Santa Giovanna di Valois
Santa Giovanna di Valois, O.Ann.M. Religiosa | |
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Santa | |
Prima regina di Francia | |
Età alla morte | 40 anni |
Nascita | Nogent-le-Roi 23 aprile 1464 |
Morte | Bourges 4 febbraio 1505 |
Professione religiosa | 26 maggio 1504 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 21 aprile 1617, da Benedetto XIV |
Canonizzazione | 28 maggio 1950, da Pio XII |
Ricorrenza | 4 febbraio |
Regina consorte di Francia | |
In carica | 7 aprile 1498 - dicembre 1498 |
Predecessore |
Anna di Bretagna |
Successore |
Anna di Bretagna |
Altri titoli | Duchessa d'Orléans Duchessa di Berry |
Casa reale | Valois |
Padre | Luigi XI di Francia |
Madre | Carlotta di Savoia |
Consorte | |
Figli | nessuno |
Nel Martirologio Romano, 4 febbraio, n. 10:
|
Santa Giovanna di Valois, o di Francia (Nogent-le-Roi, 23 aprile 1464; † Bourges, 4 febbraio 1505), è stata una regina consorte, religiosa e fondatrice francese dell'Ordine della Santissima Annunciazione della beata Vergine Maria. È stata la prima regina di Francia.
Biografia
Figlia del re di Francia Luigi XI e di Carlotta di Savoia, nacque il 23 aprile 1464 a Nogent-le-Roy, con gran delusione del padre che desiderava un maschio; il 19 maggio dello stesso anno, a ventisei giorni di età, fu dal padre fidanzata a suo cugino, di soli due anni, Luigi di Orléans,il futuro Luigi XII, che sposò nel 1476.
Non di bel aspetto e claudicante, a cinque anni è relegata a Linières (Berry) dove il suo maggior piacere è di conversare con la benedetta Vergine. A sei anni, invitata dal re a scegliersi un confessore, si mette a pregare e ode una voce:
Per le piaghe di mio Figlio tu avrai la madre.
Scelse il francescano Giovanni de la Fontaine. A sette anni si sente investita di una missione mariana: Prima di morire fonderai una Religione in mio onore. E così facendo mi darai gran piacere e mi renderai un servizio. Dopo l'annullamento del suo matrimonio (1498), ottenne il titolo di duchessa di Berry.
Malgrado Maria di Clèves, madre del duca d'Orléans, vi si oppose, Luigi XI impose il matrimonio (il contratto è firmato da lui il 21 agosto 1476 e da Maria di Clèves il 28), celebrato a Montrichard l'8 settembre 1476.
Da subito fu trascurata dal marito, che non visse con lei che qualche giorno a Linières; durante i tre anni di prigionia del marito, Giovanna visse ritirata e fece la sua entrata solenne a Orléans, dopo la liberazione del consorte nel 1493. Fu nuovamente abbandonata quando Luigi seguì Carlo VIII in Italia (1494-1495).
Alla morte di Carlo VIII il marito divenne re con il nome di Luigi XII. In questa nuova veste il consorte decise di far annullare il matrimonio per poter sposare la vedova di Carlo VIII.
Venne così avviato il processo canonico di nullità del matrimonio, con la la motivazione che il matrimonio non era stato consumato, secondo la versione del marito, mentre lei affermava il contrario. Giovanna allora pretese il ramentum veritatis che Luigi XII non esitò a concedere: Giovanna si inchina e il 17 dicembre di quell'anno l'annullamento è pronunciato.
Giovanna confiderà più tardi al suo confessore:
« | In guel momento nostro Signore mi fece la grazia che quando udii la notizia, mi mise nel cuore il convincimento che Dio aveva permesso ciò affinché io potessi fare del bene, come avevo tanto desiderato. Ho considerato che ero rimasta con il re mio marito per ventidue anni, durante i quali non avevo potuto fare gran che di bene, né alcuna di quelle cose che avevo desiderio di fare; ora però potrò prendermi la rivincita e varrà la pena di vivere virtuosamente visto che sono sottratta alla soggezione di un uomo. » |
Il 26 dicembre 1498, divenne duchessa di Berry; in questa nuova veste iniziò una vita di mortificazioni corporali e di grande generosità, dimostrandosi anche una buona amministratrice del suo ducato. La peste scoppiata tra il 1499 e il 1500 le permise di dare la misura della sua carità.
