Ascensione del Signore

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Questa voce riguarda la solennità liturgica.
⇒  Se cercavi il fatto della vita di Gesù, vedi Ascensione di Gesù.
Ascensione del Signore
Andrea Mantegna 012.jpg
Andrea Mantegna, Ascensione di Gesù Cristo (1460 - 1464), tavola; Firenze, Galleria degli Uffizi
Solennità
Mistero celebrato Salita al cielo di Gesù Cristo.
Riferimenti
Periodo Tempo di Pasqua
Colore liturgico Bianco
Rito romano
Data

Data nel 2023: 21 maggio
Data nel 2024: 12 maggio

Data nel 2025: 01 giugno
Rito ambrosiano
Data

Data nel 2023: 18 maggio
Data nel 2024: 09 maggio

Data nel 2025: 29 maggio
Chiamata anche
  • Ascensio
  • Ἀναλῆψις, Analêpsis
  • Ἐπισοζωμένη, Episozoméne
Feste correlate Pasqua, Pentecoste
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, n. 9 (Festività mobile):
« Solennità dell'Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo, in cui egli, a quaranta giorni dalla risurrezione, fu elevato in cielo davanti ai suoi discepoli, per sedere alla destra del Padre, finché verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti. »

La festività dell'Ascensione commemora l'omonimo fatto della vita di Gesù: quaranta giorni dopo la sua Risurrezione ascese al cielo e sedette alla destra del Padre. Secondo la narrazione biblica l'episodio è narrato principalmente in Luca 24,50-53 e in Atti 1,3-11 .

Storia

La festività è molto antica, e viene attestata a partire dal IV secolo: Agostino la descrive come solennità diffusa già al suo tempo.

Negli scritti di San Giovanni Crisostomo e San Gregorio di Nissa l'Ascensione è talora citata; il Simbolo niceno-costantinopolitano ricorda tale episodio della vita di Gesù.

Nel testo Peregrinatio Aetheriae si parla della vigilia e della Festa dell'Ascensione celebrata nella grotta di Betlemme, dove nacque Gesù[3].

Date dell'Ascensione del Signore 2019-2029
Anno Chiesa cattolica
di Rito Romano
Chiesa cattolica
di Rito Ambrosiano
Ortodossia
2019 2 giugno 30 maggio 9 giugno
2020 24 maggio 21 maggio 31 maggio
2021 16 maggio 13 maggio 13 giugno
2022 29 maggio 26 maggio 5 giugno
2023 21 maggio 18 maggio 28 maggio
2024 12 maggio 9 maggio 16 giugno
2025 1 giugno 29 maggio 1 giugno
2026 17 maggio 14 maggio 24 maggio
2027 9 maggio 6 maggio 13 giugno
2028 28 maggio 25 maggio 28 maggio
2029 13 maggio 10 maggio 20 maggio

Durante il Concilio di Elvira (ca. 300-313) fu discussa la data in cui celebrare l'Ascensione, e fu deciso che non andasse commemorata né nel giorno di Pasqua, né in quello di Pentecoste.

Poiché infatti secondo il racconto degli Atti degli Apostoli, l'Ascensione di Gesù è avvenuta quaranta giorni dopo la Pasqua, ogni anno si celebra la festività dell'Ascensione in tale data. Poiché la Pasqua è una festa mobile, di conseguenza anche la data della festività dell'Ascensione varia.

In latino, l'Ascensione è detta Ascensio che significa salita.

La festa dell'Ascensione è di precetto. Nei tre giorni che precedono l'Ascensione viene celebrato il triduo, noto anche come Rogazioni.

L'Ascensione ha una festa di vigilia, e dal XV secolo un'ottava, che fu poi soppressa da Papa Leone XIII in favore della novena di Pentecoste.

Data della celebrazione

La Chiesa cattolica colloca la solennità dell'Ascensione quaranta giorni dopo la Pasqua, cioè il giovedì della sesta settimana del Tempo pasquale, ovvero quello successivo alla VI domenica di Pasqua. A seconda della data della Pasqua, la solennità dell'Ascensione può cadere tra il 30 aprile e il 3 giugno.

