Congregazione per la residenza dei vescovi

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Congregazione per la residenza dei vescovi
Congregatio super residentia episcoporum
Eretto: 12 dicembre 1634 da papa Urbano VIII
Soppresso: 29 giugno 1908 da papa Pio X
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Successori
Congregazione Concistoriale

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La Congregazione per la residenza dei vescovi (in latino Congregatio super residentia episcoporum) era un organismo della Curia romana, oggi soppresso.

Questo organismo fu convocato per la prima volta da papa Urbano VIII il 28 marzo 1635 in applicazione della costituzione apostolica Sancta synodus Tridentina del 12 dicembre 1634. Il dicastero era incaricato del controllo della residenza dei vescovi diocesani, compito che dal 1564 era assunto dalla Sacra Congregazione del concilio. Non utilizzata dopo la metà del XVIII secolo, fu riattivata da papa Benedetto XIV con la costituzione Ad universae christianae reipublicae dal 3 settembre 1746. Fu soppressa definitivamente nel 1908, e le sue competenze furono assunte dal Congregazione concistoriale.

Era posta sotto l'autorità del Cardinale Vicario di Roma, composta da cinque cardinali membri (di cui tre di diritto: il cardinale Segretario di Stato, il cardinale prefetto della Dataria apostolica e il segretario dei Brevi) e da un segretario, normalmente il segretario pro-tempore della congregazione del concilio. Era considerata una congregazione minore, ausiliaria di quella del Concilio.

L'archivio della congregazione è conservato presso gli Archivi vaticani nei fondi della Congregazione del concilio.[1]

Elenco dei Prefetti

Note
  1. Agostino Lauro, «La Curia romana e la residenza dei vescovi», in La Società religiosa nell'età moderna. Atti del convegno studi di storia sociale e religiosa, Capaccio-Paestum, 18-21 maggio 1972, Napoli 1973, pp. 869-883, p. 871, n. 1.
Fonti
Bibliografia