Sant'Aredio di Limoges

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Sant'Aredio di Limoges
Religioso
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battezzato
Santo
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Immagine votivo con il miracolo della fonte
Titolo
Incarichi attuali
Abate
Età alla morte circa 80 anni
Nascita Limoges
511 ca.
Morte Attane
25 agosto 591
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa VI secolo
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
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Ricorrenza 25 agosto
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 25 agosto, n. 8:
« Ad Attane nel territorio di Limoges in Francia, sant'Aredio, abate, che scrisse per il cenobio da lui fondato una saggia regola attinta dai precetti di vari istituti di vita monastica. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Sant'Aredio di Limoges, in lingua francese Saint Arède d'Atane, dal latino Attanum, detto anche saint Yriez o Yrieix du Limousin, in latino Aredius (Limoges, 511 ca.; † Attane, 25 agosto 591), è stato un abate e fondatore franco.

Agiografia

Figlio dei nobili Giocondo e di Pelagia fu da essi educato nel cristianesimo. Fu inviato alla corte di Austrasia e si guadagnò la stima e l'affetto del re Teodeberto I (v.505 - 548), re di Reims dal 534 al 548.

San Nicezio di Treviri, vescovo di Treviri, che aveva notato in lui una profonda fede, lo convinse ad abbracciare la vita religiosa e lo volle nel novero del suo clero.

Fu in quel periodo che Dio mostrò la santità di Aredio con un segno miracoloso, che san Gregorio di Tours racconta nella Vita del santo da lui scritta. Un giorno, mentre i chierici cantavano i salmi in chiesa, si vide discendere una colomba bianca che, dopo aver volteggiato su Aredio, si posò sulla sua testa ad indicare che egli era già pieno di Spirito Santo. Egli si trovò imbarazzato e desiderava allontanare la colomba, allora questa volteggiò ancora un po' intorno a lui e poi si posò nuovamente sulla sua testa e poi sul suo scapolare e lo accompagnò quasi giocando intorno a lui fino alla casa del vescovo.

Essendogli morti padre e fratelli, Aredio tornò a Limoges per portar conforto alla madre, ma non cambiò nulla del piano di vita che aveva tracciato per sé. Qualche tempo dopo fondò il monastero di Attane divenendone abate. I monaci che egli ebbe sotto la sua guida subito dopo la fondazione del monastero appartenevano alla sua famiglia. La regola che diede loro era composta dalle Istituzioni cenobitiche di san Giovanni Cassiano, di quelle di san san Basilio Magno e delle massime degli antichi padri. La madre, Pelagia, fornì il necessario per il sostentamento della comunità. Il monastero è all'origine dell'attuale città circondata da mura di Saint-Yrieix-la-Perche.

Recatosi presso la tomba di san Giuliano di Brioude, ne riportò alcune reliquie. Egli si recava inoltre molto spesso a pregare sulla tomba di san Martino di Tours. Fece erigere chiese in onore dei vari santi dei quali era andato e ricercare le reliquie.

Miracoli

San Gregorio di Tours, suo contemporaneo, disse che non si potevano contare tutti i malati guariti da Aredio con un semplice segno di croce. Una volta fece sgorgare una fonte copiosa da una terra arida, piantando semplicemente un bastoncino che teneva in mano nella terra. Gregorio riferisce anche che durante la costruiva una cappella in onore di san Giuliano di Brioude, martire, fece cessare, con le sue preghiere, una pioggia torrenziale che ostacolava i lavori. Dopo aver istituito quali suoi eredi Sant'Ilario di Poitiers e San Martino di Tours, morì di dissenteria avendo quasi ottant'anni.

San Ferreolo di Limoges, vescovo di Limoges, assistette alle sue esequie. Due donne, possedute dal demonio, ne furono guarite. La salma di Sant'Aredio fu tolta dalla tomba da Saibrand, vescovo di Limoges, la domenica dopo quella delle Rogazioni, il 17 maggio 1181.

Bibliografia
  • (FR) Texte d'Alban Butler, Vies des Pères, des martyrs et des autres principaux saints, traduction de l'abbé Godescard, Toulouse, 1808.
Collegamenti esterni