Diocesi di Urgell

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Diocesi di Urgell
Dioecesis Urgellensis
Chiesa latina
Escudo de la Diócesis de Urgell.svg
Stemma
Logo.Bisbat.jpg
Logo
Catedral Urgell 1.jpg
Vescovo Josep-Lluís Serrano Pentinat
Sede La Seu d'Urgell
Suffraganea
dell'Arcidiocesi di Tarragona

Mapa Bisbat d'Urgell.svg
Mappa della diocesi
Diócesis de Urgell.svg
Collocazione della diocesi
Nazione bandiera Spagna
Parrocchie 363 (9 vicariati )
Sacerdoti 74 di cui 73 secolari e 1 regolari
2.866 battezzati per sacerdote
20 religiosi 84 religiose 3 diaconi
213.604 abitanti in 7.630 km²
212.100 battezzati (99,3% del totale)
Eretta IV secolo
Rito romano
Cattedrale Santa Maria
Indirizzo
Pati de Palau 1-5, 25700 La Seu d'Urgell [Lleida], España
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2022 (gc ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Spagna
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
Il santuario eretto a Ivorra nel luogo in cui nel 1010 avvenne un noto miracolo eucaristico.
Il seminario diocesano di Urgell.
La basilica minore della Madre di Dio di Valdeflores a Tremp.

La Diocesi di Urgell (catalano: Bisbat d'Urgell; spagnolo: Diócesis de Urgel; latino: Dioecesis Urgellensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Tarragona.

Il vescovo di Urgell è coprincipe ex officio di Andorra.

Territorio

La diocesi comprende parte della provincia di Lleida e il principato di Andorra.

Sede vescovile è la città di La Seu d'Urgell, dove si trova la cattedrale di Santa Maria. Oltre alla cattedrale, la diocesi comprende altre 4 basiliche minori: la Madre di Dio di Núria, il Santo Cristo di Balaguer, la Madre di Dio di Valdeflores a Tremp e il santuario di Nostra Signora di Meritxell.

Storia

La diocesi fu eretta nel IV secolo. Il primo vescovo conosciuto, san Giusto, partecipò al Concilio di Toledo (531), al Concilio di Lleida e al Concilio di Valencia (546).

La successione episcopale non fu interrotta durante l'invasione araba (714).

Il vescovo Felice (781-799) fu accusato di adozionismo dai teologi carolingi e fu quindi deposto ed esiliato a Lione.

Nel 1010 nella località di Ivorra avvenne un famoso miracolo eucaristico: mentre il parroco Bernat Oliver, che nutriva dubbi sulla transustanziazione stava celebrando l'eucaristia, il vino si tramutò in sangue vivo. Del miracolo il vescovo sant'Ermengol informò subito papa Sergio IV. Reliquie del miracolo furono poi raccolte in un prezioso reliquiario nel 1426 e nel 1663 fu costruito un santuario.

A partire dal X secolo fino al XIII i vescovi di Urgell accumuleranno un rilevante patrimonio di signorie, entrando a pieno titolo nel sistema feudale del tempo. Dall'8 settembre 1278 i vescovi di Urgell sono anche Coprincipi di Andorra.

Intorno all'anno Mille le parrocchie sono raggruppate in arcidiaconati, trasformati in decanati nella seconda metà del XIII secolo e successivamente saranno ancora trasformati in officialati. In epoca moderna, verrà adottata l'attuale suddivisione in arcipresbiterati.

Nell'XI secolo fu introdotta nella diocesi la riforma gregoriana, cioè il passaggio dal rito visigotico al rito romano.

Grande importanza nel Medioevo ebbero le collegiate dei canonici: quelle di Mur e di Àger, furono forse le più importanti di tutta la Catalogna. Saranno abolite in seguito al concordato del 1851, insieme con il capitolo cattedrale, di cui si hanno documenti già nel IX secolo.

I secoli XII e XIII furono caratterizzati dalla crisi albigese, che interessò soprattutto la parte settentrionale della diocesi. Molte chiese furono distrutte e nel 1195 la città e la cattedrale furono saccheggiate. Nella seconda metà del XIII secolo, grazie all'opera dei frati predicatori la crisi giunse al termine, non senza richiedere ancora il martirio di Pere de la Cadireta, Bernat de Travesseres e Ponç de Planès.

A partire dal XIV secolo la Santa Sede esercitò il diritto di elezione del vescovo, prima riservato al capitolo, e fino al Concilio di Trento molti dei vescovi non risiedettero nella diocesi.

Nel 1592 fu istituito il seminario diocesano.

Il 19 luglio 1593 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Solsona.

A partire dal XVII secolo si faranno più frequenti le designazioni dei vescovi da parte della Corona.

Nel 1803 alcune parrocchie il cui territorio era passato alla Francia con il Trattato dei Pirenei del 1659 furono cedute alle diocesi francesi.

Con l'abolizione del feudalesimo (1811 - 1837) la diocesi perse tutti i diritti di giurisdizione politica, conservando solo quelli sul principato di Andorra.

La legge di desamortización di Mendizábal del 1835 e successive leggi analoghe provocarono la chiusura di molti conventi e monasteri.

Durante la guerra civile spagnola, nel 1936 la persecuzione antireligiosa costò la vita a 107 sacerdoti diocesani, cui si devono aggiungere molti altri religiosi e laici, nonché la distruzione di una parte consistente del patrimonio religioso e culturale della diocesi. Alcune delle vittime della guerra civile sono già state canonizzate (primo fra tutti Jaume Hilari nel 1999), di altre è in corso il processo di beatificazione.

Il 2 settembre 1955, in forza del decreto Initis inter della Congregazione concistoriale, furono rivisti i confini della diocesi per farli coincidere con quelli della provincia civile, in applicazione del concordato tra la Santa Sede e il governo spagnolo del 1953. La diocesi di Urgell perse oltre una ventina di parrocchie, passate alle diocesi di Lérida (oggi diocesi di Lleida) e di Barbastro (oggi diocesi di Barbastro-Monzón), ma al contempo acquisì l'arcipresbiterato di Artesa de Segre, già appartenuto alla diocesi di Lérida.[1]

Il 16 marzo 1956, con la lettera apostolica Quasi arx, papa Pio XII ha proclamato la Beata Maria Vergine di Nuria e Sant'Ermengaudio patroni della diocesi.[2]

Cronotassi dei vescovi

Statistiche


Note
  1. (LA) Decreto Initis inter, AAS 47 (1955), pp. 738-742.
  2. (LA) Lettera apostolica Quasi arx, AAS 48 (1956), pp. 658-659.
  3. 3,0 3,1 3,2 3,3 Luis A. García Moreno, Prosopografía del reino visigodo de Toledo, Universidad de Salamanca, 1974, pp. 219-220.
  4. Vescovo dubbio; nelle fonti non è indicato espressamente come vescovo di Urgell. bisbaturgell.org.
  5. Vescovo dubbio, condannato a morte dal visir Munusa; nelle fonti non è indicato espressamente come vescovo di Urgell. bisbaturgell.org.
  6. Nominato vescovo titolare di Satriano.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni