Stefano Brancaccio

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Stefano Brancaccio
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 64 anni
Nascita Napoli
18 gennaio 1618
Morte Viterbo
8 settembre 1682
Sepoltura Duomo di Viterbo
Conversione
Appartenenza
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Consacrazione vescovile 9 maggio 1660 dal card. Francesco Barberini (cardinale 1623)
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Cardinale
1º settembre 1681 da Innocenzo XI (vedi)
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Cardinale per 1 anno e 7 giorni
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Eventi
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Stefano Brancaccio (Napoli, 18 gennaio 1618; † Viterbo, 8 settembre 1682) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nato a Napoli. Figlio di Carlo Brancaccio, consigliere regio, e di Mariana de Pisa Ossorio, fu destinato alla vita ecclesiastica. Fratello di Emmanuele Brancaccio, vescovo di Ariano. Il suo cognome è anche elencato come Brancati. Nipote del cardinale Francesco Maria Brancaccio (1633). Gli altri cinque cardinali della famiglia furono: Landolfo Brancaccio (1294); Niccolò Brancaccio, pseudocardinale dell'antipapa Clemente VII (1378); Rinaldo Brancaccio (1384); Luigi Bonito (1408); e Tommaso Brancaccio, pseudocardinale dell'antipapa Giovanni XXIII (1411).

Formazione e attività prelatizia

Giovanissimo si trasferì a Roma, dove studiò sotto la tutela dello zio cardinale. Ottenne il dottorato in utroque iure, diritto canonico e diritto civile, nel 1640.

Governatore di Cesena, dicembre 1643, Spoleto, 1644-1648; Camerino, dal 29 gennaio 1648 al dicembre 1649; Iesi, dal dicembre 1651 al 1654; Perugia, 23 ottobre 1658. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia. Elettore del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia, 1659. Prelato della S.C. della Sacra Consulta. Nominato inquisitore a Malta, il 9 dicembre 1654, non occupò mai l'incarico perché mentre si apprestava a recarsi sull'isola, si ammalò a Napoli e poi, il papa morì, e nella primavera del 1645, tornò a Roma. Prelato Domestico. Assistente alla cappella papale.

Sacerdozio: ordinato (nessun'altra informazione trovata).

Episcopato

Eletto arcivescovo titolare di Adrianopoli il 5 maggio 1660, consacrato il 9 maggio 1660, nella chiesa di San Lorenzo in Damaso, dal cardinale Francesco Barberini seniore. Nunzio apostolico in Toscana, 9 giugno 1660; arrivò nelle sue nunziature il 19 giugno successivo. Abate commendatario di Sant'Angelo de Frigillo, 1662. Nunzio a Venezia, 17 luglio 1666, prese possesso della nunziatura il 19 agosto successivo. Consultore della Sacra Consulta; del Sant'Uffizio, del Viaggio Apostolico a Roma e la Congregazione "super statu regularium". Segretario della Congregazione del Concilio Tridentino, 1668-1670. Trasferito alla sede di Viterbo e Toscanella, con titolo personale di arcivescovo, il 2 giugno 1670; succedette allo zio cardinale Francesco Maria, il quale, essendosi dimesso volontariamente, trattenne la maggior parte delle rendite del vescovado. Ne inaugurò l'episcopato con la pubblicazione di una lettera pastorale stampata a Viterbo nel 1670. Successivamente, restaurò la cattedrale a proprie spese e la dotò di alcune entrate.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 1º settembre 1681, ricevette la berretta rossa e il titolo di Santa Maria della Pace, il 22 settembre 1681.

Morte

Morto l'8 settembre 1682, alle ore 22, a Viterbo. Esposto e sepolto nel duomo di Viterbo. I suoi eredi eressero un monumento funebre in sua memoria e quella di suo zio, il cardinale Francesco Maria, nella chiesa di Sant'Angelo in Nido, a Napoli. Il 29 ottobre 1690, nell'edificio adiacente a quella chiesa, fu inaugurata, in conformità alle loro disposizioni testamentarie, la Brancacciana, che fu la prima biblioteca pubblica di Napoli. I suoi fondi furono costituiti dalle ricche raccolte librarie dei due cardinali.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Inquisitore generale di Malta Successore: Emblem Holy See.svg
Federico Borromeo iuniore 9 dicembre 1654 - 7 aprile 1655 Giulio Degli Oddi I
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Federico Borromeo iuniore {{{data}}} Giulio Degli Oddi
Predecessore: Governatore di Perugia e dell'Umbria Successore: Emblem Holy See.svg
Vitaliano Visconti 23 ottobre 1658 - 9 maggio 1660 Pompeo Varese I
II
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Vitaliano Visconti {{{data}}} Pompeo Varese
Predecessore: Arcivescovo titolare di Adrianopoli di Emimonto Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Giovanni de Torres 5 maggio 1660 - 2 giugno 1670 Francesco Nerli il Giovane I
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Giovanni de Torres {{{data}}} Francesco Nerli il Giovane
Predecessore: Nunzio apostolico nel Granducato di Toscana Successore: Emblem Holy See.svg
Antonio Pignatelli 9 giugno 1660 - 17 luglio 1666 Lorenzo Trotti I
II
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Antonio Pignatelli {{{data}}} Lorenzo Trotti
Predecessore: Nunzio apostolico per Venezia Successore: Emblem Holy See.svg
Giacomo Altoviti 8 luglio 1666 - 10 aprile 1668 Lorenzo Trotti I
II
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Giacomo Altoviti {{{data}}} Lorenzo Trotti
Predecessore: Segretario della Congregazione del Concilio Successore: Emblem Holy See.svg
Francesco Paolucci 10 aprile 1668 - 2 giugno 1670 Rannuzio Pallavicino I
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Francesco Paolucci {{{data}}} Rannuzio Pallavicino
Predecessore: Vescovo di Viterbo e Tuscania
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: BishopCoA PioM.svg
Francesco Maria Brancaccio 2 giugno 1670 - 8 settembre 1682 Urbano Sacchetti I
II
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Francesco Maria Brancaccio {{{data}}} Urbano Sacchetti
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria della Pace Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giacomo Filippo Nini 22 settembre 1681 - 8 settembre 1682 Carlo Barberini I
II
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con
Giacomo Filippo Nini {{{data}}} Carlo Barberini
Voci correlate