Cattedrale di San Rufino (Assisi)

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
(Reindirizzamento da Duomo di Assisi)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cattedrale di San Rufino o Duomo di Assisi
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
San Rufino04.jpg
Assisi, Cattedrale di San Rufino (1140)
Altre denominazioni
Stato bandiera Italia
Regione Flag of Umbria.svg Umbria


Regione ecclesiastica Umbria

Provincia Perugia
Comune Stemma Assisi
Località
Diocesi Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Religione cattolica
Indirizzo Piazza San Rufino, 1
Telefono +39 075 812283
Fax +39 075 812283
Posta elettronica [mailto: ]
Sito web

Sito ufficiale

Sito web 2
Proprietà Capitolo Chiesa Cattedrale di San Rufino
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione Cattedrale
Dedicazione San Rufino
Vescovo mons. Domenico Sorrentino
Fondatore
Data fondazione
Architetti

Giovanni da Gubbio
Galeazzo Alessi (rifacimento interno del XVI secolo)

Stile architettonico Romanico, rinascimentale, barocco
Inizio della costruzione 1140
Completamento XIX secolo
Distruzione
Soppressione
Ripristino
Scomparsa {{{Scomparsa}}}
Data di inaugurazione {{{AnnoInaugur}}}
Inaugurato da {{{InauguratoDa}}}
Data di consacrazione 1228 (altare), 1253 (chiesa)
Consacrato da {{{ConsacratoDa}}}
Data di sconsacrazione {{{Sconsacrazione}}}
Sconsacrato da {{{SconsacratoDa}}}
Titolo
Strutture preesistenti Foro romano, Basilica Ugoniana
Pianta basilicale
Tecnica costruttiva
Materiali Travertino, pietra rosa di Assisi
Data della scoperta {{{Data scoperta}}}
Nome scopritore {{{Nome scopritore}}}
Datazione scavi {{{Datazione scavi}}}
Scavi condotti da {{{Scavi condotti da}}}
Altezza Massima
Larghezza Massima
Lunghezza Massima {{{LunghezzaMassima}}}
Profondità Massima
Diametro Massimo {{{DiametroMassimo}}}
Altezza Navata
Larghezza Navata
Superficie massima {{{Superficie}}}
Altitudine {{{Altitudine}}}
Iscrizioni
Marcatura
Utilizzazione
Note
Coordinate geografiche
43°04′14″N 12°37′04″E / 43.07044, 12.61773 Flag of Umbria.svg Umbria
Mappa di localizzazione New: Umbria
Cattedrale di San Rufino (Assisi)
Cattedrale di San Rufino (Assisi)
Perugia
Perugia
Terni
Terni
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani
Assisi, the Basilica of San Francesco and Other Franciscan Sites
[[Immagine:{{{immagine}}}|240px]]
Tipologia Culturali
Criterio (i) (ii) (iii) (iv) (vi)
Pericolo Bene non in pericolo
Anno 2000
Scheda UNESCO inglese
francese
[[Immagine:|300px]]
Patrimoni dell'umanità in Italia
Patrimoni dell'umanità in Italia

La Cattedrale di San Rufino, detta anche Duomo di Assisi, è la chiesa episcopale, dove ha sede la cattedra del vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, situata nell'omonima piazza.

Storia

La Cattedrale è situata entro un terrazzamento romano delimitato, sul lato settentrionale, da un muro di contenimento, ancora oggi visibile all'interno della cattedrale e della cripta; gli archeologi identificano questo sito con il foro del municipio romano di Asisium.

Nel 412, secondo la tradizione, vi fu eretta una piccola chiesa (nelle fonti detta parva basilica) per custodire le spoglie di San Rufino, primo vescovo della città, martirizzato nel 238 nel fiume Chiascio.

Nel 1029, il vescovo Ugone fece costruire una seconda chiesa, nel luogo della precedente e nel 1036 le diede il titolo di cattedrale, fino ad allora legato a Santa Maria Maggiore. Di questa grande basilica, sviluppata sulla superficie attualmente occupata dal sagrato, si conservano solo la cripta (posta al di sotto della prima campata della chiesa attuale) e il campanile.

Nel 1134 il vescovo Chiarissimo e il Capitolo dei canonici deliberarono l'abbattimento dell'edificio ugoniano e la costruzione di una nuova chiesa, alle spalle della precedente. La Cattedrale venne eretta nel 1140 dall'architetto Giovanni da Gubbio, come ricorda un'iscrizione situata all'esterno dell'abside. I lavori non erano ancora ultimati nel 1210, quando un patto di pace tra i Maiores e Minores della città ne stabiliva la prosecuzione. Nel 1228 papa Gregorio IX ne consacra l'altare e nel 1253 Innocenzo IV la chiesa ormai ultimata.

