Vangelo della Risurrezione

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La Liturgia Vigiliare Vespertina di Rito Ambrosiano, nota impropriamente come "Messa Pre-Festiva" è, a tutti gli effetti, una celebrazione festiva, solenne apertura del Giorno del Signore con il suo inizio dal tramonto del sole del giorno precedente. È la Pasqua ebdomadaria di Risurrezione osservata fin dall'origine da tutte le generazioni cristiane.

Da tempo immemorabile le maggiori festività ambrosiane prevedono l'apertura vespertina con la "grande vigilia", che in modo analogo a quanto accade in ambito bizantino, inserisce la celebrazione eucaristica vigiliare nel canto dei vesperi, arricchito per l'occasione da una specifica lettura vigiliare.

In un tale contesto la celebrazione "quando ormai splendono le luci del primo giorno della settimana", non può concepirsi come una semplice anticipazione dell'adempimento del precetto festivo, ma rappresenta il solenne ingresso nel giorno del Signore, ossia nella Pasqua settimanale.

Per esprimere pienamente questa sua caratteristica originaria e quindi assumere la peculiarità di prima messa della Domenica, il celebrante, durante tutti i sabati dell'anno liturgico e alla vigilia di alcune feste e solennità, non deve mai omettere l'annuncio della Risurrezione di Gesù (Vangelo della Risurrezione), eccetto che in Quaresima, alle messe vespertine della Domenica in Albis Depositis, della I Domenica di Pasqua e dell'Ascensione, dove vengono letti brani evangelici come la Trasfigurazione (Lettura vigiliare). Durante la celebrazione della liturgia vigiliare vespertina dell'Epifania è annunciato il giorno della Pasqua.

Se il giorno di sabato coincide con la celebrazione di una solennità del Signore (Natale, Ottava nella Circoncisione, Epifania), le Messe vespertine prima e dopo i secondi Vespri sono della solennità e non prevedono mai la proclamazione del Vangelo della Resurrezione.

Se il giorno di sabato coincide con la celebrazione di una festa del Signore (Presentazione del Signore, Trasfigurazione del Signore, Esaltazione della Santa Croce e Visitazione della Beata Vergine Maria, qualora cadesse nel Tempo dopo Pentecoste), i secondi Vespri della medesima festa prevalgono sui primi Vespri della Domenica. Le celebrazioni eucaristiche serali (prima e dopo i secondi Vespri) mantengono, dunque, il formulario e le letture della festa e non possono essere celebrate secondo la forma vigiliare solenne. La proclamazione del Vangelo della Risurrezione[1] durante i riti di introduzione permette, tuttavia, di far risaltare meglio il carattere domenicale di tali celebrazioni, che sono da considerare a tutti gli effetti l’inizio della Pasqua settimanale. Analogamente, quando le feste di Santo Stefano, San Giovanni e dei Santi Innocenti cadono in sabato, le messe vespertine sono quelle del giorno che si celebra, ma non si omette nei riti di inizio il Vangelo della Risurrezione.

Note
  1. Esso corrisponderà a quello previsto per la domenica corrente.
Voci correlate
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