo spiritismo è indagato e valutato come una forma di culto a demòni e spiriti.

Nel 1907 Benson si trasferì nella casa di campagna di Hare Street, dove iniziò un'intensa attività di predicazione, da un capo all'altro del Regno Unito, alternata al lavoro missionario ed alla direzione spirituale.

Tomba di R. H. Benson nella cappella di Hare Street (foto di Fr. Nicholas Schofield)

Nel 1914 avvertì le avvisaglie di disturbi cardiaci, ma continuò a predicare senza osservare il riposo che gli era stato prescritto.

Durante una missione a Salford venne colpito da un attacco e tentò di raggiungere la città, ma il dolore non gli permise di muoversi.

Condotto a casa del vescovo di Westminster, si spense di primo mattino il 19 ottobre 1914.

Fu sepolto nella cappella della sua casa di campagna di Hare Street[1]

Attività letteraria

Scrisse diversi romanzi storici imperniati sullo scisma anglicano.

By what authority

In "By what authority" (Con quale autorità), riprendendo le elaborazioni di John Hungerford Pollen, scrisse che la scomunica di Elisabetta, per quanto spiacevole, fosse una sorta di atto dovuto da parte del Papa, del quale Benson riconobbe l'approccio disponibile ripagato da ostilità. Si legge nel romanzo: "Non restava altro che riconoscerla e trattarla come una nemica della Fede, un'usurpatrice di prerogative spirituali ed un'apostata"; e più in dettaglio: "sostenere che il papa fosse il solo responsabile della sua persecuzione, era chiudere gli occhi dinanzi al fatto che Elisabetta aveva già apertamente sconfessato e ripudiato la sua autorità[2]

Come Pollen, Benson richiamò attenzione sul punto dell'aspetto spirituale dello Act of Supremacy (Atto di Supremazia), che imponeva agli inglesi di scegliere fra la lealtà verso il loro sovrano o la lealtà verso Dio, la loro coscienza, la Chiesa cattolica ed il papa.

Il Padrone del mondo

Scritto nel 1907, Il Padrone del Mondo, narra le vicende di diversi personaggi: Padre Percy Franklin, il deputato massone Oliviero Brand e sua moglie Mabel, e Giuliano Felsemburgh.

Il romanzo è ambientato in una realtà che ha raggiunto un forte progresso materiale e intellettuale, dove tutto ruota intorno ad un unico grande disegno, il trionfo dell'umanitarismo.

Nel libro emerge anche il tema della lotta tra materialismo e fede e di come il loro scontro provochi inevitabilmente grossi problemi politici, anche su scala mondiale.

Nel romanzo vi è un tema tipico dell'escatologia cristiana: la lotta tra l'Anticristo, Giuliano Felsemburgh, e l'Ultimo Papa, Percy Franklin, eletto col nome di Silvestro III (fino ai primi anni del XX secolo Papa Silvestro III non era considerato legittimo, bensì un Antipapa), successore di Giovanni XXIV (gli antipapi Alessandro V e Giovanni XXIII, invece, fino ad allora erano considerati veri papi)[3]

Opere

Elenco parziale delle opere pubblicate in lingua Italiana:

Saggistica

  • L’Amicizia di Cristo (Brescia, Morcelliana, 1931)
  • Cristo nella Chiesa (Brescia, Morcelliana, 1936)
  • Paradossi del Cattolicismo (Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1923)
  • Confessioni di un convertito (Milano, Gribaudi, 1995)
  • L’amicizia di Cristo (Milano, Jaca Book, 1989, nuova edizione italiana)

Narrativa

  • Il Dominatore del mondo (Firenze, A. Vallecchi, 1920 - come "R. Hugh Benson")
  • Con quale autorità? (Torino, Società Editrice Internazionale, 1923)
  • Con quale autorità? (Milano, Rizzoli, 1997)
  • Il padrone del mondo (Milano, Jaca Book, 1987, nuova edizione italiana - come "Robert Benson")
  • Oddfish! (Perdinci!) Prima traduzione italiana dal testo presente nel Progetto Gutenberg.

Elenco parziale di opere in lingua Inglese

Saggistica

  • The Friendship of Christ (London, Longmans, Green & Co., 1913)
  • Confessions of a Convert (London, Longmans, Green & Co., 1913)
  • Religion of the Plain Man
  • Paradoxes of Catholicism

Narrativa

  • The Sentimentalists
  • The Conventionalists
  • The Necromancers (B. Herder, 1909)
  • None Other Gods
  • The Winnowing
  • Loneliness

Raccolte di racconti

  • The Light Invisible (London, Isbister & Company Ltd., 1903)
  • A Mirror of Shalott (London, Sir Isaac Pitman & Sons Ltd., 1907)

Romanzi storici

  • By What Authority? (London, Isbister & Company Ltd., 1904)
  • Come Rack! Come Rope!
  • Initiation.
  • Oddsfish!
  • The King's Achievement (Sir I. Pitman & Sons, Ltd., 1908)
  • The History of Richard Raynal, Solitary

Romanzi in forma di parabola

  • Lord of the World
  • Dawn of All

Libri per l'infanzia

  • Alphabet of Saints, con Reginald Balfour and Charles Ritchie (Burns, Oates & Washbourne, 1905)
  • A Child's Rule of Life, illustrato da Gabriel Pippet
  • Old Testament Rhymes, illustrato da Gabriel Pippet

Drammi

  • Cost of a Crown, a Story of Douay & Durham; a Sacred Drama in Three Acts
  • A Mystery Play in Honour of the Nativity of Our Lord (Longmans, Green, and Co., 1908)
  • The Upper Room, a drama of Christ's passion
Bibliografia
  • C.C. Martindale, The life of Monsignor Robert Hugh Benson (Longmans, Green & Co., 1916)
  • Blanche Warre Cornish, Memorials of Robert Hugh Benson (Burns and Oates, 1915)
  • Sr. M.R. Monaghan, 1985 Monsignor Robert Hugh Benson (Boolarong Publications, 1985)
  • Janet Grayson, Robert Hugh Benson: Life and Works (University Press of America, 1998)
Note
  1. Sulla lapide è scritto a caratteri cubitali: Hic jacet / Robertus Hugo Benson / Sacerdos Catholicae / Et Romanae Ecclesiae / Peccator Expectans Ad(ventum) / Revelationem Filiorum Dei / R.I.P..
  2. Brani tradotti da come riportati in John Vidmar, English Catholic Historians and the English Reformation, 1585-1954: 1585-1954, Sussex Academic Press, 2005 - ISBN 1-84519-007-6. Testo preso a fonte per le altre informazioni di questo paragrafo.
  3. Nella prima edizione italiana del romanzo, del 1920, il traduttore Corrado Raspini, curiosamente, non rende "Pope John XXIV" in "Papa Giovanni XXIV" ma "Papa Benedetto XVI". Ciò può essere spiegato, forse, col fatto che il papa regnante allora era Benedetto XV e Giovanni XXIII era di ben cinque secoli prima. Così, curiosamente, Benedetto XVI, penultimo papa della storia secondo la presunta Profezia di Malachia, diventa il penultimo papa anche in un romanzo del 1907, ma solo nella sua traduzione italiana del 1920.
Voci correlate
Collegamenti esterni