Annunciazione (Beato Angelico, Cortona)

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1leftarrow.png Voce principale: Annunciazione a Maria.
Cortona MuDi BAngelico Annunciazione 1430-bis.jpg
Beato Angelico, Pala d'altare con Annunciazione e Storie della vita di Maria Vergine (1430 ca.), tempera su tavola
Annunciazione di Cortona
Opera d'arte
Stato

bandiera Italia

Regione Stemma Toscana
Regione ecclesiastica Toscana
Provincia Arezzo
Comune

Cortona

Località
Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro
Parrocchia o Ente ecclesiastico
Ubicazione specifica Museo Diocesano
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Cortona
Luogo di provenienza Chiesa di San Domenico, Cappella dell'Annunziata
Oggetto pala d'altare
Soggetto San Gabriele arcangelo annuncia a Maria la nascita di Gesù; Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre; Storie della vita di Maria Vergine
Datazione 1430 ca.
Datazione
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Ambito culturale ambito fiorentino
Autore

Beato Angelico (Guido di Pietro) e bottega

Altre attribuzioni
Materia e tecnica tempera su tavola
Misure h.175 cm; l. 180 cm
Iscrizioni
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note

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Collegamenti esterni
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26Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te". 29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine"....
34Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". 35Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio". 38Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.
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L'Annunciazione è una pala d'altare, eseguita nel 1430 circa, a tempera su tavola, dal Guido di Pietro, detto Beato Angelico, proveniente dalla Cappella dell'Annunziata nella Chiesa di San Domenico a Cortona ed oggi custodita presso il Museo Diocesano della stessa città toscana.

Descrizione

Beato Angelico, Annunciazione (part. Maria Vergine annunciata), 1430 ca., tempera su tavola

L'Annunciazione di Cortona, che conserva la cornice originaria, è indicata come il primo capolavoro dell'artista, che, se si accetta la datazione anteriore di quest'opera, fece da modello per una fortunata serie di dipinti con lo stesso soggetto eseguite da Beato Angelico.

Pannello centrale

Il pannello centrale presenta due scene.

Annunciazione

La scena è ambientata in un portico rinascimentale, immerso in un giardino fiorito e recintato (hortus conclusus) che allude alla verginità consacrata ed alle virtù di Maria.

Il loggiato presenta:

  • colonne corinzie, che ricordano le opere classicistiche di Brunelleschi, magari filtrate dall'esperienza di Michelozzo;
  • sullo sfondo si apre una parete con archi su peducci, sotto uno dei quali si trova l'apertura che dà accesso alle stanze interne, dove si vede il baldacchino rosso appena scostato di un letto a cassone;
  • il soffitto decorato da uno splendido cielo stellato;
  • il pavimento è di marmo con incrostazioni dipinte, un efficace effetto già inserito dall'artista nel Trittico di san Pietro martire (1428 - 1429).

Nella scena dell'Annunciazione compaiono:

  • san Gabriele arcangelo è appena atterrato e porta l'annuncio divino alla Madonna. L'Arcangelo con la mano destra indica Maria Vergine, fissandola, e con la sinistra il cielo, intendendo il mittente del messaggio che reca e sottolineando il tono declamatorio; egli indossa una splendida veste rosa (colore che nella liturgia significa gioia), decorata da ricami d'oro e inserti di pietre preziose. Il tenue e luminoso colore si accorda perfettamente con gli altri colori del dipinto, e riesce ad esaltarsi tramite gli effetti cangianti della luce. Le sue ali, variamente dipinte e punzonate, riflettono sottilissimi raggi di luce che intensificano l'effetto decorativo.
  • Maria Vergine, rispondendo con un cenno d'inchino e con le braccia incrociate al petto, alla chiamata divina, rovescia la disobbedienza del peccato originale e dà inizio alla redenzione accogliendo il Figlio di Dio nel suo grembo. Ella è seduta su un seggio coperto da un sontuoso drappo dorato, avvolta in mantello blu e con un libro appoggiato su un ginocchio: richiamo simbolico alle Sacre Scritture che si avverano grazie alla sua accettazione, come sottolinea anche la figura del profeta a monocromo che si sporge, con un cartiglio, dal medaglione sopra il capitello centrale. L'abito di Maria allude nel blu intenso e nei risvolti verdi alla fede e alla speranza, mentre in rosso la tunica e il drappo del talamo nuziale indicano l'amore perfetto.
  • Colomba dello Spirito Santo vola verso Maria Vergine.

Cacciata dal Paradiso terrestre

Nel dipinto, all'estremità sinistra in alto, si svolge la scena con la Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre, primo momento di rottura tra l'uomo e Dio che è ricomposto proprio dall'accettazione di Maria.

