Antipapa Felice V
Amedeo VIII di Savoia Cardinale · Antipapa | |
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Ambito piemontese, Ritratto di Amedeo VIII di Savoia (XVIII secolo), olio su tela; Torino, Venaria Reale | |
Età alla morte | 67 anni |
Nascita | Chambéry 4 settembre 1383 |
Morte | Thonon-les-Bains 6 gennaio 1451 |
Sepoltura | Torino, Cappella della Sacra Sindone |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 23 aprile 1449 da Niccolò V |
Consacrazione vescovile | mai consacrato |
Creato Cardinale |
23 aprile 1449 da Niccolò V (vedi) |
Cardinale per | 1 anno, 8 mesi e 13 giorni |
Eletto Antipapa | 5 novembre 1439 |
Insediamento | 24 luglio 1440 |
Fine pontificato | 7 aprile 1449
(9 anni e 153 giorni) |
Opposto a | |
Sostenuto da | ecclesiastici scismatici al Concilio di Basilea |
Scomunicato da | papa Eugenio IV |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Amedeo VIII di Savoia detto il Pacifico (Chambéry, 4 settembre 1383; † Thonon-les-Bains, 6 gennaio 1451) è stato un antipapa e cardinale francese. Fu conte (fino al 1416) e poi Duca di Savoia, Principe di Piemonte e Conte d'Aosta, Ginevra, Moriana e Nizza fino al 1440. Dal 5 novembre 1439 al 7 aprile 1449 fu antipapa, con il nome di Felice V; ma già nel 1434 si era ritirato a vita monastica, fondando l'Ordine Militare di San Maurizio, che si trasformò poi in Ordine Mauriziano.
Gli anni giovanili
Nato a Chambery da Amedeo VII di Savoia e da Bona di Berry, rimase presto orfano di padre quando, nel 1391, il Conte Rosso morì durante una caccia al cinghiale. Non pochi avanzarono accuse infamanti sulla famiglia e sulla corte per un possibile avvelenamento di Amedeo VII, tanto è che il Conte Rosso morì maledicendo fantomatici assassini che era convinto di vedere. Rimasto solo, Amedeo VIII all'inizio si appoggiò alla nonna, Bona di Borbone ma, quando essa venne allontanata per gli intrighi di palazzo, egli si ritrovò circondato dai nobili della corte piemontese. La madre Bona di Berry venne costretta a risposarsi in Borgogna e non rivedette mai più il figlio. Presero allora il sopravvento gli aderenti al partito borgognone di Filippo II l'Ardito, il quale impose il matrimonio dell'adolescente con la figlia Maria. Dichiarato maggiorenne, e quindi adatto a governare, in occasione del matrimonio, Amedeo VIII iniziò ad occuparsi delle faccende dello stato soltanto dopo il 1400.
Politica di Amedeo VIII
Piccolo, affetto da una grave forma di strabismo e balbuziente, Amedeo era un personaggio schivo e chiuso. In politica dimostrò una grande prudenza, una grande calma che gli valsero il soprannome di "Pacifico". Dopo aver sostenuto i cugini d'Acaja-Piemonte contro i marchesi del Monferrato, egli ottenne la città di Domodossola, ove gli abitanti scontenti del regime visconteo si erano ribellati apertamente. Riuscì poi ad ottenere dall' Imperatore Sigismondo la trasformazione della contea in ducato nel 1416, evento salutato nel paese con grandi feste. Nel 1430 promulgò gli Statuta Sabaudiae, un corpus che raccoglieva le leggi degli stati da lui retti. Negli Statuta si trovano anche le prime disposizioni contro gli ebrei nei territori della Savoia.
Eppure, Amedeo era stanco della politica e delle difficoltà che essa comporta: dopo aver portato il ducato ad una grande floridità, decise di abbandonare tutto e si ritirò nell'abbazia di Ripaglia da lui stesso fondata. Sotto il suo regno fu fondata l'Università di Torino, auspice il Principe Ludovico di Savoia-Acaia (1408).
