Gregorio Antonio Maria Salviati
Gregorio Antonio Maria Salviati Cardinale | |
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Età alla morte | 71 anni |
Nascita | Roma 12 dicembre 1722 |
Morte | Roma 5 agosto 1794 |
Sepoltura | Roma, nella Chiesa di Santa Maria sopra Minerva |
Ordinato diacono | mai |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | mai nominato |
Creato Cardinale |
23 giugno 1777 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 17 anni, 1 mese e 12 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Gregorio Antonio Maria Salviati (Roma, 12 dicembre 1722; † Roma, 5 agosto 1794) è stato un cardinale italiano.
Biografia
Nacque a Roma, secondo dei sei figli di Giovanni Vincenzo Salviati, duca di Giuliano e Anna Maria Boncompagni Ludovisi, nobile famiglia fiorentina. Pronipote del cardinale Giacomo Boncompagni (1695) [1], da parte di madre. Cognato dei cardinali Alessandro Lante (1816); Troiano Acquaviva d'Aragona (1732); e Giovanni Battista Caprara (1792). Altri cardinali della famiglia furono Giovanni Salviati (1517); Bernardo Salviati, O.S.Io.Hieros. (1561); Antonmaria Salviati (1583)[2] e Alamanno Salviati (1730)[3].
Formazione e attività prelatizia
Educato e istruito nelle scienze come si conveniva alla sua elevata condizione, entrò a servizio della Santa Sede, nella prelatura romana. Cameriere segreto di Sua Santità nel marzo 1745, esercitò la mansione di Referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia dal 22 maggio 1749. Prelato domestico di Sua Santità, giugno 1749. Relatore della S.C. del Buon Governo nel luglio 1749. Visitatore Apostolico delle carceri. Prelato della S.C. del Concilio Tridentino, Inquisitore generale di Malta da gennaio 1754 al 1759. Vice-Legato di Avignone dal 5 dicembre 1759 al 1766; Commissario generale delle Armi dall'ottobre 1766, Chierico della Camera Apostolica e suo uditore generale dall'aprile 1775. Fu vicario di Santa Maria in Cosmedin, abate commendatario di San Salvatore, di Arezzo nel dicembre 1772, di Santa Maria delle Macchie a Camerino nell'agosto 1776.
Cardinalato
Venne creato cardinale diacono nel concistoro del 23 giugno 1777 da Pio VI; ricevette il cappello rosso tre giorni dopo e la diaconia di Santa Maria della Scala il 28 luglio. Concessa la dispensa per essere cardinale diacono senza ricevere gli ordini minori, il suddiaconato e il diaconato il 27 agosto 1777, in seguito prorogata più volte fino al rinnovo del 24 gennaio 1792. Assegnato a diverse SS. CC. divenne abate commendatario di Sant'Andrea d'Ardenza di "San Clemente di Orticamo" a Pisa e di "Santa Maria delle Casse" a Firenze nel luglio dello stesso anno. Protettore del Regno d'Irlanda e del Collegio Irlandese in Roma nel gennaio 1781, dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali nell'agosto 1783; dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme nel febbraio 1787, di Terra Santa nel dicembre 1788, nonché di numerose chiese, confraternite, istituti religiosi, sette terre della Santa Sede e quattro università. Optò per la diaconia di Santa Maria in Cosmedin il 27 settembre 1780, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura di Grazia il 10 novembre seguente.
Optò per la diaconia di Santa Maria in Via Lata il 29 novembre 1790. Cardinale protodiacono Dopo lo scoppio della Rivoluzione in Francia, fu chiamato a far parte, insieme ai cardinali Gian Francesco Albani, Vitaliano Borromeo, Leonardo Antonelli, Filippo Campanelli e Guglielmo Pallotta, della Congregazione per gli Affari di Francia, che avrebbe dovuto esaminare la situazione successiva alla promulgazione della Costituzione Civile del Clero e orientato le difficili decisioni del papa. Fu lodato per la sua pietà e zelo religioso, nonché per la sua generosità verso i poveri.
Morte
Sofferente da sei mesi per gravi malattie, morì il 5 agosto 1794, all'età di 71 anni, nel palazzo Salviati a Roma, dopo aver ricevuto i sacramenti della Chiesa e la benedizione apostolica. Esposto nella Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, dove ebbero luogo i funerali, celebrati dal cardinale Giovanni Battista Caprara fu deposto in tre bare e sepolto nella tomba della sua famiglia nella cappella di Sant'Antonino, arcivescovo di Firenze, in quella stessa chiesa.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Inquisitore generale di Malta | Successore: | |
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Paolo Passionei | 1º gennaio 1754 - 5 dicembre 1759 | Angelo Maria Durini ch |
Predecessore: | Vice-Legato di Avignone | Successore: | |
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François-Marie de Manzi ch |
5 dicembre 1759 - 1º ottobre 1766 | François-Marie de Manzi |
Predecessore: | Uditore generale della Camera Apostolica | Successore: | |
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Marcantonio Marcolini | 2 maggio 1775 - 23 giugno 1777 | Giovanni de Gregorio |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria della Scala | Successore: | |
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Saverio Canale | 28 luglio 1777 - 27 settembre 1780 | Filippo Campanelli |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin | Successore: | |
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Pasquale Acquaviva d'Aragona | 27 settembre 1780 - 29 novembre 1790 | Fernando Spinelli |
Predecessore: | Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura di Grazia | Successore: | |
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Giovanni Costanzo Caracciolo | 10 novembre 1780 - 5 agosto 1794 | Giovanni Caccia Piatti |
Predecessore: | Cardinale protodiacono | Successore: | |
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Ignazio-Gaetano Boncompagni-Ludovisi | 9 agosto 1790 - 5 agosto 1794 | Vincenzo Maria Altieri |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Via Lata | Successore: | |
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Ignazio-Gaetano Boncompagni-Ludovisi | 29 novembre 1790 - 5 agosto 1794 | Vincenzo Maria Altieri |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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Voci correlate | |
- Referendari dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia
- Inquisitori generali di Malta
- Legati pontifici di Avignone
- Uditori della Camera Apostolica
- Cardinali diaconi di Santa Maria della Scala
- Cardinali diaconi di Santa Maria in Cosmedin
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- Cardinali diaconi di Santa Maria in Via Lata
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