Settimana Santa a Barrafranca

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Settimana Santa a Barrafranca
Barrafranca SettimanaSanta 01.jpg

Gesù Cristo crocifisso con gioielli-ex voto
Riti della Settimana Santa
Sacra rappresentazione
Festa locale
Commemorazione celebrata Passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Sicilia
Provincia Enna
Comune Barrafranca
Luogo specifico Vie e piazze del centro storico
Diocesi Piazza Armerina
Periodo Primavera
Data mobile Mercoledì Santo - Domenica di Pasqua
Organizzata da Pro Loco e Comune di Barrafranca
Tradizioni religiose Sacra rappresentazione, altari della reposizione, processioni, celebrazione eucaristica, benedizione
Tradizioni folcloristiche {{{tradizioni folcloristiche}}}
Informazioni +39 320 0977799
prolocobarrafranca@gmail.com.
Collegamenti esterni
Sito ufficiale del Forum Nazionale dei Giovani - Meraviglia Italiana

La Settimana Santa a Barrafranca (Enna) rievoca annualmente nella città siciliana la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo.

Descrizione

Alcune scene della A Vasacra

La Settimana Santa barrese si articola in tempi e modalità distinti, scanditi dalla tradizione.

Mercoledì Santo - Via Crucis

Il Mercoledì Santo va in scena la Via Crucis, detta A Vasacra, una sacra rappresentazione della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo, in dialetto barrese, sotto forma di teatro itinerante per le strade e le piazze del centro storico. Il dramma impegna numerosi giovani e adulti che, con costumi d'epoca, fanno rivivere i momenti più significativi della passione di Gesù Cristo.

La rappresentazione è suddivisa in quattro parti (stazioni), allestiti su palcoscenici in altrettanti luoghi del borgo:

Ogni stazione è molto curata nella scenografia e nelle musiche; la più coinvolgente, quella della Crocifissione, si svolge alla luce delle fiaccole.

Giovedì Santo - I Sepolcri

Il Giovedì Santo, dopo la Santa Messa, detta in Coena Domini, l'Eucarestia viene posta e conservata negli altari della reposizione, detti comunemente Sepolcri (in barrese Sabburca), che sono addobbati con stoffe, piante, grano germogliato e fiori.

Venerdì Santo

Il Venerdì Santo si svolgono tre diverse celebrazioni religiose:

Processione della Croce

La notte del Giovedì Santo, alle ore 24.00, inizia la processione con le confraternite cittadine che percorrono la "Via dei Santi", accompagnati dai lamentatori, gruppi di anziani che intonano le lamentanze al suono delle scattiole in legno.

Processione della Madonna Addolorata

La mattina, alle ore 10.00, dalla Chiesa della Madonna delle Grazie esce la Processione della Madonna addolorata, vestita in nero, che attraverso un congegno di fili e pesi, alza il braccio per asciugarsi le lacrime.

La Statua della Madonna addolorata, collocato su un fercolo, portato a spalla da ragazze, è accompagnato dal Simulacro di san Giovanni evangelista (alto 3 metri), un enorme manichino processionale, in cartapesta, rivestito di raso celeste, all'interno del quale vi è un uomo che regge tutta la struttura lignea, chiamata siggitedda (piccola sedia), che ben si adatta alle spalle dello stesso portatore, lo fa muovere ed andare incontro a Maria, disperata per il figlio condannato a morte, per confortarla, inclinandosi verso questa. Partecipano alla processione le monachelle, bambine vestite con abito di raso nero e mantello trapuntato di stelle argentate, che rappresentano la Madonna addolorata.

La processione è seguita dalla banda musicale che suona marce funebri, alle quali si alterna un gruppo di cantori locali che intonano caratteristici e lugubri lamenti.

Processione del SS. Crocifisso

La sera, al termine di tutte le celebrazioni liturgiche nelle chiese della città, inizia processione del SS. Crocifisso, detta del U Trunu (il trono), per la presenza di una macchina processionale, così chiamata, che incorpora i meccanismi che consentono il sollevamento dell'asta centrale subito dopo l'uscita dalla chiesa.

