Sede inquisitoria di Malta

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La Sede inquisitoria di Malta fu istituita dalla Santa Sede nel 1561. Già nel biennio 1557-58 è attestata la presenza di un commissario dell'Inquisizione romana, Angelo Zampa, poi inquisitore a Milano. Alla fine del XVI secolo anche a Malta, governata dal 1530 dall'ordine religioso del Cavalieri di Malta, si era verificata una certa diffusione del protestantesimo e fu contro questi protestanti, che avevano formato la Confraternita dei Buoni Cristiani che furono istruiti i primi processi. In seguito l'attività inquisitoriale a Malta seguì l'evoluzione generale di quella degli altri tribunali dipendenti dall'Inquisizione romana, concentrandosi sempre di più sul controllo dei comportamenti dei fedeli ma anche contro la stregoneria e poi contro la Massoneria.

Gli inquisitori generali di Malta ebbero la particolarità di non essere membri di ordini religiosi. Si trattò perlopiù di prelati che facevano a Malta i primi passi nel loro cursus honorum: molti furono in seguito consultori del Sant'Uffizio, nunzi e cardinali e due di loro furono eletti papi (Fabio Chigi col nome di Alessandro VII e Antonio Pignatelli col nome di Innocenzo XII). In effetti l'Inquisitore era un rappresentante di Roma a tutto tondo, presso una nazione retta da un Gran Maestro che dal 1607 era anche principe del Sacro Romano Impero e per la Chiesa con una dignità ecclesiastica simile a quella di un cardinale. L'inquisitore era una sorta di ministro plenitenziario pontificio e svolgeva tra l'altro anche le funzioni di nunzio.

L'Inquisizione di Malta, per la particolarità del suo governo, fu una delle poche sedi inquisitoriali a mantenersi molto attiva nel Settecento. Cessò di esistere nel 1798, allorché l'ultimo inquisitore fu richiamato a Roma dal ministro degli esteri della Repubblica Romana.

Cronotassi degli inquisitori generali[1]

Note
Collegamenti esterni
  • Inquisizione di Malta, sito siusa.archivi.beniculturali.it, online