In quel periodo mosse i primi passi per la fondazione di un nuovo Ordine mariano femminile. Il 21 maggio 1500 troviamo già il suo confessore a Tours in cerca di novizie. Ne raccolse infatti undici, dai nove ai quattordici anni, primizie dell'Annunziata, che la buona duchessa adottò, visitandole ogni sera e associandole alle sue devozioni.
Fece seguito l'elaborare della regola guidata dalla sua voce interiore:
« | Fa scrivere tutto ciò che nel Vangelo è scritto che io ho fatto in questo mondo, fanne una regola trovando il modo di farla approvare dalla Sede apostolica. E sappi che, per tutti coloro che la vorranno osservare, ciò significherà essere nella grazia di Gesú mio figlio e mia e sarà la via sicura per adempire ai desideri di mio figlio e miei. » |
Docile a questa ispirazione padre Gabriele prende dal Vangelo i dieci capitoli che parlano della Vergine e articola su di essi la Regola che è approvata dalla duchessa e che il padre Morin porta a Roma per l'approvazione. papa Alessandro VI avrebbe voluto approvarla, ma alcuni cardinali fecero notare che il concilio Laterano IV aveva deciso la proibizione di nuovi Ordini e quindi la nuova regola fu rifiutata.
Rientrando in Francia padre Morin ne perde il testo e di ciò Giovanna rimane profondamente turbata, padre Gabriele si rimise all'opera e dopo averne redatto un nuovo testo si portò lui stesso a Roma per perorarne l'approvazione. Inizialmente a Roma si ebbe la stessa reazione, ma poi, in seguito a un sogno significativo, il principale oppositore rinuncia alle sue obiezioni e nel febbraio 1501 la Regola è approvata.
Nell'agosto 1502 Giovanna decise di costruire un convento. Il 20 ottobre 1502 cinque giovinette prendono l'abito dalle mani stesse della duchessa assistita dai padri Gabriele e Girardo.
In poco tempo la comunità giunge a comprendere ventuno religiose e Caterina Gauvinelle di Amboise, diviene la prima madre ancella. Quanto a Giovanna, pur emettendo la professione il 26 maggio 1504, a titolo privato, resta nel mondo fedele al suo sovrano.
Il 3 dicembre 1503, con lettere patenti firmate a Lione, Luigi XII aveva approvato la fondazione della sua carissima e amatissima cugina Giovanna di Francia, duchessa di Berry prendendo il convento sotto la sua protezione e salvaguardia speciale.
Il 21 novembre 1504 le religiose entrano in clausura. Il 22 gennaio 1505, colpita da un grave malessere, Giovanna fa murare la porta di comunicazione col convento; dal 2 febbraio non può più comunicarsi e muore la sera del 4.
Culto
Sin dal 1514 papa Leone X consentì alle monache dell'ordine da lei fondato di celebrarne la memoria; papa Benedetto XIV l'ha proclamata beata il 21 aprile 1742 ed è stata canonizzata il 28 maggio 1950 da papa Pio XII.
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | |
Giovanna di Valois | Luigi XI di Francia | Carlo VII di Francia | Carlo VI di Francia | Carlo V di Francia |
Giovanna di Borbone | ||||
Isabella di Baviera | Stefano III di Baviera | |||
Taddea Visconti | ||||
Maria d'Angiò | Luigi II d'Angiò | Luigi I d'Angiò | ||
Maria di Blois-Châtillon | ||||
Iolanda di Aragona | Giovanni I di Aragona | |||
Iolanda di Bar | ||||
Carlotta di Savoia | Ludovico di Savoia | Amedeo VIII di Savoia | Amedeo VII di Savoia | |
Bona di Berry | ||||
Maria di Borgogna | Filippo II di Borgogna | |||
Margherita III delle Fiandre | ||||
Anna di Lusignano | Giano di Cipro | Giacomo I di Cipro | ||
Helvis di Brunswick-Grubenhagen | ||||
Carlotta di Borbone | Giovanni I di Borbone-La Marche | |||
Caterina di Vendôme |
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