Diocesi di Viviers

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Diocesi di Viviers
Dioecesis Vivariensis
Chiesa latina
Arcivescovo Hervé Giraud, titolo personale
Sede Viviers
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Lione
Regione ecclesiastica Centre-Est
Diocèse de Viviers.svg
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Francia
Parrocchie 24
Sacerdoti 109 di cui 81 secolari e 28 regolari
2.579 battezzati per sacerdote
59 religiosi 335 religiose 19 diaconi
323.200 abitanti in 5.556 km²
281.185 battezzati (87,0% del totale)
Eretta IV secolo
Rito romano
Indirizzo
B.P. 1, 07220 Viviers-sur-Rhone, France
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2020 (gc ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Francia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La diocesi di Viviers (in latino: Dioecesis Vivariensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Lione appartenente alla regione ecclesiastica Centre-Est.

Territorio

La diocesi corrisponde al dipartimento francese dell'Ardèche.

Sede vescovile è la città di Viviers, dove si trova la cattedrale di San Vincenzo. A Lablachère si trova la basilica minore di Nostra Signora del Buon Soccorso, mentre a Lalouvesc si trova un'altra basilica, quella di San Francesco Régis.

Il territorio si estende su 5.556 km².

Storia

Secondo la tradizione, il territorio dell'attuale dipartimento dell'Ardèche fu evangelizzato da un gruppo di missionari, inviati in Gallia da Policarpo di Smirne, tra i quali si distinse il suddiacono sant'Andeolo, ricordato nel Martirologio Romano alla data del 1º maggio; i missionari subirono il martirio all'epoca dell'imperatore Settimio Severo (fine II - inizio III secolo).

La diocesi fu eretta nel IV secolo. Prima sede episcopale fu la città di Alba Helviorum, corrispondente all'odierna Alba-la-Romaine.[1] Le fonti ricordano come primo vescovo Januarius. Quando i barbari misero a ferro e a fuoco Alba, i vescovi trasferirono la loro sede nella città di Viviers, presumibilmente nella seconda metà del V secolo. Il primo vescovo documentato con certezza è san Venanzio, che prese parte al Concilio di Epaon nel 517.

Originariamente la diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Arles, come stabilito da una decretale di papa Zosimo (417-418), confermata da Leone Magno nel 450. La situazione rimase invariata fino alla decisione di papa Callisto II nella prima metà dell'XII secolo, che assegnò la sede di Viviers alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Vienne.

In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 la diocesi fu soppressa ed il suo territorio accorpato a quello della diocesi di Mende.

Nel giugno 1817 fra Santa Sede e governo francese fu stipulato un nuovo concordato, cui fece seguito il 27 luglio la bolla Commissa divinitus, con la quale il papa restaurava la sede di Viviers. Tuttavia, poiché il concordato non entrò in vigore in quanto non ratificato dal Parlamento di Parigi, questa decisione non ebbe alcun effetto.

Il 6 ottobre 1822 la diocesi fu definitivamente ristabilita con la bolla Paternae charitatis dello stesso papa Pio VII e da allora comprende quasi tutto il territorio dell'antica diocesi di Viviers così come porzioni delle diocesi di Valence, di Vienne, di Le-Puy e di Uzès e divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Avignone.

Nel 1901 nella cappella del seminario di Viviers venne ordinato sacerdote Charles de Foucauld, beatificato da papa Benedetto XVI nel 2005.

L'8 dicembre 2002 la diocesi è tornata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Lione.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. Dal Medioevo fino al 1904 la città aveva il nome di Aps, che mutò nell'attuale a ricordo dell'antica civitas romana.
  2. Mario Sgarbossa, I Santi e i Beati della Chiesa d'Occidente e d'Oriente, II edizione, Edizioni Paoline, Milano, 2000, ISBN 88-315-1585-3. p.184
  3. Così Eubel (vol. I, p. 533); il Gams riporta la data del 1319.
  4. Non diede le dimissioni, come deciso da papa Pio VII con la Qui Christi Domini.
Fonti
Collegamenti esterni