Diocesi di Uzès

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Diocesi di Uzès
Dioecesis Ucetiensis o Uticensis
Chiesa latina
Cathédrale Saint-Théodorit (Uzès) (02).jpg
Suffraganea di arcidiocesi di Narbona
Stato bandiera Francia
Sede: Uzès
Soppressa: 29 novembre 1801
territorio unito alla diocesi di Avignone
Diocesi di Uzès.png
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Dati online ( ch)
Collegamenti interni
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Tutte le sedi titolari

La diocesi di Uzès (in latino: Dioecesis Ucetiensis o Uticensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica.

Territorio

La diocesi comprendeva parte della Linguadoca. Confinava a nord con la diocesi di Viviers, a est con quella di Mende, a sud con l'arcidiocesi di Arles e la diocesi di Nîmes e ad ovest con la diocesi di Alès e l'arcidiocesi di Avignone.

Sede vescovile era la città di Uzès nell'attuale dipartimento del Gard, dove fungeva da cattedrale la chiesa di San Teodoreto.

Nel 1736 la diocesi comprendeva 180 parrocchie. Alla vigilia della rivoluzione francese il suo territorio era suddiviso in 9 decanati: Bagnols, Cornillon, Gravières, Navacelles, Remoulins, Saint-Ambroix, Sauzet, Sénéchas e Uzès.

Storia

La diocesi fu eretta nella prima metà del V secolo con territorio ricavato da quello della diocesi di Nîmes. Primo vescovo documentato è Costanzo, che nel 442 prese parte al concilio di Vaison.

Dopo che i Franchi conquistarono la regione di Uzès (VI secolo), la diocesi passò sotto la provincia ecclesiastica di Arles e vi rimase fino a metà dell'VIII secolo, quando divenne suffraganea di Narbona.

Durante le guerre di religione che sconvolsero il sud della Francia nella seconda metà del XVI secolo, Uzès ebbe molto a soffrire. Il vescovo Jean de Saint-Gelais aderì al protestantesimo e venne deposto; in seguito la sede rimase vacante per diversi anni. In questo periodo, l'antica cattedrale medievale fu completamente distrutta dagli Ugonotti; venne ricostruita verso la metà del Seicento dal vescovo Nicolas de Grillier e consacrata nel 1663 dal suo successore Jacques Adhémar.

La diocesi fu soppressa in seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 e il suo territorio incorporato in quello della diocesi di Avignone. Nel 1822 il territorio dell'antica sede di Uzès fu incorporato nella restaurata diocesi di Nîmes.

Il 27 aprile 1877 un breve di papa Pio IX autorizzò i vescovi di Nîmes a fregiarsi del titolo di vescovi di Uzès.

Cronotassi dei vescovi

Note
  1. Secondo Duchesne, Costanzo è documentato con certezza solo dal 442 al 462.
  2. Secondo la leggenda di san Firmino, Rorizio era lo zio e predecessore del santo sulla sede di Uzès. Duchesne mette in dubbio la veridicità di questa tradizione.
  3. 3,0 3,1 Ammesso da Charvet, ma escluso da tutte le altre fonti.
  4. Ammesso da Charvet, ma escluso da tutte le altre fonti, le quali invece ammettono l'esistenza di un Amelio III nel X secolo, escluso da Charvet.
  5. Gli autori ipotizzano che possa essere lo stesso vescovo suo successore, Amelio.
  6. Fu eletto dal capitolo dei canonici di Uzès, ma non venne confermato dall'antipapa Benedetto XIII.
  7. Il 21 dicembre 1412 fu confermato dall'antipapa Giovanni XXIII vescovo di Limoges e la diocesi di Uzès affidata in amministrazione al cardinale Pierre d'Ailly. Ma Géraud de Breuil non accettò il trasferimento.
  8. Contravvenendo alle disposizioni di Pio VII contenute nella Qui Christi Domini, non diede le dimissioni nel 1801, si rifugiò a Londra dove morì nel 1817.
Bibliografia
Collegamenti esterni