Beato Luigi Boccardo
Beato Luigi Boccardo Presbitero | |
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Beato | |
Età alla morte | 74 anni |
Nascita | Moncaglieri 9 agosto 1861 |
Morte | Torino 9 giugno 1936 |
Ordinazione presbiterale | 7 giugno 1884 dall'arcivescovo Gaetano Alimonda |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 12 aprile 2003, da Giovanni Paolo II |
Beatificazione | 14 aprile 2007, da Benedetto XVI |
Ricorrenza | 9 giugno |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Beato Luigi Boccardo (Moncaglieri, 9 agosto 1861; † Torino, 9 giugno 1936) è stato un presbitero e fondatore italiano delle Figlie di Gesù Re.
Vita
Nacque settimo dei dieci figli di Gaspare Boccardo e di Giuseppina Malerba, il cui primogenito era Giovanni Ottavio, che da sacerdote gli fu guida ed esempio, nelle varie tappe della vita consacrata. Infatti, fu Giovanni a convincere i riluttanti genitori ad accogliere la vocazione sacerdotale di quel secondo figlio e fu sempre lui a pagare la retta degli studi.
Nell'ottobre 1875 Luigino, com'era chiamato in casa, entrò nel Seminario di Giaveno, dove vestì l'abito clericale il 23 settembre 1877 e dove frequentò la quarta e quinta ginnasio, dopo aver superato un violento tifo, che l'aveva portato alla soglia della morte. Nell'autunno del 1877 il chierico Luigi Boccardo, entrò per lo studio della filosofia, nel Seminario di Chieri, dove era direttore spirituale il fratello maggiore.
Dopo due anni Luigi passò al Seminario Teologico di via XX Settembre a Torino, qui trovò come padre spirituale il canonico, poi Beato Giuseppe Allamano (1851-1926) una delle tante sante figure che hanno vivacizzato la vita spirituale di Torino e del Piemonte, a cavallo dei due XIX e XX secolo.
Fu ordinato sacerdote il 7 giugno 1884 dal cardinale arcivescovo Gaetano Alimonda; il giorno dopo celebrò la sua prima messa nella parrocchia d'origine a Moncalieri, alla presenza commossa dei genitori, dei numerosi fratelli e sorelle, del parroco e fedeli.
Il 12 aprile 1886, il canonico Giuseppe Allamano, chiamò don Luigi Boccardo come vicerettore e padre spirituale dello storico Convitto Ecclesiastico della Consolata a Torino, fondato nel 1817 dal teologo don Luigi Guala. Il prestigioso Convitto, scuola di teologia basata sulla dottrina di san Francesco di Sales e di sant'Alfonso Maria de' Liguori, in contrapposizione con la morale rigorista, sarà determinante nella storia della Chiesa torinese; quasi tutti i sacerdoti, santi, beati, venerabili, servi di Dio del XIX secolo, che resero splendente la Chiesa di Torino, provenivano da questo Convitto Ecclesiastico, che ebbe come rettore dal 1849 al 1860, san Giuseppe Cafasso.
Il 30 dicembre 1913, il fratello Giovanni Maria, prevosto di Pancalieri e fondatore dell'Ospizio per non vedenti e delle Suore figlie di San Gaetano morì, indicandolo come successore alla guida delle opere da lui fondate.
Cedendo alle insistenze di quanti gli chiedevano di erigere una chiesa aperta ai fedeli presso la Casa delle Suore, alla fine intraprese i lavori di edificazione del Santuario di Gesù Re, il Santuario fu consacrato il 24 ottobre 1931 dal cardinale Maurilio Fossati.
Da anni il canonico Boccardo era il direttore spirituale dell'Istituto delle Cieche e aveva potuto così conoscere alcune giovani desiderose della vita consacrata, aveva cercato di indirizzarle presso qualche monastero, ma a causa della cecità erano state rifiutate.
Il 18 gennaio 1932, egli comunicò la sua decisione alle ragazze non vedenti dell'Istituto, alcune di esse si sarebbero consacrate a Dio con il titolo di Figlie di Gesù Re, il nuovo ramo contemplativo delle Povere Figlie di S. Gaetano, con il compito di pregare per la Chiesa, per il Papa, per i sacerdoti, specie quelli in crisi; il 29 ottobre 1932 ci fu la vestizione delle prime suore non vedenti.
Presagendo l'approssimarsi della fine, padre Luigi lasciò man mano le varie Opere, alla cura di altri successori fra cui il teologo Camillo Dionisio; oppresso da vari malanni, celebrò l'ultima Messa all'altare della Consolata nel suo Santuario di Gesù Re il 26 aprile 1936, poi si mise a letto; fra alti e bassi, confortato dalle visite di vescovi, amici, sacerdoti e suore, si arrivò fino al 9 giugno, quando morì serenamente e nella massima semplicità.
Opere
Nel 1913 diede alla stampa la sua prima opera ascetica Il figlio spirituale; parte prima della sua maggiore opera: Confessione e Direzione, la seconda parte Il padre spirituale e l’appendice Le celesti vocazioni, furono edite negli anni dal 1913 al 1928 con numerose ristampe.
Culto
Il miracolo riconosciutogli è la guarigione del bambino italiano di 8 anni A. B.nel 1962, che era affetto da un tumore all'intestino.[1]
Note | |
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