Antonio Felice Zondadari
Antonio Felice Zondadari Cardinale | |
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Età alla morte | 83 anni |
Nascita | Siena 14 gennaio 1740 |
Morte | Siena 13 aprile 1823 |
Sepoltura | Duomo di Siena |
Ordinato diacono | 23 dicembre 1780 |
Ordinazione presbiterale | 16 marzo 1782 |
Nominato arcivescovo | 19 dicembre 1785 da Papa Pio VI |
Consacrazione vescovile | chiesa di Santa Caterina da Siena (Roma), 21 dicembre 1785 dal card. arc. Francesco Saverio de Zelada |
Creato Cardinale in pectore |
23 febbraio 1801 da Pio VII (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
28 settembre 1801 da Pio VII (vedi) |
Cardinale per | 21 anni, 6 mesi e 15 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Antonio Felice Zondadari o Chigi Zondadari (Siena, 14 gennaio 1740; † Siena, 13 aprile 1823) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Biografia
Nacque a Siena il 14 gennaio 1740. I genitori Giuseppe Flavio Chigi Zondadari, conte di San Quirico, e Violante Gori, erano di nobili famiglie e Antonio Felice era nipote di un cardinale suo omonimo.
Formazione e ministero sacerdotale
Si laureò all'Università di Roma in utroque iure il 23 luglio 1768. Tra il 1764 e il 1766 fu referendario presso il Supremo tribunale della Segnatura apostolica. Papa Clemente XIII, sul finire del suo pontificato, lo nominò governatore di Rieti, e poi dal 13 luglio 1775 all'aprile del 1776 di Benevento. Tra il 1777 e il 1785 fu delegato apostolico e inquisitore generale di Malta. Ricevette il diaconato il 23 dicembre 1780 e il 16 marzo 1782 venne ordinato sacerdote.
Ministero episcopale
Il 19 dicembre 1785 venne nominato arcivescovo titolare di Adana e fu consacrato il 21 dicembre successivo nella chiesa romana di Santa Caterina da Siena, per imposizione delle mani del Cardinale Segretario di Stato Francesco Saverio Zelada, assistito da mons. Orazio Mattei (Ch), arcivescovo titolare di Colossi e canonico del capitolo della basilica di Santa Maria Maggiore, e da mons. Francesco Saverio Cristiani(Ch), vescovo titolare di Porfireone e sacrestano papale.
Il 2 gennaio 1786 venne nominato assistente al soglio pontificio e fu accreditato come nunzio presso la corte di Bruxelles dei "governatori generali congiunti" dei Paesi Bassi austriaci, l'arciduchessa Maria-Cristina e il marito duca di Alberto di Sassonia-Teschen; sostituiva alla nunziatura il vescovo Ignazio Busca, futuro cardinale segretario di Stato. Tradizionalmente il nunzio per le Fiandre era anche vicario apostolico incaricato dell'alta giurisdizione spirituale per le Province Unite e la Gran Bretagna. Questi erano "paesi di missione apostolica" in quanto non intrattenevano rapporti diplomatici diretti con Roma sin dall'epoca della riforma protestante. La sua missione ebbe bruscamente fine, per volontà del Romano Imperatore Giuseppe II, nel 1787, in quanto mons. Zondadari venne accusato di aver combattuto il febronianesimo e fu sospettato di appoggio alla Rivoluzione del Brabante.
Espulso dalle Fiandre, cercò in un primo momento rifugio a Liegi per poi fare ritorno a Roma ove divenne segretario della Sacra Congregazione di Propaganda Fide nel 1789, entrando ufficialmente nella congregazione solo dal febbraio del 1791 e mantenendo la carica sino al 1795. Nel maggio del 1793 venne inoltre nominato arciprete della Basilica Vaticana.
Nel 1795 venne nominato arcivescovo di Siena, carica che tenne sino alla morte, avendo così l'onore di ricevere papa Pio VI nella città toscana mentre il pontefice si stava recando a Firenze nel febbraio 1798 dopo l'espulsione da Roma.
Cardinalato
Papa Pio VII lo elevò in pectore al rango di cardinale nel concistoro del 23 febbraio 1801, pubblicandone la nomina nel concistoro del 28 settembre 1801. Il 23 dicembre 1801 ricevette la berretta cardinalizia e il titolo di cardinale presbitero di Santa Balbina. Accolse nuovamente Pio VI a Siena durante il suo ultimo fatale viaggio di esilio in Francia.
Napoleone Bonaparte lo nominò cappellano della sorella Elisa, principessa di Lucca e Piombino. Fu uno dei quattordici "cardinali rossi",[1] cosi ricordati perché ebbero il privilegio di continuare a vestire l'abito cardinalizio, dato che il 2 aprile 1810 assistettero alla cerimonia religiosa delle seconde nozze fra Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d'Austria.
Rientrato in sede ebbe modo di accogliere papa Pio VII nel viaggio di rientro di questi a Roma. Resse ancora l'arcidiocesi per un decennio.
Morte
Morì il 13 aprile 1823 e i funerali si tennero nel Duomo di Siena dove è sepolto.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Francesco Saverio de Zelada
- Cardinale Antonio Felice Zodondari
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Adana | Successore: | |
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- | 19 dicembre 1785 - 1º giugno 1795 | Paul-Ambroise Frère de Villefrancon |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Belgio | Successore: | |
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Ignazio Busca | 3 gennaio 1786 - febbraio 1787 | Cesare Brancadoro |
Predecessore: | Superiore generale della Missione Olandese | Successore: | |
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Michael Causati | 3 gennaio 1786 - febbraio 1787 | Cesare Brancadoro |
Predecessore: | Segretario della Congregazione di Propaganda Fide | Successore: | |
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Stefano Borgia | 30 marzo 1789 - 1º giugno 1795 | Cesare Brancadoro |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Siena | Successore: | |
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Alfonso Marsili | 1º giugno 1795 - 13 aprile 1823 | Giuseppe Mancini |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Balbina | Successore: | |
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Alessandro Mattei | 23 dicembre 1801 - 13 aprile 1823 | Ercole Dandini |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Pio VII
- Vescovi di Adana
- Nunzi apostolici per il Belgio
- Segretari della Congregazione di Propaganda Fide
- Vescovi di Siena
- Cardinali presbiteri di Santa Balbina
- Presbiteri ordinati nel 1782
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1785
- Vescovi italiani del XVIII secolo
- Vescovi del XVIII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Francesco Saverio de Zelada
- Italiani
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- Concistoro 28 settembre 1801
- Concistoro 23 febbraio 1801
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