Giotto, Ascensione di Gesù Cristo (1303 - 1305), affresco; Padova, Cappella degli Scrovegni

Tra i paesi in cui tale giorno è considerato festività nazionale ci sono:

Nel caso tale data non sia riconosciuta in un Paese come festività, la Chiesa ne posticipa la celebrazione alla domenica successiva, la settima del Tempo di Pasqua.

Tra i paesi che si trovano in questa situazione abbiamo:

In Italia la festività civile venne soppressa nel 1977[4] e il 29 aprile 2008 è stato presentato al Parlamento un disegno di legge per il ripristino delle festività soppresse[5].

Il nome di questo giorno nelle varie lingue

L'Ascensione del Signore è chiamata nello stesso modo in tutte le lingue.

Liturgia della parola

Rito romano

L'ordinamento delle letture bibliche articolate in tre anni (A, B e C) a struttura ternaria, si differenziano solo per la seconda lettura e il vangelo. La Messa vigiliare vespertina utilizza i testi della Messa del giorno.

Anno A
Anno B
Anno C

Rito ambrosiano

Nel Rito ambrosiano il giorno proprio della celebrazione è il giovedì dopo quaranta giorni dalla Pasqua; tuttavia, per ragioni pastorali, è possibile celebrare la solennità alla domenica successiva. La Liturgia della Parola è la stessa presente nel Rito ambrosiano antico. Le uniche piccole differenze risiedono nella lunghezza dei brani, nel Salmo e nel Canto al Vangelo. L'ordinamento delle letture bibliche articolate in anno unico, cioè non in tre anni (A, B e C) come il Rito romano è a struttura ternaria. Questo è dovuto al fatto che la celebrazione avviene di giovedì, giorno feriale. La Messa vigiliare vespertina dell'Ascensione del Signore è introdotta dalla Lettura vigiliare presa da Atti 1,1-11 e prosegue con i testi liturgici della messa del giorno.

Periodo postconciliate dal 1976 al 2008

Dal 1976 fino al 2008, le comunità di Rito Ambrosiano hanno celebrato l'Eucaristia lungo l'anno (festiva e feriale) con un Messale Ambrosiano rinnovato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II completo e autonomo (a eccezione del Lezionario, ancora incompleto e supplementare rispetto al Lezionario Romano). Durante questo periodo le letture della solennità erano identiche a quelle del Rito romano e in tre anni (A, B e C)[6]. Unica differenza la seconda lettura, sempre Efesini 1,17-23 . Il nome delle letture avevano la stessa dicitura del Rito romano, ossia Prima lettura, Salmo responsoriale, Seconda lettura.

La Messa della vigilia aveva testi diversi rispetto il Rito ambrosiano moderno e il Rito romano:

Oppure:

Rito ambrosiano antico

Il messale di Rito ambrosiano antico riporta la solennità con la denominazione IN ASCENSIONE DOMINI NOSTRI JESU CHRISTI.

  • Lectio - At 1,8-14
  • Psalmellus[7] - dal Sal 113 Quis sicut Dominus Deus noster, qui in altis habitat, et humilia respicit in cælo, et in terra? Suscitans a terra inopem, et de stercore erigens pauperem. (Chi è come il Signore, nostro Dio, che siede nell’alto, e si china a guardare sui cieli e sulla terra? Solleva dalla polvere il debole, e dall’immondizia rialza il povero.)
  • Epistola - Ef 4,7-12
  • Halleluja - Ascendit Deus in jubilatione: *et Dominus in voce tubæ. (Ascende Dio tra le acclamazioni: il Signore al suono di tromba.)
  • Evangelium - Lc 24,36-53
  • Antiphona post Evangelium (Antifona dopo il Vangelo): Ascendo ad Patrem meum et Patrem vestrum, * Deum meum et Dominum vestrum: • et remittam vobis Paraclitum Spiritum. * Halleluja, halleluja. (Ascendo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Signore vostro: e manderò a voi lo Spirito Paraclito. Alleluia, alleluia.)

