Domenica prenatalizia

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Fin dalle più remote testimonianze l'Avvento ambrosiano prevedeva una durata di sei settimane [...] e iniziava con la Domenica dopo la Festa di San Martino, 11 novembre, donde l'antico nome popolare di Quaresima di San Martino. Il computo delle sei settimane, da sempre e ovviamente, ha comportato che la vigilia di Natale, qualora cadesse di Domenica, perdesse il proprio carattere vigiliare e venisse celebrata in forma di Domenica. Da sempre! Il lezionario riformato continua, secondo la tradizione, a celebrare con rito domenicale la liturgia del 24 dicembre, qualora il 24 cada di Domenica...
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(Cesare Alzati, principale autore del Libro liturgico)

Nel Rito ambrosiano la Domenica prenatalizia del 24 dicembre, collocata alla fine delle Ferie prenatalizie, introduce alla celebrazione della nascita del Signore. Dal punto di vista temporale è come se fosse la VII Domenica del Tempo di Avvento, ma formula per tale giorno uno specifico ordinamento delle letture ben distinto dalla Domenica della divina maternità della Beata Vergine Maria (VI di Avvento)[1], che quell'anno andrà a cadere il 17 dicembre. In questo caso la vigilia di Natale perde il proprio carattere vigiliare ed è celebrata in forma di Domenica.

Il computo

Il computo introdotto dal Nuovo Lezionario Ambrosiano si diversifica da quello post-conciliare dal 1976 al 2008, per il fatto che quest'ultimo dava inizio all'Avvento dai primi Vespri della Domenica che segue immediatamente il 12 novembre, ossia la sera del sabato precedente, terminandolo prima dei primi Vespri di Natale. Dal 1976 al 2008 il Tempo di Avvento non prevedeva, quindi, questa Domenica, perché composto sempre da sei Domeniche.

Alla Domenica prenatalizia non segue una settima settimana, ma essa ha la funzione di preservare nella sua integrità la VI settimana d'Avvento, che altrimenti andrebbe perduta. Così quando la festa di San Martino cade di sabato si ha la Domenica prenatalizia.

Liturgia e struttura

Nel Rito ambrosiano dopo il 2008

Nella Domenica prenatalizia le letture sono articolate ad anno unico a struttura ternaria[8]. Il colore utilizzato per i paramenti è il bianco, come per la VI di Avvento. Come Vangelo viene proclamata la genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.

Periodo postconciliate dal 1976 al 2008

Dal 1976 fino al 2008, le comunità di Rito ambrosiano hanno celebrato l'Eucaristia lungo l'anno (festiva e feriale) con un Messale Ambrosiano rinnovato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II completo e autonomo (a eccezione del Lezionario, ancora incompleto e supplementare rispetto al Lezionario Romano). Secondo il computo di Avvento già esposto, questa Domenica non esisteva e quindi non celebrata.

Nel Rito ambrosiano antico

Nel Rito ambrosiano antico questa Messa del giorno denominata Dominica in Vigilia Nativitatis Domini Nostri Jesu Christi, sebbene mantenga un grado di festività domenicale, ha struttura binaria, senza Salmo e Lettura. Il Nuovo Lezionario Ambrosiano non ha mantenuto questa caratteristica pre-conciliare, arricchendo e modificando la liturgia della parola.

Ipse tamquam sponsus procedens e thalamo suo, † exultavit, ut gigas, ad currendam viam, * a summo cælo egressio ejus. (Quale sposo che esce dal suo talamo, e qual campione che lieto s’accinge a percorrere la via, egli prende le mosse dal vertice del firmamento.)

Successivamente all'Antifona dopo il Vangelo, il celebrante stende solennemente la Sindone[9] e recita la preghiera utilizzata in ogni celebrazione eucaristica, denominata Oratio Super Sindonem (Orazione sulla Sindone):

(LA) (IT)
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« Deus, qui humanæ substantiæ

dignitatem mirabiliter condidisti, et
mirabilius reformasti: da nobis,
quæsumus, Jesu Christi Filii tui
divinitatis esse consortes, qui
humanitatis nostræ fieri dignatus est
particeps. Qui tecum vivit et regnat
[...]. Amen.  »

« O Dio, che in modo meraviglioso

creasti la natura umana, e ancora più
meravigliosamente l’hai riformata:
concedici di diventare consorti della
divinità di Gesù Cristo, tuo Figlio, che
si degnò farsi partecipe della nostra
umanità. Egli che vive e regna [...].
Amen. »

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Note
  1. In Rito ambrosiano la solennità della Divina maternità della Beata Vergine Maria è celebrata alla Vi Domenica di Avvento e non al 1° gennaio nel quale si celebra la Circoncisione del Signore
  2. 2,0 2,1 Primi otto giorni del Tempo di Natale.
  3. Nel Rito Ambrosiano inizia la prima domenica dopo San Martino, nel Rito ambrosiano post-conciliare 1976-2088 la prima domenica dopo il 12 novembre.
  4. Si celebra all'ultima Domenica dell'anno liturgico.
  5. Se cade di domenica è sostituita dalla solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo.
  6. Celebrata come Solennità e se cade di Domenica è celebrata il sabato precedente.
  7. Se cade di Domenica è celebrata il lunedì successivo.
  8. Lettura, Epistola e Vangelo.
  9. Velo che copre le Oblate, il pane e il vino posti sull'altare per il sacrificio.
Bibliografia
  • Mons. Marco Navoni, L'anno liturgico ambrosiano - Alla luce del nuovo Lezionario Centro Ambrosiano, Milano 2008
  • Dizionario di liturgia ambrosiana, Marco Navoni (a cura di), NED, Milano, 1996
  • Piccolo messale ambrosiano festivo, Tipografia G. De Silvestri, Milano, 1957
  • Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi, Messale Ambrosiano Festivo, Edizioni Piemme, 1986
Voci correlate
Collegamenti esterni