Baldassarre Carrari il Giovane
Baldassarre Carrari Laico | |
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Età alla morte | 56 anni |
Nascita | Forlì 1460 post |
Morte | Forlì 1516 |
Baldassarre Carrari, detto il Giovane[1] (Forlì, 1460 post; † Forlì, 1516), è stato un pittore italiano, conosciuto anche come Baldassarre da Forlì.
Biografia
Formazione e prime opere
Baldassarre Carrari, figlio di Matteo, nacque a Forlì poco dopo il 1460.
La sua attività, documentata tra il 1486 e il 1516, sembra essersi svolta esclusivamente tra la città natale e Ravenna, fondendo influenze differenti e tuttavia conservando una sua personale linea stilistica che ne fecero una figura caratteristica dell'arte romagnola fra il XV e il XVI secolo.
Non si hanno notizie circa la sua formazione giovanile, tuttavia alcuni dipinti a lui attribuiti farebbero ritenere che in un primo tempo il Carrari si sia stato influenzato da modelli ferraresi, anche se però è evidente che il pittore, come altri artisti suoi conterranei, ha conosciuto ben presto, e in modo diretto, la pittura veneta. Tra le prime opere vanno ricordate:
- Sacra Famiglia con un angelo (1485 ca.), olio su tavola, attualmente conservata al Walters Art Museum di Baltimora (USA).[2][3]
- Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro (1485 - 1499 ca.), tavola, ora nella collezione Luzzetti a Firenze:[4] l'opera riporta la firma dell'artista "BAL. FOR. PIN. (Balthasar Foroliviensis pinxit), ma anche una datazione "MD" (1500) che alla maggioranza degli studiosi appare inverosimile, soprattutto se messa a confronto con altre opere coeve del pittore.
L'inizio della sua produzione artistica è legato alla realizzazione di uno dei capolavori: la pala d'altare eseguita per il Duomo di Ravenna e costituita da due tavole che solo recentemente sono state attribuite al Carrari e riunite nell'attuale allestimento del Museo Arcivescovile, dopo che per secoli erano state separate. Risale, infatti, al 1605, da una visita pastorale, l'ultima attestazione che le vedeva riunite sull'altare di San Matteo.[5] I due dipinti raffigurano:
- nel pannello centrale, Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Matteo, santa Caterina d'Alessandria, santa Barbara e sant'Apollinare;
- nella lunetta, Pietà.[6]
La pala ravennate sembra essere una delle opere più antiche della produzione pittorica del Carrari, dove si rifà all'opera di Melozzo da Forlì ed al Maestro dei Baldraccani. La presenza di forme spezzate, la stilizzazione e l'asprezza cromatica, nonché la mancanza di unità compositiva richiamano l'adesione a caratteri ferraresi, quali quelli di Ercole de Roberti e di Lorenzo Costa. Non mancano altresì rimandi all'arte veneziana.
A Ravenna
Il Carrari, che era già stato a Ravenna nel 1486, e vi ritornò a varie riprese, deve aver conosciuto personalmente Nicolò Rondinelli (1450 ca. – 1510) una decina di anni dopo, e l'impressione ricevuta - destinata a cambiare progressivamente il suo stile - sarà ribadita nel 1498 quando vedrà nel Duomo di Forlì un'opera realizzata l'anno precedente dal pittore ravennate raffigurante:
- San Sebastiano (1497), tavola.[7]
È in questi anni, infatti, che s'innestano sugli elementi stilistici veneto-ferraresi giovanili e sui successivi modelli di Marco Palmezzano nuovi accenti rondinelliani riscontrabili in un perfezionamento dei toni ed in una maggiore finezza compositiva.
Ad un primo e secondo soggiorno ravennate sono assegnabili quattro dipinti su tavola, eseguiti fra il 1490 ed 1510, attualmente esposti alla Pinacoteca Comunale, che presentano:
- Compianto su Gesù Cristo morto.[8][9]
- Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro[10]
- Pietà[11]
- Discesa di Gesù Cristo al Limbo[12]
Maturità artistica e ultimi anni
L'ascendenza del Rondinelli, invece, è maggiormente riscontrabile nelle opere della maturità quali:
- San Girolamo penitente (1500 - 1515 ante), tavola, ora alla Pinacoteca di Forlì: opera dove l'influsso rondinelliano è sovrapposto anche al ricordo dello stile del Palmezzano.[13]
- Madonna con Gesù Bambino tra san Girolamo e san Sebastiano (1500 - 1515 ca.), tavola.[14][15][16]
- Madonna con Gesù Bambino in trono tra una santa martire e san Sebastiano (1510 - 1516), tavola esposta alla Pinacoteca Comunale di Ravenna, proveniente dall'Ospedale di Cervia:[17][18]
L'influsso rondinelliano si manifesta ormai del tutto assorbito a partire dal 1510, ovvero dalla realizzazione della pala raffigurante:
- Madonna con Gesù Bambino tra san Giacomo Maggiore e san Lorenzo proveniente dalla Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, dove i tratti della Vergine sono di inconfondibile influenza belliniana. Elementi di chiara matrice veneta, evidenti nell'addolcimento dei tratti, continuano a convivere con l'asprezza cromatica e con la scarsa unità compositiva derivate dall'arte ferrarese.
