Libro di Sofonia

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Libro di Sofonia
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Maestranze veneziane, Il profeta Sofonia (1106 - 1170 ca.), mosaico; Venezia, Basilica di San Marco
Sigla biblica Sof
Titolo originale
Altri titoli
Nazione [[]]
Lingua originale ebraico
Traduzione
Ambito culturale
Autore Sofonia (profeta)
Note sull'autore
Pseudonimo
Serie
Collana
Editore
Datazione VII secolo a.C.
Datazione italiana
Luogo edizione
Numero di pagine
Genere
Ambientazione
Ambientazione Geografica
Ambientazione Storica VII secolo a.C.

Personaggi principali:

Titoli dei racconti
Della serie {{{Serie}}}
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Adattamento teatrale
Adattamento televisivo
Adattamento cinematografico
Note
Premi:
Collegamenti esterni:
ID ISBN

Secondo il titolo del libro, Sofonia ha profetato sotto Giosia (640 a.C.-609 a.C.).

I suoi attacchi contro le mode straniere (1,8) e i culti dei falsi dèi (1,4-5), i suoi rimproveri ai ministri e il suo silenzio sul re, indicano che egli predicò prima della riforma religiosa e durante la minore età di Giosia, tra il 640 a.C. e il 630 a.C., dunque poco prima che iniziasse il ministero di Geremia.

Giuda, privato da Sennàcherib di una parte del suo territorio, ha vissuto sotto il dominio assiro; e i regni empi di Manàsse e di Amon hanno favorito il disordine religioso. Ma l’indebolimento dell’Assiria suscita ora la speranza di una restaurazione nazionale, che sarà accompagnata da una riforma religiosa.

Il libro si divide in quattro corte sezioni:

Senza ragione sufficiente, alcuni vorrebbero eliminare certi oracoli contro le nazioni e tutte le promesse dell’ultima sezione. Come tutte le raccolte profetiche, anche quella di Sofonia ha avuto ritocchi e aggiunte, ma sono poco numerosi: in particolare, gli annunzi della conversione dei pagani (2,11 e 3,9-10), estranei al contesto, si ispirano al Deutero-Isaia; l’autenticità dei piccoli salmi (3,14-15 e 16,18a) è molto discussa e si è d’accordo nel datare dal tempo dell’esilio gli ultimi versetti (3,18b-20).

Il messaggio di Sofonia si riassume in un annunzio del giorno di JHWH (vedere Amos), una catastrofe che raggiungerà le nazioni e anche Giuda. Questo è condannato per le sue colpe religiose e morali, che sono ispirate dall’orgoglio e dalla rivolta (3,1.11). Sofonia ha una nozione profonda del peccato, che annunzia quella di Geremia: è un’offesa personale al Dio vivente. Il castigo delle nazioni è un avvertimento (3,7), che dovrebbe ricondurre il popolo all’obbedienza e all’umiltà (2,3); la salvezza è promessa solo a un "resto" umile e modesto (3,12-13). Il messianismo di Sofonia si riduce a questo orizzonte, che è forse limitato, ma che scopre il contenuto spirituale delle promesse.

Il piccolo libro di Sofonia ha avuto un influsso limitato ed è utilizzato una sola volta nel Nuovo Testamento (Mt 13,41). Ma la descrizione del giorno di JHWH (1,14-18) ha ispirato quella di Gioele e ha fornito al medioevo l’inizio del Dies irae.

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