Giacinto Placido Zurla
Giacinto Placido Zurla, O.S.B. Cam. Cardinale | |
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Età alla morte | 65 anni |
Nascita | Legnago 2 aprile 1769 |
Morte | Palermo 29 ottobre 1834 |
Sepoltura | Roma, Chiesa di San Gregorio al Celio |
Appartenenza | Congregazione Camaldolese dell'Ordine di San Benedetto |
Professione religiosa | ottobre 1787 |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato arcivescovo | 13 gennaio 1824 da Leone XII |
Consacrazione vescovile | Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio (Roma), 18 gennaio 1824 dal card. arc. Giulio Maria della Somaglia |
Creato Cardinale in pectore |
10 marzo 1823 da Pio VII (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
16 maggio 1823 da Pio VII (vedi) |
Cardinale per | 11 anni, 5 mesi e 13 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giacinto Placido Zurla (Legnago, 2 aprile 1769; † Palermo, 29 ottobre 1834) è stato un arcivescovo e cardinale italiano.
Biografia
Nacque a Legnago, diocesi di Verona, dove risiedeva temporaneamente la sua famiglia originaria del patriziato cremasco. Rifiutò la primogenitura per entrare nel convento calmaldolese di San Michele di Murano.
Formazione e ministero sacerdotale
Entrato nel seminario di Verona, proseguì gli studi con i Barnabiti di Cremona dal 1784. Entrò nell'Ordine Camaldolese di San Benedetto del Monastero di San Michele di Murano a Venezia nell'ottobre 1787; divenne amico per tutta la vita di Mauro Cappellari, futuro papa Gregorio XVI, anche lui monaco in quel monastero.
Lettore di filosofia e teologia e bibliotecario nelle case di studio del suo ordine, nel 1802 pubblicò una versione abbreviata della Summa Theologiae di San Tommaso d'Aquino. Nominato definitore del suo ordine con il titolo di abate di Murano nel 1809, fu colpito dalla soppressione degli ordini religiosi per ordine dell'imperatore Napoleone I Bonaparte nel 1810, i monaci continuarono a vestirsi da sacerdoti secolari. Don Zurla svolse la funzione di rettore del collegio mentre don Mauro Cappellari quella di lettore di filosofia; il collegio fu trasferito a Padova nell'autunno del 1813.
Dopo la restaurazione del governo pontificio, divenne professore di teologia al seminario Patriarcale di Venezia dal 1814 fino all'autunno del 1821. Si recò a Roma e riprese l'abito camaldolese. Tenne l'elogio funebre del cardinale Francesco Fontana il 26 marzo 1822. Entrato nella curia romana come consultore della SS. CC. di Propaganda Fide il 27 novembre 1821, all'Indice il 20 maggio 1822, divenne prefetto degli studi del Pontificio Ateneo Urbaniano "De Propaganda fide". Rinomato scrittore di geografia medievale, fu Abate generale del suo ordine dal 1823 al 1833.
Cardinalato
Venne creato cardinale presbitero riservato "in pectore" da Pio VII nel concistoro del 10 marzo 1823. Pubblicato nel concistoro del 16 maggio 1823, ricevette il cappello rosso il 19 maggio 1823. Partecipò al conclave del 1823, che elesse papa Leone XII. Il 17 novembre 1823 ricevette il titolo di Santa Croce in Gerusalemme. Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma il 7 gennaio dell'anno seguente.
Ministero episcopale
Leone XII lo nominò arcivescovo titolare di Edessa di Osroene, il 13 gennaio 1824. Venne consacrato il 18 gennaio seguente nella chiesa di Sant'Ignazio a Roma, dal cardinale Giulio Maria della Somaglia, vescovo di Ostia e Velletri, Cardinale Segretario di Stato, assistito da Giuseppe della Porta Rodiani, patriarca titolare di Costantinopoli dei latini, Vicegerente della diocesi di Roma, e da Lorenzo Girolamo Mattei[1], patriarca titolare di Antiochia, segretario della S.C. della Visita Apostolica. Divenne prefetto della Congregazione per la Residenza dei Vescovi dal 27 gennaio 1824 fino alla morte; Protettore del Venerabile Collegio Inglese e del Pontificio Collegio Maronita di Roma dal 31 marzo dello stesso anno. Presidente della Visita Apostolica Straordinaria alle Chiese di Roma dal 31 maggio 1824. Partecipò al Conclave del 1829 che elesse Papa Pio VIII; al conclave del 1830-1831 che elesse papa Gregorio XVI. Prefetto della Congregazione degli Studi dal 2 luglio 1830 fino alla sua morte, venne nominato protettore dell'Ordine di Nostra Signora del Monte Carmelo e dell'Ordine dei Predicatori (Domenicani), 16 luglio 1830; protettore dell'Ordine di Nostra Signora della Misericordia il 18 luglio 1834. Fu uno scrittore prolifico che pubblicò numerose opere, soprattutto in geografia.
Morte
Morì di dissenteria durante una visita in Sicilia mentre si trovava a Palermo il 29 ottobre 1834, all'età di 65 anni. Esposto nella cattedrale metropolitana di Palermo, dove si sono svolti anche i funerali, in seguito la sua salma fu trasferita a Roma nella Chiesa di San Gregorio al Celio. Le esequie solenni furono celebrate nella chiesa del monastero di Santa Maria degli Angeli a Firenze, il 29 novembre 1834; l'orazione funebre fu pronunciata dallo scolopio padre Stanislao Gatteschi. Un francobollo speciale è stato emesso a Legnago il 19 settembre 2009 in occasione del 240° anniversario della sua nascita.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna juniore
- Cardinale Hyacinthe Sigismond Gerdil
- Cardinale Arcivescovo Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Arcivescovo Giacinto Placido Zurla, O.S.B. Cam.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme | Successore: | |
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Alessandro Malvasia | 17 novembre 1823 - 29 ottobre 1834 | Alessandro Giustiniani |
Predecessore: | Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma | Successore: | |
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Giuseppe della Porta Rodiani (pro-vicario generale) |
7 gennaio 1824 - 29 ottobre 1834 | Carlo Odescalchi, S.J. |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Edessa di Osroene | Successore: | |
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Francesco Bertazzoli | 13 gennaio - 18 gennaio 1824 | Ignazio Giovanni Cadolini |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione per la Residenza dei Vescovi | Successore: | |
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Giuseppe della Porta Rodiani (pro-prefetto) |
7 gennaio 1824 - 19 ottobre 1834 | Carlo Odescalchi, S.J. |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione degli Studi | Successore: | |
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Francesco Bertazzoli | 3 luglio 1830 - 29 ottobre 1834 | Luigi Lambruschini, B. |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Camaldolesi italiani
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- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Pio VII
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