Beata Ascensione di San Giusepppe Sánchez Romero
Beata Ascensione di San Giusepppe Sánchez Romero, O.P. Religiosa · Martire | |
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al secolo Isabella | |
Beata | |
Età alla morte | 75 anni |
Nascita | Huéscar 9 maggio 1861 |
Morte | Asunción de San José 17 febbraio 1937 |
Professione religiosa | 2 ottobre 1885 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 18 giugno 2022, da Francesco |
Ricorrenza | 17 febbraio |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale o di riferimento (EN) Scheda su gcatholic.org Scheda su santiebeati.it |
Beata Ascensione di San Giusepppe Sánchez Romero, al secolo Isabella (Huéscar, 9 maggio 1861; † Asunción de San José, 17 febbraio 1937) è stata una religiosa e martire spagnola.
Cenni biografici
Isabel Sánchez Romero nacque a Huéscar (diocesi di Guadix, Spagna) il 9 maggio 1861, penultima di otto figli. Il battesimo fu celebrato nella chiesa parrocchiale locale il 13 maggio e ricevette la cresima l'11 novembre seguente.
Isabel visse l'infanzia e l'adolescenza nella sua famiglia, di condizioni economiche piuttosto modeste, ricevendo una buona educazione umana e cristiana. Si unì alle monache Domenicane compiuti diciassette anni, entrando nel convento di La Consolación nel suo paese natale, assumendo il religioso di Asunción de San José (Ascensione di San Giusepppe) per onorare san Giuseppe. Emise la professione solenne dei voti il 2 ottobre 1885.
Nel suo convento, dove trascorse il resto della sua vita, la si ricorda per la sua natura obbediente e silenziosa, gran lavoratrice, pronta ad aiutare le consorelle nei loro doveri. Fin dall'infanzia soffrì di una malattia rara che creava ferite dolorose di cui non si lamentava mai nonostante forti dolori.
Lo scoppio della guerra civile in Spagna a metà degli anni 30 vide un'intensa ondata di sentimenti antireligiosi e fu anche testimone di un periodo di terrore che vide i conventi sciolti e sacerdoti e suore catturati e giustiziati.
Le suore presero la decisione di lasciare il loro convento e rifugiarsi tra i loro amici. Suor Asunción de San José si rifugiò presso suoi parenti. Il 16 febbraio 1937 fu arrestata dalle forze armate comuniste rivoluzionarie. I miliziani la sottoposero a maltrattamenti, senza nessun riguardo per la sua avanzata età e le cattive condizioni di salute, con l'intento di farla bestemmiare, la suora si rifiutò e i suoi carcerieri decisero di ucciderla, il mattino seguente, con gli altri prigionieri, tra cui suo nipote Florencio.
Fu portata fuori città nei pressi del cimitero per l'esecuzione. Suor Asunción de San José, che non smise mai di pregare durante tutto il calvario, fu l'ultima ad essere giustiziata, dopo aver assistito all'esecuzione di tutti gli altri; i carnefici decisero di non spararle ma di ucciderla per lapidazione. Le ultime parole della vittima furono lunga vita a Cristo Re!.
Culto
Il processo di beatificazione di suor Asunción de San José si aprì il 5 luglio 1995 dopo che la congregazione delle Cause dei Santi emise il nihil obstat che permise alla diocesi di Guadix di avviare un'indagine diocesana sulla sua vita e santità il 5 dicembre seguente e che si concluse il 18 marzo di due anni dopo. La C.C.S. procedette alla ratifica il 19 febbraio 1999 per il proseguimento del processo a Roma. Nel frattempo l'allora postulante della famiglia domenicana, fra Gianni Festa, redasse il dossier ufficiale Positio.
Il consiglio degli storici approvò la causa di beatificazione il 10 giugno 2018 e il consiglio dei teologi si espresse pure positivamente il 23 ottobre seguente, mentre i cardinali e i vescovi membri del C.C.S fornirono il loro assenso il 10 dicembre 2019.
Papa Francesco firmò il decreto l'12 dicembre 2019 stabilendo che suor Asunción de San José' fu uccisa in odium fidei.[1] Ciò significava che poteva essere beatificata senza che un miracolo sia stato accertato per sua intercessione. La beatificazione, programmata per il 19 settembre 2020, fu rinviata a causa della pandemia.
La beatificazione è stata celebrata a Siviglia il 18 giugno 2022 dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della congregazione delle Cause dei Santi. Presenti alla cerimoglia, tra gli altri, gli arcivescovi di Siviglia e Burgos; i vescovi di Almería, Canarias, Guadix, León, Madrid, Palencia e Siviglia; il Maestro Generale dell'Ordine dei Predicatori, padre Gerard Francisco Timoner; il priore provinciale dei Domenicani della provincia di Hispania e presidente di CONFER Spagna, e il postulatore generale dell'Ordine dei Predicatori fra Massimo Mancini. Con suor Asunción de San José sono stati beatificati fra Angelo Marina Álvarez e 19 Compagni e fra Giovanni Aguilar Donis e 5 compagni[2].
Note | |
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