Museo Diocesano di Cortona
Museo Diocesano di Cortona | |
Beato Angelico, Pala d'altare con Annunciazione e Storie della vita di Maria Vergine (1430 ca.), tempera su tavola | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Toscana |
Regione | Toscana |
Provincia | Arezzo |
Comune | Cortona |
Diocesi | Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro |
Indirizzo |
Piazza Duomo, 1 52044 Cortona (AR) |
Telefono | +39 0575 62830 |
Fax | +39 0575 4027300 |
Posta elettronica | museodiocesano.cortona@diocesi.arezzo.it |
Proprietà | Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | Dipinti, metalli, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | Accoglienza al pubblico, audioguide, biglietteria, bookshop, didattica, organizzazione di eventi e mostre temporanee, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo 1° | ex Chiesa del Gesù |
Datazione sede 1° | 1498 - 1505 |
Sede Museo 2° | Oratorio della Compagnia Laicale del Buon Gesù |
Fondatori | mons. Giuseppe Francolini |
Data di fondazione | 25 aprile 1945 |
Il Museo Diocesano di Cortona (Arezzo), collocato nell'l'ex Chiesa del Gesù (1498 e il 1505) e nell'Oratorio della Compagnia Laicale del Buon Gesù, è stato inaugurato il 25 aprile 1945, per volontà del vescovo Giuseppe Francolini (1932 - 1978), per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta e da altre chiese del territorio diocesano.
Storia
Un primo nucleo del Museo venne istituito nel 1923, in occasione del quarto centenario della morte di Luca Signorelli, quando fu progettata una più adeguata sistemazione della raccolta museale, fondata essenzialmente sulle opere del celebre artista cortonese.
Nel 1939, per volontà del vescovo Giuseppe Franciolini, si dette il via all'arricchimento della raccolta con alcune opere conservate in Cattedrale, alle quali si sarebbero aggiunti oggetti liturgici provenienti dalla diocesi cortonese.
Nel 1945 fu inaugurato il Museo, con la costruzione del nuovo edificio adiacente alla Chiesa del Gesù. Nel 1981 venne ampliata la sede espositiva al fine di garantire una più opportuna fruizione delle opere in essa conservate, cercando, allo stesso tempo, di preservare l'eleganza dell'originaria struttura architettonica.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in sette sale espositive distribuite su due livelli, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dal II al XX secolo.
Ingresso
All'ingresso è esposto:
- Sarcofago romano con Combattimento tra Dioniso e le Amazzoni (seconda metà del II secolo d.C.), in marmo, ritrovato nel 1247 in un'area nei pressi della Concattedrale ed utilizzato come sepoltura del beato Guido Vagnottelli (1187 - 1247), uno dei compagni cortonesi di san Francesco d'Assisi. Nel 1945, traslate in un'urna le spoglie del beato e collocate in Duomo, il sarcofago fu trasferito al Museo.
Sala I - Ex sacrestia
Nell'ex sacrestia si conservano opere senesi, fra cui si ricordano:
- Dossale dipinto con Santa Margherita da Cortona e storie della sua vita (fine del XIII secolo), tempera su tavola, di ambito senese, proveniente dal Monastero di Santa Chiara.[1]
- Madonna con Gesù Bambino in trono e angeli (1330 ca.), tempera su tavola, di Pietro Lorenzetti, proveniente dalla Concattedrale.[2]
- Gesù Cristo crocifisso (1325 - 1335), tempera su tavola sagomata, di Pietro Lorenzetti, proveniente dalla Chiesa del Gesù.[3]
- Salita di Gesù Cristo al monte Calvario (metà del XIV secolo), affresco staccato, attribuito a Pietro Lorenzetti, proveniente dalla Chiesa di Santa Margherita.
- Madonna con Gesù Bambino (1336 ca.), tempera su tavola, attribuita a Niccolò di Segna, proveniente dalla Chiesa di Santa Margherita.
Sala II - Ex Chiesa del Gesù
Nell'ex Chiesa del Gesù, che presenta uno splendido soffitto ligneo a cassettoni intagliati e dorati (1536), opera dello scultore cortonese Michelangelo d'Egidio detto il "Mezzanotte", sono esposti:
- Gesù Cristo crocifisso (1330 ca.), tempera su tavola sagomata, di Pietro Lorenzetti, proveniente dalla Chiesa di San Marco.[4]
- Pala d'altare con Annunciazione (1430 ca.), tempera su tavola, di Beato Angelico, proveniente dalla Chiesa di San Domenico; sulla predella, Storie della vita di Maria Vergine.[5][6]
- Polittico con Madonna con Gesù Bambino tra san Nicola di Bari, san Michele arcangelo, san Giovanni Battista e santa Margherita d'Ungheria; San Gabriele arcangelo annunciante; Agnello di Dio; Madonna annunciata (1434), tempera su tavola, di Stefano di Giovanni detto il Sassetta, proveniente dalla Chiesa di San Domenico.[7]
- Polittico con Madonna con Gesù Bambino tra san Matteo, san Giovanni Battista, san Giovanni evangelista e santa Maria Maddalena; San Gabriele arcangelo annunciante; Crocifissione; Madonna annunciata (1438), tempera su tavola, di Beato Angelico, proveniente dalla Chiesa di San Domenico.
