Antonio Despuig y Dameto

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Antonio Despuig y Dameto
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 68 anni
Nascita Palma di Maiorca
30 marzo 1745
Morte Lucca
2 maggio 1813
Sepoltura Chiesa di Santa Maddalena (Maiorca)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 3 luglio 1774
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Consacrazione vescovile 29 settembre 1791 dal card. Francesco Saverio de Zelada
Elevazione ad Arcivescovo 1º giugno 1795 da Pio VI
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11 luglio 1803 da Pio VII (vedi)
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Incarichi ricoperti
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Antonio Despuig y Dameto (Palma di Maiorca, 30 marzo 1745; † Lucca, 2 maggio 1813) è stato un cardinale e arcivescovo spagnolo.

Biografici

Nacque a Palma de Maiorca in Spagna, da Ramón Despuig, conte di Montenegro e di Montoro e Mary Dameto e Sureda, figlia del marchese di Bellpuig.

Formazione e ministero sacerdotale

Studiò umanistica presso il collegio gesuita di Monte Simon a Palma de Maiorca e in seguito all'università locale dove si laureò nel 1779 in utroque iure.

Il 3 luglio 1774 ricevette l'ordinazione sacerdotale divenendo canonico della cattedrale. Dal 1783 al 1785 fu rettore dell'università di Maiorca. L'anno seguente si trasferì a Roma dove divenne uditore di Rota per la corona di Aragona, carica che ricoprì per sei anni. Presso la Santa Sede fu promotore della [[causa di beatificazione della oggi santa Caterina Tomás. Nel 1792 Caterina fu beatificata da papa Pio VI e il prelato ritornò in patria con il breve apostolico della canonizzazione.

Ministero episcopale

Il 26 settembre 1791 fu nominato vescovo di Orihuela. Fu consacrato il 29 settembre 1791, nella chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli (Roma) dal cardinale Francesco Saverio de Zelada, assistito da mons. Xaverio Passari[1], arcivescovo titolare di Larissa e da mons. Gregorio Barni[2], arcivescovo titolare di Edessa. Nel 1795 fu elevato all'arcivescovato di Valencia, in sostituzione dell'imprigionato Francisco Fabián y Fuero(ch). Fu mal visto per questo motivo dal clero e dalla popolazione e ancora in quell'anno fu trasferito alla sede metropolita di Siviglia.

Qualche anno dopo fu di nuovo a Roma con il cardinale Francisco Antonio de Lorenzana y Butrón, arcivescovo di Toledo e rappresentante personale del re Carlo IV, presso la Santa Sede. Pio VI lo promosse patriarca latino di Antiochia il 13 gennaio 1799 e mantenne sino al 23 marzo l'amministrazione dell'arcidiocesi di Siviglia. Ancora in quell'anno fu nominato arcidiacono del capitolo della cattedrale di Valencia. Dopo l'occupazione francese dello Stato della Chiesa rientrò in patria. Sostenne con importanti cifre le spese dell'esilio di Pio VI, indebitandosi personalmente.

Cardinalato

Partecipò come ambasciatore del re di Spagna al Conclave veneziano che vide la nomina a pontefice di Pio VII. Questi lo elevò al rango di cardinale nel concistoro dell'11 luglio 1803. Ricevette la berretta rossa il 14 luglio e il 26 settembre il titolo di san Callisto. Ancora nel dicembre di quell'anno fu nominato arciprete della Basilica Liberiana patriarcale. Fu nominato Pro-Vicario di Sua Santità per Roma il 26 marzo 1808, carica che tenne sino alla morte.

Fu costretto dai francesi a lasciare Roma l'11 novembre 1809 per Parigi. Non partecipò alle seconda nozze dell'imperatore Napoleone I Bonaparte con l'arciduchessa Maria Luisa d'Austria il 2 aprile 1810, ma non subì ritorsioni come ebbero a patire i tredici cardinali neri, per aver rifiutato di partecipare al matrimonio dell'imperatore, ai quali fu vietato di indossare la porpora e furono privati di ogni sostentamento e deportati in varie località francesi. Anzi gli fu concesso di rientrare in Italia, forse a causa del suo stato di salute molto precario. Andò a vivere a Lucca dove morì il 2 maggio 1813. Il suo corpo fu sepolto nella Cattedrale di San Martino di questa città. Il cuore fu portato, per suo volere, nella chiesa di Santa Maddalena a Palma di Maiorca, vicino alla tomba di Santa Caterina Thomas. Nel 1993 i suoi resti furono traslati nella stessa chiesa maiorchina.

Onorificenze

Balì Cavaliere di Gran Croce di Onore e Devozione per i Cardinali di Santa Romana Chiesa - nastrino per uniforme ordinaria Balì Cavaliere di Gran Croce di Onore e Devozione per i Cardinali di Santa Romana Chiesa
Commendatore dell'Ordine di Carlo III (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell'Ordine di Carlo III (Spagna)

Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Orihuela Successore: BishopCoA PioM.svg
José Tormo Juliá (Ch) 26 settembre 1791 - 1º giugno 1795 Francisco Javier Cabrera Velasco (Ch) I
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José Tormo Juliá (Ch) {{{data}}} Francisco Javier Cabrera Velasco (Ch)
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Valencia Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Francisco Fabián y Fuero (Ch) 1º giugno - 18 dicembre 1795 Juan Francisco Ximénez del Río (Ch) I
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Francisco Fabián y Fuero (Ch) {{{data}}} Juan Francisco Ximénez del Río (Ch)
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Siviglia Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Alfonso Marcos Llanes (Ch) 18 dicembre 1795 - 23 marzo 1799 Luis María de Borbón y Vallábriga I
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Alfonso Marcos Llanes (Ch) {{{data}}} Luis María de Borbón y Vallábriga
Predecessore: Patriarca titolare di Antiochia Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Giovanni Francesco Guidi di Bagno-Talenti 13 gennaio 1799 - 11 luglio 1803 Lorenzo Girolamo Mattei I
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Giovanni Francesco Guidi di Bagno-Talenti {{{data}}} Lorenzo Girolamo Mattei
Predecessore: Cardinale presbitero di San Callisto Successore: CardinalCoA PioM.svg
Carlo Giuseppe Filippa della Martiniana 26 settembre 1803 - 2 maggio 1813 Domenico Spinucci I
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Carlo Giuseppe Filippa della Martiniana {{{data}}} Domenico Spinucci
Predecessore: Arciprete della Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore Successore: Santa maria maggiore 051218-01.jpg
Gian Francesco Albani 28 dicembre 1803 - 2 maggio 1813 Giovanni Filippo Gallarati Scotti I
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Gian Francesco Albani {{{data}}} Giovanni Filippo Gallarati Scotti
Predecessore: Pro-Vicario Generale di Sua Santità per la diocesi di Roma Successore: Emblem Holy See.svg
Giulio Maria della Somaglia
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26 marzo 1808 - 2 maggio 1813 Lorenzo Litta
(Vicario generale)
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Giulio Maria della Somaglia
(Vicario generale)
{{{data}}} Lorenzo Litta
(Vicario generale)
Predecessore: Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Valentino Mastrozzi 13 maggio 1809 - 2 maggio 1813 Pietro Francesco Galleffi I
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Valentino Mastrozzi {{{data}}} Pietro Francesco Galleffi
Note
Bibliografia