L'opera più complessa e riassuntiva del percorso artistico del Carrari e l'unico punto di riferimento cronologico, poiché completa di data e firma, è rappresentato dalla pala raffigurante:
- Incoronazione di Maria Vergine con san Benedetto da Norcia, san Mercuriale, san Giovanni Gualberto e san Bernardo degli Uberti (1512), tavola eseguita per l'altare maggiore della Basilica di San Mercuriale ed attualmente conservata presso la Pinacoteca Civica di Forlì.[19]
Ultima opera, e di alta qualità, che compendia la cultura artistica del pittore forlives, è la pala di Longana, raffigurante:
- Sant'Apollinare in trono tra san Sebastiano e san Rocco (1516 ante), tavola: opera, nella quale amplia i modelli di riferimento ma, contrariamente a quanto si pensi, li assimila fino a farli suoi e a reinterpretarli in modo del tutto equilibrato.
Morì a Forlì fra il 1 gennaio e il 14 febbraio 1516.
Cronologia delle opere
Elenco delle principali Opere d'Arte di Baldassarre Carrari | |||||||||||
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Immagine | Oggetto | Oggetto d'insieme | Soggetto | Titolo | Materia e tecnica |
Dimensioni cm |
Datazione | Collocazione | Località | Stato | Attribuzione e note |
Dipinto | Sacra Famiglia con un angelo | olio su tavola | 70.5×46,7 | 1485 ca. | Walters Art Museum | Baltimora | Stati Uniti | Bibliografia | |||
Dipinto | Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro | tavola | 136×102 | 1485 - 1499 ca. | Collezione Luzzetti | Firenze | Italia | Firmata | |||
Dipinto | Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Matteo, santa Caterina d'Alessandria, santa Barbara e sant'Apollinare | Sacra conversazione | tavola | 1489 - 1516 ca. | Museo Arcivescovile | Ravenna | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Pietà | tavola | 1489 - 1516 ca. | Museo Arcivescovile | Ravenna | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro | tempera su tavola | 110×114 | 1490-1510 | Pinacoteca Comunale | Ravenna | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Compianto su Gesù Cristo morto | tempera su tavola | 210×153 | 1500 - 1510 | Pinacoteca Comunale | Ravenna | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Pietà | tempera su tavola | 114×110 | 1500 - 1510 | Pinacoteca Comunale | Ravenna | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Discesa di Gesù Cristo al Limbo | tempera su tavola | 160×119 | 1502 - 1510 | Pinacoteca Comunale | Ravenna | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | San Girolamo penitente | tavola | 109×63 | 1500 - 1515 ante | Pinacoteca Civica | Forlì | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Madonna con Gesù Bambino tra san Girolamo e san Sebastiano | tavola | 1500 - 1515 ca. | Asta Sotheby's (fino al 2007) | Milano | Italia | Bibliografia, attribuita anche a Nicolò Rondinelli | ||||
Pala d'altare | Madonna con Gesù Bambino in trono tra una santa martire e san Sebastiano | Pala di Cervia | tavola | 180x138 | 1510 - 1516 | Pinacoteca Comunale | Ravenna | Italia | Bibliografia, attribuita anche a Nicolò Rondinelli | ||
Pala d'altare | Incoronazione di Maria Vergine con san Benedetto da Norcia, san Mercuriale, san Giovanni Gualberto e san Bernardo degli Uberti | tavola | 345×198 | 1512 | Pinacoteca Civica | Forlì | Italia | Firmata | |||
Pala d'altare | Sant'Apollinare in trono tra san Sebastiano e san Rocco | Pala di Longana | tavola | 1516 ante | Chiesa di Sant'Apollinare | Longana di Ravenna | Italia | Bibliografia |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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