Amedeo VIII Papa
La carriera di Amedeo VIII sembrava essere destinata a terminare con la sua rinuncia al potere a favore del figlio Ludovico, eppure il suo nome tornò alla ribalta quando i padri conciliari si riunirono a Basilea. Le controversie col papa Eugenio IV erano decisamente accese (tacciato di simonia ed eresia), al punto che il concilio venne diviso: a Ferrara si riunì il pontefice, a Basilea rimasero però molti vescovi e cardinali che, dichiarando il papa decaduto il 24 maggio 1438, procedettero all'elezione di un nuovo pontefice. La tiara fu offerta proprio ad Amedeo VIII che in quei tempi risiedeva ancora a Ripaglia, sul Lago di Ginevra. Il duca non voleva diventare papa. Non era propriamente un religioso e non s'intendeva di teologia. Ma le proposte dei conciliari furono tanto adulatorie e petulanti che, alla fine, Amedeo si vide costretto ad accettare l'alto incarico. Scelse per sé il nome di Felice V.
Il popolo, che lo considerava da sempre un saggio, iniziò a deriderlo, burlandosi dei suoi abiti pontificali. In realtà non si recò mai a Roma al soglio pontificio: restò tra la Svizzera e la Savoia e concesse raramente udienze e ancor meno si faceva vedere in giro. Quando morì Eugenio IV e gli successe Nicolò V, egli cedette alle richieste del pontefice romano di abbandonare la tiara e lo scisma terminò quando si dimise spontaneamente "per favorire l'unità dei cristiani" (7 aprile 1449). Il 23 aprile successivo ottenne in cambio il titolo cardinalizio della Sede suburbicaria di Sabina e la carica di Decano del collegio cardinalizio. Felice V può essere considerato l'ultimo antipapa nella storia della Chiesa.
La fine di Amedeo VIII
Ceduto il titolo pontificale, Amedeo si ritirò nuovamente a Ripaglia. Continuò ancora, come già faceva in precedenza, a consigliare il figlio Ludovico in politica. Quando morì, il 6 gennaio 1451, venne sepolto nella sua abbazia. Un secolo dopo, Emanuele Filiberto di Savoia trasferì le sue ceneri, insieme a quelle di Amedeo VII nella Cappella della Sacra Sindone a Torino.
Cardinali nominati da Felice V
L'antipapa Felice V tenne cinque concistori nel corso dei quali nominò 25 cardinali.
Per approfondire, vedi la voce Concistori dell'antipapa Felice V |
Matrimonio e discendenza
Il 30 ottobre 1401 Amedeo VIII sposò Maria di Borgogna (1380-1428) (1380 – 1428), figlia di Filippo l'Ardito, duca di Borgogna e di Margherita III delle Fiandre. Dal matrimonio nacquero:
- Margherita (1405 – 1418)
- Antonio (†1407)
- Antonio (†1408)
- Maria (1411 – 1469), andata sposa nel 1427 a Filippo Maria Visconti (1392 – 1447), duca di Milano
- Amedeo (1412 – 1431), principe di Piemonte (1424 – 1431)
- Ludovico di Savoia (1413 – 1465), duca di Savoia, conte d'Aosta e di Nizza, principe del Piemonte
- Bona (1415 – 1430)
- Filippo (1417 – 1444), conte di Ginevra
- Margherita di Savoia (1416 – 1479), andata sposa:
Onorificenze
Gran Maestro dell'Ordine del Collare | |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Ginevra | Successore: | |
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François de Meez, O.S.B. Clun. | 7 marzo 1444 - 7 gennaio 1451 | Pierre de Savoye |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Sabina | Successore: | |
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Basilio Bessarione | 1449 - 1451 | Isidoro di Kiev |
Predecessore: | Decano del Collegio cardinalizio | Successore: | |
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Giovanni Berardi di Tagliacozzo | 23 aprile 1449 - 6 gennaio 1451 | Francesco Condulmer |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|
- Cardinali vescovi di Sabina-Poggio Mirteto
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