Nella Cattedrale di San Rufino, il giovane Francesco ha iniziato a vivere la sua comunione ecclesiale col vescovo Guido II e con i cristiani del suo tempo; qui annunciò il Vangelo e tra i canonici suscitò alcuni dei suoi primi compagni.

Descrizione

Esterno

La facciata a capanna, capolavoro dell'architettura romanica umbra, si può paragonare con i contemporanei esempi del Duomo e della Chiesa di San Pietro a Spoleto, è suddivisa in tre zone (o registri).

Ordine inferiore

L'ordine inferiore è a riquadri con modanature di diversa larghezza, che incorniciano i tre portali. Il portale centrale è illustrato da una serie di figurazioni allegoriche allusive all'Apocalisse. L'ingresso è vigilato da due leoni accosciati, ad ammonimento dei fedeli; quello a sinistra divora un uomo, l'altro stringe negli artigli un montone. Gli stipi e l'architrave sono decorati da motivi geometrici e vegetali; l'arco presenta tralci di vite che nascondono piccole figure allegoriche, forse allusive alla Chiesa e al creato.

Nelle lunette dei portali sono raffigurati:

Cattedrale di San Rufino, portale centrale

Ordine mediano e superiore

Nella zona mediana centrale della facciata, separata da una cornice marcapiano e decorata da figure mostruose, si aprono tre rosoni; quello centrale è sorretto da Tre telamoni e attorniato dai Simboli degli evangelisti.

Il registro superiore si presenta a timpano triangolare caratterizzato da un ampio arco ogivale.

Campanile e casa paterna di santa Chiara

A sinistra della facciata vi è il campanile a pianta quadrangolare e a doppie bifore, in gran parte della chiesa precedente.

Secondo la tradizione la casa adiacente si trova nel luogo, dove sorgeva la casa paterna di santa Chiara d'Assisi.

Interno

L'interno, a pianta basilicale a tre navate divise da pilastri, ha perduto l'originale aspetto romanico in seguito al radicale intervento di ristrutturazione, progettato nel 1571 dall'architetto Galeazzo Alessi. Il restauro, resosi necessario per problemi di staticità, gli ha dato un aspetto tardo-rinascimentale. Al di sopra delle volte rinascimentali si possono ancora vedere parte delle strutture della chiesa del XII secolo.

La rimozione delle mense degli altari laterali ha messo in luce tratti dell'imponente muro di sostruzione del foro romano su cui si fonda la parete settentrionale della Cattedrale.

Lungo le navate, i dieci altari sono alternati a statue di Profeti (1672), opera di Agostino Silva.

Navata sinistra

All'inizio della navata sinistra si accede alla cisterna romana, che fa da base al campanile, a pianta quadrangolare in opera quadrata con volta a botte (II secolo a.C.), probabilmente destinata a una funzione pubblica di attingimento dell'acqua.

Seguono:

Presbiterio

Nel braccio sinistro della crociera:

Segue la Cappella della Madonna del Pianto, all'interno della quale si conserva:

  • Pietà (XV secolo), in terracotta policroma, di un anonimo scultore tedesco, che secondo la tradizione pianse miracolosamente nel 1494: l'opera, trafugata nel 1982, è stata sostituita con una copia lignea.

Nell'abside, è collocato:

Ambito umbro, Statua della Madonna addolorata (1672), legno policromo

Al centro del presbiterio, sotto la mensa dell'altare maggiore sono conservate le spoglie di san Rufino.

Nel braccio destro della crociera:

Navata destra

Proseguendo lungo la navata destra si trovano:

Uscendo dalla cappella a sinistra si trovano:

Bibliografia
  • Vittorio Peri, La Cattedrale di Assisi, Edizioni Velar-LDC, Gorle (BG) 2004
  • Francesco Santucci (a cura di), La Cattedrale di San Rufino in Assisi, Editore Amilcare Pizzi, Cinisello Balsamo (MI) 1999
  • Rolf Toman, L'arte del Romanico: architettura, scultura e pittura, Editore Könemann, Colonia 1998, p. 103 ISBN 9783829025659
Voci correlate
Collegamenti esterni
Firma documento.png

Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 19 ottobre 2019 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.