Successivamente all'antifona dopo il Vangelo, il celebrante stende solennemente la Sindone[8] e recita la preghiera utilizzata in ogni celebrazione eucaristica, denominata Oratio Super Sindonem (Orazione sulla Sindone):

(LA) (IT)
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« Exaltationem conditionis humanæ substantiæ conditor respice, Deus: ut tua dignatione mundati, sacramentis magnæ pietatis aptemur. » « Guarda, o Dio, come hai esaltata la natura umana, che tu hai creata: affinché, purificati per la tua grazia, veniamo resi degni dei sacramenti, in cui è tanta pietà. »
({{{4}}})

Nella Chiesa Ortodossa

Ambito russo, Icona con Ascensione (XIV secolo), tavola

Nella Chiesa Ortodossa l'Ascensione è una delle 12 grandi feste. La data della celebrazione è stabilita a partire dalla data della Pasqua secondo il calendario ortodosso.

Essa è conosciuta sia con il termine greco Analepsis (salire su), sia con Episozomene (salvezza). Quest'ultimo termine sottolinea che Gesù salendo al cielo ha completato l'opera della Redenzione.

Questa solennità è celebrata con una vigilia di tutta la notte, una celebrazione in cui vengono recitati i Vespri, il Mattutino e l'Ora Prima.

Il giorno che precede l'Ascensione è l'ultimo giorno della festa di Pasqua.

Il giovedì dell'Ascensione, la chiesa ortodossa commemora anche i Santi Martiri di Persia (XVII secolo)

L'Ascensione è seguita dalla sua ottava.

La domenica che segue l'Ascensione è detta dei Padri della Chiesa del Primo concilio ecumenenico di Nicea. Questo concilio formulò il Credo che afferma:

« (Gesù) è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. »

Il periodo di celebrazioni termina il venerdì prima di Pentecoste. Il giorno successivo è il sabato della Commemorazione dei defunti.


Note
  1. Comprendendo nel calcolo anche la stessa domenica di Pasqua.
  2. Il Calendario Ambrosiano consente che, nei luoghi dove l'Ascensione non è festa civile, se ne possano riproporre, a discrezione dei pastori, eucologia e letture in una o più celebrazioni della Domenica dopo l'Ascensione.
  3. Louis Duchesne op. cit., pp. 491-515
  4. Con la legge 5 marzo 1977, n. 54, cessarono di essere considerate festive in Italia, agli effetti civili, oltre al giorno dell'Ascensione, quello del Corpus Domini (primo giovedì successivo alla seconda domenica di Pentecoste), l'Epifania (6 gennaio), il giorno di San Giuseppe (19 marzo), il giorno dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno). Inoltre furono spostate rispettivamente alla prima domenica di giugno ed alla prima di novembre le celebrazioni della Festa della Repubblica (2 giugno) e dell'Unità Nazionale (ex Festa della Vittoria della prima guerra mondiale, 4 novembre). Otto anni dopo, con il D.P.R. 792/1985, veniva ripristinata, sempre agli effetti civili, la festività dell'Epifania e, limitatamente al Comune di Roma, quella dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Nel 2001 ridivenne festivo anche il 2 giugno, al quale fu riportata la celebrazione della Festa della Repubblica.
  5. Ascensione, San Giuseppe, Corpus Domini, Santi Pietro e Paolo e il lunedì di Pentecoste. Al 2009 erano stati presentati alla Camera e al Senato già più di 10 disegni di legge in tal senso.
  6. Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi op. cit.
  7. Il Salmello è un Salmo cantato e abbreviato che di solito ha relazione con le verità contenute nella Lettura. Serve a meditare sulla lettura appena proclamata.
  8. Velo che copre le Oblate, il pane e il vino posti sull'altare per il sacrificio.
Bibliografia
  • (EN) Louis Duchesne, Christian Worship. Its Origin and Evolution. A Study of the Latin Liturgy Up to the Time of Charlemagne, ed. cit. Londra, Kessinger, 1903, Whitefish, 1903
  • Piccolo messale ambrosiano festivo, Tipografia G. De Silvestri, Milano, 1957
  • Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi, Messale Ambrosiano Festivo, Edizioni Piemme, 1986
Voci correlate
Collegamenti esterni