Durante questo rito viene portata in processione una piccola Statua di Gesù Cristo crocifisso, che secondo la tradizione è stata rinvenuta in contrada Rastrello, in circostanze ritenute miracolose, da un contadino, mentre arava il podere. Il Crocifisso, ricoperto dagli oggetti d'oro donati dai fedeli in segno di ringraziamento, è collocato su un tronco alto alcuni metri, ricoperto interamente di variopinte coccarde di stoffa e fiori (dette scocche), anche queste offerte dai devoti come ex voto, a sua volta sistemato su di un fercolo, condotto a spalla da cento portatori.

La Madonna addolorata e l'urna di Gesù Cristo morto escono dalle loro chiese d'appartenenza e si avviano verso la Chiesa parrocchiale per unirsi alla processione del SS. Crocifisso che attraversa le vie del centro storico.

La benedizione con il Crocifisso conclude la processione, poco prima del rientro in chiesa a notte inoltrata.

Domenica di Pasqua

Nella Domenica di Pasqua si svolgono due suggestivi riti devozionali:

Statue Gesù Cristo risorto e di Maria Vergine condotte in processione
  • Giunta: intorno alle 12.00, si svolge la sacra rappresentazione dell'incontro tra Maria Vergine e Gesù Cristo risorto (detto Giunta). La tradizione vuole che la Madonna inviti gli Apostoli alla ricerca del figlio. Gli Apostoli, detti Santuna, sono undici manichini processionali (alti tre metri), in cartapesta, vestiti con abiti di stoffa, all'interno di ognuno dei quali vi è una persona, come nel caso del San Giovanni. La loro identità si desume dagli oggetti che portano in mano e sono ornati di fasce ("scocche") con ornamenti luccicanti e fiori, soprattutto violacciocche (balacu). Un'anomalia rispetto al Vangelo è la presenza di san Paolo, mentre mancano san Filippo e san Giacomo. La Statua di Gesù Cristo risorto, con alcuni Apostoli, esce di mattina dalla Chiesa di Santa Maria la Stella e si muove per le vie del centro storico. Dopo la Santa Messa di mezzogiorno, sempre dalla stessa Chiesa, esce la Madonna con gli altri Apostoli. I due gruppi di simulacri si ritrovano presso la piazza Fratelli Messina dove ha luogo la sacra rappresentazione dell’Incontro. Le statue si portano in due parti opposte della piazza: da un lato Gesù Cristo risorto e dall'altro Maria Vergine e gli Apostoli. Al rullo dei tamburi la Madonna invia san Pietro a cercare Gesù Cristo, il quale correndo per tre volte tra la gente radunata, lo cerca in direzioni diverse e non lo trova se non alla fine, quindi corre a dare l'annuncio a Maria che però lo rimanda altre due volte per accertarsi ulteriormente dell'accaduto. Lo stesso si ripete per san Giovanni che corre con passo svelto, secondo i riferimenti evangelici; poi è la volta di san Tommaso che, al contrario, cammina con un passo lento per via della sua incredulità; infine, seguono tutti gli altri Apostoli che compiono gli stessi tre tragitti rituali. Alla fine le Statue della Madonna e di Gesù Cristo risorto corrono l'una verso l'altro, per ben tre volte, fino ad incontrarsi; Maria a questo punto perde il manto nero in segno di gioia.

Riconoscimenti

Il Forum Nazionale dei Giovani ha riconosciuto l'evento, quale Meraviglia Italiana

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Premio Meraviglia Italiana

Galleria fotografica

Bibliografia
  • Salvatore Licata, Carmelo Orofino, Barrafranca. Storia, tradizioni, cultura popolare, Editore Papiro, Enna 1990
  • Angelo Plumari, La Settimana Santa in Sicilia, Editore Oasi-Città Aperta, Troina (En) 2003
Voci correlate
Collegamenti esterni