Festa della Madonna delle Grazie (Vastogirardi)

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Festa della Madonna delle Grazie (Vastogirardi)
Vastogirardi FestaMadonnaGrazie.jpg
Volo dell'angelo
Festa mariana
Sacra rappresentazione
Festa locale
Commemorazione celebrata Madonna delle Grazie
Chiamata anche
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Molise
Provincia Isernia
Comune Vastogirardi
Località
Luogo specifico Chiesa della Madonna delle Grazie, sagrato
Diocesi Isernia-Venafro
Periodo Estate
Data inizio 1° luglio
Data fine 2 luglio
Data mobile
Data d'istituzione 1911
Organizzata da
Tradizioni religiose sacra rappresentazione del Volo dell'angelo, processioni
Tradizioni folcloristiche {{{tradizioni folcloristiche}}}
Tradizioni culinarie
Informazioni
Collegamenti esterni
Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA)

La Festa della Madonna delle Grazie si svolge annualmente a Vastogirardi (Isernia), dal 1 al 2 luglio, in onore della Madonna delle Grazie, con la rappresentazione del Volo dell'angelo, che vuole coniugare religiosità popolare e spettacolarità.

Storia

A Vastogirardi, la prima edizione del Volo dell'angelo risale al 1911, quando per volere di Vincenzo Nicola Liberatore, che agli inizi del XX secolo fece ampliare la piccola Chiesa della Madonna delle Grazie, in occasione dell'inaugurazione dell'edificio sacro, volle che l'evento fosse celebrato in modo caratteristico e degno di ricordo; pertanto, fece realizzare un sistema di carrucole che, collegando la chiesa ad un'abitazione che la fronteggia, consentì di rappresentare la scena del Volo dell'angelo.

Volo dell'angelo

L'Angelo viene interpretato sempre da una bambina, preferibilmente d'età compresa tra i quattro e i sei anni, vestita con un costume di scena (tunica monocolore ed ali decorate) ed assicurata ad un solido cavo d'acciaio per mezzo di un'imbracatura di cuoio, imbottita e foderata di velluto. L'imbracatura è dotata di un congegno di carrucole, al quale si legano pure le caviglie della bimba, in modo da non farle tenere le gambe penzoloni. Il percorso del Volo è lungo circa quaranta metri e viene compiuto più volte, ad un'altezza non eccessiva dal suolo. L'Angelo vola dal balcone di una casa fino alla Statua della Madonna delle Grazie che, in tale occasione, è esposta sul sagrato della chiesa. Una robusta corda, manovrata da uomini esperti, fa scorrere l'Angelo lungo il cavo d'acciaio. I voli sono accompagnati dalla banda musicale sia nel percorso d'andata, sia in quello di ritorno. Il sistema di carrucole non consente all'Angelo di voltarsi, per questo la bambina riesce a compiere i tragitti previsti senza mai girare le spalle alla Madonna.

Descrizione

La festa si articola in tempi e modalità distinti, scanditi dalla tradizione:

1 luglio

La sera, alle 21.00, l'Angelo, con ali e tunica bianca, compie tre voli:

  • al primo, giunto dinanzi al simulacro, recita una preghiera di ringraziamento a Maria Vergine;
  • al secondo, sparge incenso verso la statua;
  • al terzo, lancia petali di fiori verso la Madonna delle Grazie e poi, lungo il tragitto di ritorno, anche sulla gente che affolla il sagrato.

Al termine della sacra rappresentazione si tiene la processione compie un percorso nel centro storico la Statua della Madonna torna nella propria chiesa.

2 luglio

La mattina, dopo le 12.00, la sacra rappresentazione si ripete con alcune varianti:

  • l'Angelo stavolta indossa ali e abito celesti;
  • ai tre voli compiuti secondo lo schema del giorno precedente, se n'aggiunge un altro (effettuato come secondo passaggio) che vede l'Angelo donare, in nome di tutta la comunità, un pegno d'amore a Maria Vergine, consistente di solito in un gioiello d'oro, donato dalla famiglia della bambina che interpreta l'Angelo.

La mattina del 2 luglio la Statua della Madonna delle Grazie viene condotta Chiesa di San Nicola, per poi essere riaccompagnata nella sua chiesa.

Le processioni sono curato dalle donne, durante le quali la statua è coperta di numerosi gioielli d'oro (anelli, bracciali, catenine, orecchini e collane) donati dai fedeli e applicati su un'elegante stola.

Riconoscimenti

L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia

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Patrimonio immateriale d'Italia

Voci correlate
Collegamenti esterni