Nel giardino si trovano una serie di piante disegnate con estrema precisione calligrafica, secondo l'attenzione ai dettagli minuti più tipica del gotico internazionale e del Rinascimento. Tra le numerose specie si riconoscono alcune piante simboliche, come:

  • rose bianche, simbolo di purezza;
  • rose rosse, simbolo della passione di Cristo;
  • palma, albero che indica la gloria dopo la morte e il martirio, poiché fiorisce solo dopo aver perso tutte le fronde ed essere, apparentemente, morta.

Predella

Il dipinto conserva anche la predella originale, in larga parte ritenuta autografa del maestro. Vi sono raffigurate cinque Storie di Maria Vergine

Inoltre, in corrispondenza dei pilastrini laterali della cornice sono presenti due scene della Leggenda di san Domenico di Guzmán:

Angelico, annunciazione di cortona, predella, natività della vergine.jpg Cortona MuDi BAngelico Annunciazione Predella.02 1430.jpg Cortona MuDi BAngelico Annunciazione Predella.03 1430.jpg Cortona MuDi BAngelico Annunciazione Predella.04 1430.jpg Cortona MuDi BAngelico Annunciazione Predella.05 1430.jpg Cortona MuDi BAngelico Annunciazione Predella.06 1430.jpg Angelico, annunciazione di cortona, predella.jpg

Beato Angelico, Predella con Storie di Maria Vergine e di san Domenico di Guzmán (1430 ca.), tempera su tavola

Iscrizioni

Nel dipinto sono presenti tre iscrizioni latine, che sviluppano un vero e proprio dialogo tra i due personaggi, secondo tre passi evangelici segnati in sequenza, che non rispettano l'ordine della Vulgata, ma intessono invece una singolare botta e risposta fra san Gabriele arcangelo e la Madonna, seguendo la direzione di chi le pronuncia:

Beato Angelico, Annunciazione (part. San Gabriele arcangelo annunciante), 1430 ca., tempera su tavola
« Sp[iritu]s S[anctus] sup[er]ve[n]iet i[n] te. »
  • Maria Vergine (con le lettere capovolte, per far comprendere la direzione della risposta:
« Ecce ancilla Do[mi]n[i fiat mihi secundum] v[er]bu[m] tuum. »
« Virt[us] Alti[s]si[mi] obu[m]brabit tibi »

Il dialogo fra l'Arcangelo e Maria Vergine iscritto sulla tavola in lettere dorate, che seguono la direzione di chi le pronuncia, accompagnando i gesti dei due protagonisti e riguardano l'azione dello Spirito Santo (visibile in forma di colomba radiosa)per opera del quale Gesù Cristo prende carne nel grembo della Madonna.

Notizie storico-critiche

Il dipinto fu commissionato da Giovanni di Cola di Cecco, mercante di tessuti e membro della Confraternita di San Domenico, titolare della Cappella dell'Annunziata, nella Chiesa di San Domenico di Cortona, dove vi rimase fino all'inizio del XIX secolo, quando venne trasferito nella Chiesa del Gesù, attuale sede del Museo Diocesano di Cortona.

Bibliografia
  • Gabriele Bartz, Beato Angelico, col. "Maestri dell'Arte Italiana", Editore Konemann, Colonia 1998, pp. 48, 50 - 53, ISBN 9783829045476
  • Carlo Bertelli et. al., Storia dell'Arte Italiana, vol. 2, Editore Electa-Bruno Mondadori, Milano 1990, pp. 182 - 183 ISBN 9788842445227
  • Guido Cornini, Beato Angelico, Editore Giunti, Firenze 2000, p. 24 - ISBN 9788809016026
  • Serena Nocentini (a cura di), Museo Diocesano di Cortona. Guida alla visita del museo e alla scoperta del territorio. Ediz. multilingue, Editore Polistampa, Firenze 2012, pp. 50 - 53 ISBN 9788859611189
  • Chiara Pasqualetti, Il Quattrocento in Italia. Da Masaccio a Piero della Francesca: l'armonia ritrovata, Editore San Paolo, Palazzolo sull'Oglio 2003, pp. 36 - 38
  • Eleonora Sandrelli, Il Beato Angelico a Cortona (l'Annunciazione e il Trittico), Editore Fiesolano, San Giovanni Valdarno 2013 ISBN 9788887368680
  • Rolf Toman, Arte italiana del Rinascimento: architettura, scultura e pittura, Editore Könemann, Colonia 1998, pp. 250 - 251 ISBN 9783829020404
  • Rolf Toman, Il Gotico: architettura, scultura e pittura, Editore Könemann, Colonia 1998, pp. 452 - 453 ISBN 9783829025652
  • Angelico Venturino Alce, Angelicus pictor: vita, opere e teologia del Beato Angelico, Editore Studio Domenicano, 1993. ISBN 88-7094-126-4
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 25 agosto 2019 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.