- Trittico con San Bernardino da Siena, san Francesco d'Assisi e sant'Antonio da Padova (1470), tempera su tavola, eseguito da Domenico di Michelino, proveniente dalla Chiesa di San Francesco.[8]
- Assunzione di Maria Vergine tra angeli, apostoli, san Benedetto da Norcia e santa Scolastica, (1470 - 1475 ca.), tempera su tela, di Pietro Dei detto Bartolomeo della Gatta, proveniente dalla Chiesa di San Domenico.[9]
- Fonte battesimale (1474), in marmo, attribuito al cortonese Ciuccio di Nuccio, proveniente dalla Concattedrale.
Sala III - Luca Signorelli
La sala, dedicata a Luca Signorelli (1445 ca. – 1523), ospita alcuni dei suoi capolavori realizzati per le principali chiese cortonesi, eseguiti da lui o dalla bottega. Si ricordano:
- Compianto su Gesù Cristo morto, Storie della vita di Gesù Cristo(predella), 1502, tempera su tavola, di Luca Signorelli, proveniente dalla Chiesa di Santa Margherita.[10]
- Madonna con Gesù Bambino tra san Francesco d'Assisi, san Ludovico di Tolosa, san Bonaventura da Bagnoregio e sant'Antonio da Padova (1510 - 1515 ca.), tempera su tavola, di Luca Signorelli ed aiuti.
- Comunione degli apostoli (1512), tempera su tavola, proveniente dall'altare maggiore della Chiesa del Gesù, di Luca Signorelli.[11]
- Assunzione di Maria Vergine fra santi ed apostoli (1519 - 1520), tempera su tavola, di Luca Signorelli e bottega.[12]
- Immacolata Concezione e profeti ((1521 - 1523), tempera su tavola, di Luca e Francesco Signorelli, proveniente dalla Chiesa del Gesù.[13]
- Adorazione dei pastori ((1522 ca.), tempera su tavola, della bottega di Luca Signorelli.[14]
Sala IV - Dalla Controriforma al XVIII secolo
La sala ospita tre splendide pale d'altare:
- Madonna in gloria tra san Giovanni Battista e santa Caterina d'Alessandria (1566), olio su tela, attribuita a Federico Zuccari.[15]
- Estasi di santa Margherita da Cortona (1701), olio su tela, di Giuseppe Maria Crespi detto lo Spagnoletto, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Nuova.[16]
- Miracolo di san Francesco di Paola (1750), olio su tela, di Francesco Cappella detto Daggiù, proveniente dalla Chiesa di San Filippo.
Sala V - Oratorio
Attraverso lo scalone monumentale, opera di Filippo Berrettini (1645), si accede al sottostante Oratorio della Compagnia Laicale del Buon Gesù, riservato alle riunioni e alle cerimonie dei confratelli. Nell'oratorio, decorato con un ciclo di dipinti murali, commissionati nel 1555 a Giorgio Vasari e in gran parte eseguiti ad affresco, sotto la sua direzione, da Cristoforo Gherardi detto il "Doceno", che raffigurano:
- Sacrifici dell'Antico Testamento;
- Trasfigurazione;
- Discesa di Gesù Cristo al Limbo;
- Conversione di san Paolo;
- Virtù.
Inoltre, nell'ambiente si possono ammirare:
- Coro (1517), in legno intagliato, di Vincenzo di Pietro Paolo da Cortona.
- Gruppo scultoreo con il Compianto su Gesù Cristo morto (doc. 1519), terracotta policroma, attribuito a Bernardino Covatti.
Sala VI - Parato Passerini
Nella sala sono esposti i pregevoli paramenti sacri, fra i quali si notano:
- Parato liturgico Passerini (1517 - 1526), costituito da 13 pezzi (casula, dalmatica, tonacella, piviale, due stole, tre manipoli, paliotto, banda coprileggio e borsa di corporale), di manifattura fiorentina, in velluto laminato d'oro e broccato con l'applicazione di ricami realizzati su disegni di Andrea del Sarto e Raffaellino del Garbo, proveniente dalla Concattedrale. Il parato venne commissionato dal cardinale Silvio Passerini per essere indossato dal papa Leone X nella sua visita a Cortona.
Sala VII - Tesoro della Concattedrale
La sala espone preziosi oggetti liturgici, provenienti prevalentemente dal Tesoro dalla Concattedrale, tra i quali spiccano:
- Croce processionale (fine del XII secolo), in rame dorato, inciso e bulinato, di bottega toscana, proveniente dal Palazzo Tommasi.
- Calice Casali (seconda metà del XIV secolo), in rame dorato, argentato e smalti, del senese Michele di Tomè, proveniente dalla Chiesa di Santa Margherita.
- Reliquiario Vagnucci (1457), in oro, argento, rame, smalti, cristallo di rocca, paste vitree, perle e pietre dure, di Giusto da Firenze, proveniente dalla Concattedrale.
Serie di cartoni preparatori della "Via Crucis"
Completa il percorso museale, una serie di quattordici cartoni preparatori, collocati lungo lo scalone monumentale, raffiguranti:
- Via Crucis (1944), in guazzo e pastello su cartone, dell'artista cortonese Gino Severini, commissionati dal vescovo Giuseppe Franciolini, per la strada che dal centro storico conduce alla Chiesa di Santa Margherita.
Galleria fotografica
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Note | |
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Bibliografia | |
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